Anemia dell'atleta
Sono una ragazza di 27 anni, che pratica atletica leggera, mezzofondo, periodicamente faccio degli esami di controllo,riscontro spesso una carenza di ferro.
Gli ultimi esami avevo 22 di ferritina che ,anche se bassa, rientrava nei valori,inquanto il minimo e' 10.
Il problema è sulla sideremia che avevo 36 e il minimo è 55 e i globoli rossi 3,8 milioni,min.4.Puo' consigliarmi da cosa e' derivato il mio problema e come posso affrontarlo?
Le preciso che tutti i giorni prendo il ferro attualmente prendo losferron effervescente.
La ringrazio in anticipo. Veronica
Gli ultimi esami avevo 22 di ferritina che ,anche se bassa, rientrava nei valori,inquanto il minimo e' 10.
Il problema è sulla sideremia che avevo 36 e il minimo è 55 e i globoli rossi 3,8 milioni,min.4.Puo' consigliarmi da cosa e' derivato il mio problema e come posso affrontarlo?
Le preciso che tutti i giorni prendo il ferro attualmente prendo losferron effervescente.
La ringrazio in anticipo. Veronica
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Gentile utente ,poichè non ha ancora ricevuto alcuna risposta da uno specialista , mi permetto di farlo io non come medico specialista (sono un chirurgo oncologo )
ma come medico che pratica da oltre 30 anni discipline di fondo che vanno dalla maratona alla ultramaratona nel deserto, allo sci di fondo e al ciclismo.
Molti atleti che praticano discipline di fondo di frequente lamentano cali di prestazione imputabili ad una carenza di ferro responsabile della cosiddetta "anemia dell'atleta" ( diminuzione dei globuli rossi e della emoglobina).
Ciò è dovuto al fatto che solo il 10 % del ferro assunto con gli alimenti è assimilabile, a fronte di imponenti perdite attraverso l'attività sportiva (il sudore),
le feci e le urine.
Per rimediare a queste perdite Le consiglierei di seguire una dieta appropriata e tra queste ,una delle più conosciute nel mondo sportivo italiano è la cosiddetta dieta TREDICI-JACOPONI_ARCELLI (dal nome degli inventori) che si dovrebbe seguire da 2 a 5 volte alla settimana in relazione alla entità carenziale.
I dettagli sulla dieta potrà reperirle facilmente sulla letteratura sportiva che si occupa di maratone o ancora più facilmente sul web tramite i motori di ricerca.
Nel caso in cui i livelli di emoglobina e sideremia sono particolarmente bassi si può ricorrere ad una integrazione alimentare a base di tavolette o di soluzioni comntenenti ferro meglio se già legate a proteine.
Auguri
Salvo Catania
www.senosalvo.com
ma come medico che pratica da oltre 30 anni discipline di fondo che vanno dalla maratona alla ultramaratona nel deserto, allo sci di fondo e al ciclismo.
Molti atleti che praticano discipline di fondo di frequente lamentano cali di prestazione imputabili ad una carenza di ferro responsabile della cosiddetta "anemia dell'atleta" ( diminuzione dei globuli rossi e della emoglobina).
Ciò è dovuto al fatto che solo il 10 % del ferro assunto con gli alimenti è assimilabile, a fronte di imponenti perdite attraverso l'attività sportiva (il sudore),
le feci e le urine.
Per rimediare a queste perdite Le consiglierei di seguire una dieta appropriata e tra queste ,una delle più conosciute nel mondo sportivo italiano è la cosiddetta dieta TREDICI-JACOPONI_ARCELLI (dal nome degli inventori) che si dovrebbe seguire da 2 a 5 volte alla settimana in relazione alla entità carenziale.
I dettagli sulla dieta potrà reperirle facilmente sulla letteratura sportiva che si occupa di maratone o ancora più facilmente sul web tramite i motori di ricerca.
Nel caso in cui i livelli di emoglobina e sideremia sono particolarmente bassi si può ricorrere ad una integrazione alimentare a base di tavolette o di soluzioni comntenenti ferro meglio se già legate a proteine.
Auguri
Salvo Catania
www.senosalvo.com
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Cara Veronica, l'anemia sideropenica è relativamente frequente nelle donne, in particolare se praticano attività sportive. Le donne infatti sono naturalmente esposte ad un maggior consumo di ferro, che perdono regolarmente attraverso le mestruazioni, perdita che aumenta durante la pratica sportiva come accennato dal collega maratoneta (complimenti!). L'anemia può manifestarsi per insufficiente apporto alimentare di ferro, per riduzione dell'assorbimento, per aumentato fabbisogno, o per aumento di perdite. Prima di tutto quindi è necessario indagare a questi livelli: controllare la dieta per vaulatere se l'apporto di ferro è corretto o se sono presenti elementi che ne riducono l'assorbimento, valutare il tipo di allenamento, controllare le condizioni del suo sistema digerente attraverso opportune indagini, controllare le condizioni ginecologiche, approfondire lo studio dei parametri ematochimici ( ad esmpio è necessario valutare il valore corpuscolare medio, il contenuto corpuscolare medio di emoglobina, l'ematocrito, la transferrina, conta dei reticolociti; ricercare l'anticorpo antitransglutaminasi (valutazione di possibile celiachia);
il sangue occulto nelle feci, emoglobina e mioglobina urinaria ecc.
E' ovvio che se la sua condizione le produce disturbi rilevabili, è opportuno che si rivolga ad un medico di sua fiducia poichè la valutazione del suo stato di salute non può prescindere da una accurata visita clinica.
Cordiali saluti
Dr. Carlo de Michele
il sangue occulto nelle feci, emoglobina e mioglobina urinaria ecc.
E' ovvio che se la sua condizione le produce disturbi rilevabili, è opportuno che si rivolga ad un medico di sua fiducia poichè la valutazione del suo stato di salute non può prescindere da una accurata visita clinica.
Cordiali saluti
Dr. Carlo de Michele
dr. Carlo de Michele
Medico Internista
Spec in Medicina dello Sport
Medicina Manuale Osteopatica
info@studiosintesis.it
www. studiosintesis.it
[#3]
Nel precedente intervento avevo premesso che avrei preso parte al dibattito NON come specialista specifico all'argomento proposto dalla utente ,ma come medico con attività sportiva di fondo trentennale e altrettanta frequentazione di atleti affetti da anemia, e inoltre perchè la Sua richiesta non aveva avuto sino a quel momento alcuna risposta da parte dei medici specialisti.
Per tale ragione mi sono limitato a consigliare una dieta molto popolare tra i maratoneti (rigorosamente iventata e prescritta da medici sportivi ) ,dando per scontato che l'utente avesse già alle spalle una accurata valutazione clinica assumendo da tempo una terapia con LOSFERRON (ferro gluconato)che non può certo essere frutto di una autoprescrizione.Per fortuna l'intervento molto opportuno e competente del Dr. Carlo De Michele ha completato il quadro delle risposte e ha riportato il dibattito nel giusto alveo delle competenze.
Cordiali saluti.
Salvo Catania
Per tale ragione mi sono limitato a consigliare una dieta molto popolare tra i maratoneti (rigorosamente iventata e prescritta da medici sportivi ) ,dando per scontato che l'utente avesse già alle spalle una accurata valutazione clinica assumendo da tempo una terapia con LOSFERRON (ferro gluconato)che non può certo essere frutto di una autoprescrizione.Per fortuna l'intervento molto opportuno e competente del Dr. Carlo De Michele ha completato il quadro delle risposte e ha riportato il dibattito nel giusto alveo delle competenze.
Cordiali saluti.
Salvo Catania
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Avendo ricevuto solo oggi la richiesta della gent.ma sig.ra Correale, non posso fare altro che confermare quanto già detto dai colleghi e ricordare solo che lo specialista in Medicina dello sport non è solo colui che firma il certificato di dioenità, ma deve essere essere il consulente dell'atleta per tutte le problematiche legate all'attività sportiva stessa e deve pertanto essere interpellato ogni volta la situazione lo renda necessario.
Sergio Lupo
Sergio Lupo
Dottor Sergio Lupo
Specialista in Medicina dello Sport
www.sportmedicina.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8.3k visite dal 22/10/2005.
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