Metatarsite
Ho 58 anni e da più di tre anni soffro di dolori sotto al piede sinistro quando cammino e soprattutto quando corro, più precisamente nella parte anteriore del piede sinistro.
Il dolore è cominciato nell'estate del 2010 in concomitanza di una fascite plantare scaturita da una infiammazione al calcagno sn., causa di uno sperone calcaneare. Dopo lungo peregrinare ho fatto tutte le possibili terapie: manipolazioni, ghiaccio, tecar, onde d’urto ecc.) la fascite è scomparsa in maniera importante Preciso però che ora uso unicamente scarpe con fondo morbido e faccio utilizzo di plantari e quindi non sono più nella condizione di usare normali scarpe di cuoio.
Però con il miglioramento della fascite ha cominciato ad aggravarsi la metatarsite. Devo precisare che questi dolori sono saltuari. Ma quando capitano sono intensi. Da sempre pratico sport con continuità. Faccio in maniera alternata: corsa, palestra, bici e piscina almeno 4-5 giorni alla settimana per la durata di 1 ora max 1,5 ore, dopo una giornata di lavoro dirigenziale di ufficio (dalle 9 alle 20). Da giovane fino a 32 anni ho fatto attività sportiva intensa e gareggiavo nei 1500m e 3000 siepi.
Purtroppo ora a causa di questi dolori mi sto dedicando sempre meno alla corsa.
Sotto al piede si è formato un leggero ispessimento fin dalla comparsa dei primi dolori. Ciò mi aveva indotto a fare adeguati accertamenti. I raggi e le ecografie però non manifestavano niente di particolare e i medici non mi hanno indicato di fare terapie specifiche ma consigliando unicamente di stare a riposo.
Gli esami evidenziavano
ECOGRAFIA OSTEOARTICOLARE PIEDE SN: Ispessita ipoecogena disomogenea la fascia plantare del piede sinistro, nei confronti con la sede contro laterale, in corrispondenza dell’inserzione calcaneare, per enteropatia di I-II grado. Nel contesto si evidenziano alcune micro-calcificazioni di 3-4 mm. Regolare l’ecostruttura della fascia plantare nei restanti settori del piede esaminati. Non evidenziate sicure immagini riferibili a neuroni di Morton degli spazi inter-metatarsiali.
RX PIEDE DX E SIN IN COMPARAT.:
Minimo sperone calcaneare a sinistra. Non altre alterazioni. E.C.T. Part molli regione plantare dx e sin.:reperto ecografico nei limiti della norma.
Alla fine dell’anno scorso ho deciso di andare direttamente ad un centro di fisioterapia. Dove mi hanno eseguito dapprima delle sedute di laser e tecar terapia (6 sedute) e poi altre 6 sedute con l’aggiunta di onde d’urto.
Ho la sensazione, ma anche avverto che il dolore sia peggiorato e che il dolore si stia manifestando anche nel piede destro.
Cosa mi consigliate di fare…
Il dolore è cominciato nell'estate del 2010 in concomitanza di una fascite plantare scaturita da una infiammazione al calcagno sn., causa di uno sperone calcaneare. Dopo lungo peregrinare ho fatto tutte le possibili terapie: manipolazioni, ghiaccio, tecar, onde d’urto ecc.) la fascite è scomparsa in maniera importante Preciso però che ora uso unicamente scarpe con fondo morbido e faccio utilizzo di plantari e quindi non sono più nella condizione di usare normali scarpe di cuoio.
Però con il miglioramento della fascite ha cominciato ad aggravarsi la metatarsite. Devo precisare che questi dolori sono saltuari. Ma quando capitano sono intensi. Da sempre pratico sport con continuità. Faccio in maniera alternata: corsa, palestra, bici e piscina almeno 4-5 giorni alla settimana per la durata di 1 ora max 1,5 ore, dopo una giornata di lavoro dirigenziale di ufficio (dalle 9 alle 20). Da giovane fino a 32 anni ho fatto attività sportiva intensa e gareggiavo nei 1500m e 3000 siepi.
Purtroppo ora a causa di questi dolori mi sto dedicando sempre meno alla corsa.
Sotto al piede si è formato un leggero ispessimento fin dalla comparsa dei primi dolori. Ciò mi aveva indotto a fare adeguati accertamenti. I raggi e le ecografie però non manifestavano niente di particolare e i medici non mi hanno indicato di fare terapie specifiche ma consigliando unicamente di stare a riposo.
Gli esami evidenziavano
ECOGRAFIA OSTEOARTICOLARE PIEDE SN: Ispessita ipoecogena disomogenea la fascia plantare del piede sinistro, nei confronti con la sede contro laterale, in corrispondenza dell’inserzione calcaneare, per enteropatia di I-II grado. Nel contesto si evidenziano alcune micro-calcificazioni di 3-4 mm. Regolare l’ecostruttura della fascia plantare nei restanti settori del piede esaminati. Non evidenziate sicure immagini riferibili a neuroni di Morton degli spazi inter-metatarsiali.
RX PIEDE DX E SIN IN COMPARAT.:
Minimo sperone calcaneare a sinistra. Non altre alterazioni. E.C.T. Part molli regione plantare dx e sin.:reperto ecografico nei limiti della norma.
Alla fine dell’anno scorso ho deciso di andare direttamente ad un centro di fisioterapia. Dove mi hanno eseguito dapprima delle sedute di laser e tecar terapia (6 sedute) e poi altre 6 sedute con l’aggiunta di onde d’urto.
Ho la sensazione, ma anche avverto che il dolore sia peggiorato e che il dolore si stia manifestando anche nel piede destro.
Cosa mi consigliate di fare…
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Non avendo ricevuto risposte in questa area forse è consigliabile postare ANCHE in area ORTOPEDIA (alcuni ortopedici sono anche specialisti in Medicina dello sport).
Tanti saluti
Tanti saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 01/03/2014.
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