Fino alla fascite plantare che a cominciato a manifestarsi verso marzo 2008

ho 39 anni, sedentario totale fino a ca due annifa, ho cominciato per problemi di stomaco a far del movimento e mi sono appassionato fortemente al podismo. Sono arrivato a dei risultati medi, correndo anche per 40-50km a settimana. Fino alla fascite plantare che a cominciato a manifestarsi verso marzo 2008. Ho provato con massaggi e altre terapie che non hanno avuto nessun successo, fino alla visita da uno specialista che ritengo molto bravo; e' stata confermata la diagnosi. Mi ha prescritto 3 sedute d'onde d'urto che ho regolarmente svolto (peraltro molto dolorose e molto costose). Mi e' stato detto di attendere almeno due mesi prima di valutare gli esiti, e sono in scadenza la prossima settimana. Ho avuto un lieve miglioramente ma purtroppo i sintomi sono abbastanza simili agli inizi.....sottolineo che sono fermo (non corro) da meta' maggio (con grande dispiacere, mi piacerebbe chiaramente riprendere al piu' presto), devo tornare dallo specialista per valutare la situazione, ma nel frattempo (gli appuntamenti sono molto difficili da fissare, vista l'enorme richiesta) vorrei un consiglio.
Grazie
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Dr. Sergio Lupo Medico dello sport 903 16
Spesso in chi corre compare dolore a carico dei gemelli, del tendine di Achille e della fascia plantare per problemi di sovraccarico (sia di tipo anatomo-funzionale: piede cavo, instabilità della caviglia, eccesso di peso corporeo ..., sia per errori/eccessi di allenamento).
Anche alterazioni della postura: scoliosi, dismetrie degli arti, basculamento del bacino, rigidità degli ischio-crurali e dell'ileopsoas ... possono essere poi causa di infiammazioni.
Sono stati, suppongo, effettuati accertamenti clinici e strumentali (ecografia ad esempio) per una diagnosi corretta e quindi, oltre a risentire il collega che l'ha seguita finora, il consiglio che le posso dare è quello di valutare eventuali alterazioni del carico sugli arti e, se necessario, correggerle con un plantare dinamico ben costruito.

Dottor Sergio Lupo
Specialista in Medicina dello Sport
www.sportmedicina.com

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Utente
Utente
Grazie della sua risposta, completo la descrizione: ho eseguito degli esami dai quali si e' riscontrata pronazione (piu' accentuata nel piede sx), gamba sinistra lievemente piu' corta (4mm), lieve scoliosi. Ho eseguito inoltre esame dell'appoggio (dinamico su tapis roulanti, in corsa) presso un centro specializzato, dove mi sono stati preparati plantari sportivi per correggere l'appoggio. L'ortopedico mi ha consigliato di inserire nella quotidianita' lieve spessore (3mm, gia' lo utilizzo) e ha confermato l'utilizzo dei plantari nell'attivita' sportiva. Tutto questo pero' quando potro' ricominciare. Mi e' stato detto infatti di non riprendere la corsa fino a guarigione completa. La mia domanda era cosa posso provare dopo la terapia d'onde d'urto (completata 2 mesi fa) che ha per ora procurato solo un leggerissimo moglioramento.
Grazie
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Dr. Sergio Lupo Medico dello sport 903 16
Mi dispiace ma non posso darle indicazioni a distanza, non avendola visitata: potrebbe, ad esempio, nuotare, ma la sua patologia potrebbe essere tale da crearle problemi anche in acqua ...
Le consiglio però di cominciare ad utilizzare il plantare subito, nelle calzature normali: quando riprenderà l'attività, seguendo le indicazioni dello specialista che la sta curando, lo utilizzerà anche nelle calzature sportive.
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Utente
Utente
Grazie, tipicamente oltre alle onde d'urto che altre terapie possono essere indicate per accellerare il processo di guarigione ? Solitamente quanto tempo puo' passare ? Sono fermo gia' da 4 mesi.
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Dr. Sergio Lupo Medico dello sport 903 16
Esistono diverse terapie: laser, ultrasuoni, tecarterapia, ipertermia ... In alcuni casi come detto può essere utile la ginnastica posturale.
I tempi variano in funzione delle cause e della gravità della situazione.
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Utente
Utente
Sono tornato dallo specialista. Mi ha fatto un'infiltrazione, prescritto una risonanza magnetica e un ciclo di terapia RS25, che non so cosa siano.........
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Dr. Sergio Lupo Medico dello sport 903 16
Credo che sia il caso che chieda spiegazioni su terapia e indicazioni a chi la sta seguendo dal punto di vista clinico e terapeutico. A distanza non sono in grado di rispondere ai suoi quesiti.
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Utente
Utente
Ho eseguito oggi l'ultima delle 8 sedute di RS25, e ho avuto giovamento. Riporto qui la diagnosi della risonanza magnetica:

L’esame viene eseguito mediante scansioni saggitali con sequenze spin-echo T1 pesate e STIR, scansioni coronali con sequenze spin-echo T1 pesate e scansioni assiali con sequenze Dp, T2 pesate.
Minimo aumento del liquido sinoviale a livello dell’articolazione della caviglia e un po piu’ cospicuo a livello dell’articolazione metatarso falangea del primo raggio. Non alterazioni di segnale a focolaio a carico delle strutture ossee. Assottigliate le cartilagini articolari. Nel complesso conservati i ligamenti a siepe sottoastragalico, deltoide e collatorale esterno. Nella norma l’inserzione calcaneare del tendine achilleo ed il tendine dei muscoli peronieri, tibiali e flessore lungo dell’alluce, quest’ultimo alonato da grossolana falda liquida di tipo infiammatorio. Lacinie di tipo sinovitico deformano il triangolo adiposo pre-achilleo. Ispessita l’aponevrosi plantare, specie fra terzo medio e terzo posteriore, per un tratto esteso circa 2 cm ove presenta anche segnale dimosogeneo per componente degenerativo-infiammatoria. Non altri rilievi.

Tendenzialmente non ho piu' fastidi particolari, vorrei sapere cosa dice il referto, soprattutto se posso, chiaramente gradualmente, riprendere l'attivita' podistica.

Grazie.
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Dr. Sergio Lupo Medico dello sport 903 16
Nel referto si parla di fenomeni post-traumatici, degenerativi e infiammatori; maggiori informazioni e la risposta al suo quesito sulla ripresa dell'attività sportiva possono venire solo dagli esiti di una visita specialistica e non possono essere date a distanza.