Pubalgia cronica che non va via!

Gentili dottori,
sono un ragazzo che da più di un anno soffre di pubalgia bilaterale cronica(facevo molta palestra forse in modo sbagliato), confermata anche dalla presenza di microcalcificazioni sull’inserzione tendinea degli adduttori al pube, però da una risonanza non ci sarebbero cose da segnalare a carico delle strutture ossee del bacino. I miei sintomi sono dolore dei tendini degli adduttori proprio in prossimità dell’osso che a volte si estendono lungo l’interno delle cosce(se sforzo), dolore nell’adduzione, dolore zona ischio pubica, dolore inguinale bilateralmente e tendini dei retti addominale in prossimità del pube(anche qui a volte si estende un po’ agli addominali bassi),a volte(non sempre) fastidio in zona sacro-iliaca e fianchi, infine un fastidio/dolore al testicolo dx(per il quale ho già fatto ecografia e visite urologiche che hanno escluso problemi sicchè mi hanno detto che è causato in qualche modo dalla pubalgia).
Ho fatto numerose terapie tra cui laser, fisioterapia e ultrasuoni ma con scarsi risultati(a parte forse un lieve e temporaneo miglioramento dopo le 10 sedute di ultrasuoni).
I fisiatri che mi hanno visto hanno detto “stranamente” che per le calcificazioni non si può fare niente e che me le devo tenere, mentre in rete ho letto che ci sono vari trattamenti da fare (dalle onde d’urto alla pulizia chirurgica del tendine tramite microincisioni).
Inoltre sempre in rete ho visto che molto spesso la causa può venire da zone distanti dalla sede del dolore e da problemi posturali (asimmetria del bacino, muscoli psoas, squilibrio dei muscoli antagonisti ecc.) mentre i fisiatri che ho sentito sembra non diano importanza a questa cosa (a parte il primo che mi aveva fatto fare della fisioterapia ma senza risultati) e si limitano a dire (a mio avviso con una certa indifferenza) che devo fare riposo(ma col riposo non mi va via niente perché è da 1 anno che sto a riposo!!!) e mi danno da fare laser e ultrasuoni sulle inserzioni degli adduttori(che tralaltro non è l’unico posto dove accuso i fastidi e comunque finora non mi hanno dato giovamento)!
Mi potreste dire a questo punto a chi credere e come mi dovrei comportare per risolvere questo problema che da più di un anno mi impedisce di fare una vita normale?

Ringrazio chiunque risponda e si interessi al mio caso.

Distinti saluti.
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Dr. Alberto Nicodemo Ortopedico 114 16
Da quanto leggo molte delle possibili cause di pubalgia sono già state indagate (in particolare quelle legate a problemi muscolo-tendinei). Vista la persistenza del dolore cercherei di escludere anche un eventuale problema articolare come il conflitto femoro-acetabolare. Per far questo sarebbe necessario effettuare alcuni tests clinici (per es. percepisce dolore nella flessione dell'anca a 90° combinata con una intra-rotazione forzata?) associati a delle indagini radiografiche specifiche.
Una volta individuato il problema prevalente (muscolo-tendineo o articolare ?) si può decidere l'iter terapeutico (conservativo o chirurgico).
Le consiglio di rivolgersi ad un Ortopedico possibilmente specialista in problemi di anca e bacino.

Dr. A.Nicodemo
www.ancaebacino.it

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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Innanzitutto la ringrazio per la risposta. Non riesco a capire il test in particolare da lei chiesto, ma in effetti mi sono scordato di dire che, oltre ai sintomi descritti sopra, ho dolore nel basso ventre e zona inguinale nel piegarmi in avanti (o per es. nel mettermi le scarpe da seduto). Un possibile conflitto femoro-acetabolare potrebbe portare a tutti i sintomi descritti sopra con dolore non solo localizzato in quella zona(come appunto è il mio)? Inoltre volevo chiederle se le siano capitati casi simili in cui il paziente abbia ottenuto la risoluzione del problema e la scomparsa del dolore anche dopo più di un anno?
Distinti saluti
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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Le scrivo anche l'esito della Rmn addome inferiore che avevo fatto:

"L'esame viene eseguito mediante scansioni assiali con sequenze spin-echo T1 e T2 pesate e scansioni coronali con sequenze spin-echo T1 pesate e T2 con soppressione del segnale del grasso.

Nella norma il liquido sinoviale a livello delle articolazioni coxo-femorali ove regolari risultano i contorni ed i rapporti dei capi ossei con conservazioni delle cartilagini.
Non riconoscibili nella parte craniale soggetta a carico delle teste dei femori alterazioni di segnale a focolaio riconducibili a fatti di osteonecrosi asettica nè a sindrome algodostrofica.
Non alterazioni di segnale neppure delle altre strutture ossee del bacino.
Simmetricamente rappresentata la muscolatura nelle regioni glutee ed alla radice delle cosce.
Non rilievi particolari all'esame dello scavo pelvico, delle regioni inguinali e delle parti molli perineali".

Da questo esame si potrebbe escludere un conflitto femoro-acetabolare o no?
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Dr. Alberto Nicodemo Ortopedico 114 16
Il sintomo da lei descritto è compatibile con un conflitto femoro-acetabolare (CFA), ma non è certo sufficiente a fare diagnosi. Gli esami a cui mi riferivo sono una Rx in antero-posteriore del bacino e una RX assiale delle anche e, in seconda battuta, una RM con mezzo di contrasto delle anche.
Purtroppo però questa patologia è nota solo da alcuni anni e per questo motivo è tuttora relativamente poco conosciuta anche tra gli Ortopedici e i Radiologi. Per avere una conferma o meno su questa diagnosi le consiglio pertanto di rivolgersi ad un collega che si occupi di problemi di anca e bacino.
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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
So che non è sufficiente a fare diagnosi. Comunque questa patologia potrebbe portare anche dolore/fastidio al testicolo(come nel mio caso)oltre agli altri sintomi? Comunque deduco che dalla risonanza che ho fatto non potrei escludere a priori un problema di questo tipo e pertanto seguirò il suo consiglio e farò una visita ortopedica (anche se non so come sapere quale ortopedico sia specializzato in anche e bacino). La ringrazio molto.
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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Gentile dottore, mi scusi l'insistenza ma sono un po' preoccupato visto che ho dolore da quasi un anno e mezzo e ho girato ospedali senza aver trovato soluzione(ma neanche una corretta diagnosi!!). In attesa di fare una visita ortopedica, le volevo chiedere (solo a scopo informativo visto che senza visita logicamente non si fanno diagnosi) se questa patologia da lei descritta possa portare dolore non solo profondo a livello articolare ma anche molto superficiale (anche al tatto) sui tendini ecc. ecc.(come ho scritto sopra) e se sì perchè? Infine le volevo chiedere se esistono terapie efficaci(penso chirurgiche) che riescano a risolvere totalmente il problema con scomparsa del dolore e ripresa completa delle attività fisiche (che aimè ho interrotto appunto da un anno e mezzo)?
La ringrazio

Cordiali saluti