Sintomi post sforzo
Salve, mi ritrovo a scrivere l'ennesimo consulto per dare una interpretazione più dettagliata ai miei sintomi.
Ho 32 anni e ho smesso di fumare da circa 11 mesi. Non soffro di nessuna malattia metabolica o congenita nè ho in famiglia casi di cardiopatie.
Svolgo attività fisica da circa 12 anni.
Da due anni e mezzo mi capita che nella fase di recupero (tra i 2 e i 5 minuti dal momento in cui mi fermo) avverto: dispnea, confusione mentale, disorientamento, capogiri, pallore, sbadigli, gonfiore addominale, nausea.Tutto ciò mi mette in una situazione di disagio psicofisico, ansia, paura di svenire.
Non avverto affanno nè dolore toracico o extratoracico, nè sono mai svenuto.
Quello che più mi desta preoccupazione è capire il perchè questi sintomi avvengono anche con piccolissimi sforzi; anche svolgendo attività di stretching e respirazione, o attività fisiche che alzano il battito ad appena 80-110 bpm.
In questi due anni ho effettuato 4 visite cardiologiche (ecocuore, elettrocardiogramma, prova da sforzo al cicloergometro, rx torace). Tutto perfettamente nella norma.
Durante l'attività fisica ho provato ad automonitorarmi la pressione arteriosa, i battiti e la saturazione di ossigeno. Tutto rimane nella normalità.
Vi riporto un esempio all'ordine del giorno.
Esco di casa e faccio un giro a piedi in pianura di 300 metri a passo lento. Mi fermo, ho i battiti tra i 90 e i 120 bpm. Saturazione 97%-99%. Pressione 130 su 70.
Dopo circa 5 minuti inizio ad avvertire confusione mentale, capogiri, dispnea senza affanno, paura. Dopo un pò inizio a sbadigliare e ad avere i muscoli facciali contratti (a volte anche nausea). Dopo circa 10 minuti mi accorgo del gonfiore addominale. Se provo, con le mani, a "stirare" l'addome verso il basso o a "stirare" le braccia verso l'alto avverto che i sintomi si attenuano notevolmente. Durante questi episodi che, sottolineo, si verificano esclusivamente durante gli esercizi fisici ho l'impressione di andare in apnea, ho la sensazione che arrivi poco ossigeno al cervello.
Sono molto scoraggiato ho 32 anni ma, dai sintomi, sembra che ne abbia 80!!!
Grazie anticipatamente
Cordiali saluti
Ho 32 anni e ho smesso di fumare da circa 11 mesi. Non soffro di nessuna malattia metabolica o congenita nè ho in famiglia casi di cardiopatie.
Svolgo attività fisica da circa 12 anni.
Da due anni e mezzo mi capita che nella fase di recupero (tra i 2 e i 5 minuti dal momento in cui mi fermo) avverto: dispnea, confusione mentale, disorientamento, capogiri, pallore, sbadigli, gonfiore addominale, nausea.Tutto ciò mi mette in una situazione di disagio psicofisico, ansia, paura di svenire.
Non avverto affanno nè dolore toracico o extratoracico, nè sono mai svenuto.
Quello che più mi desta preoccupazione è capire il perchè questi sintomi avvengono anche con piccolissimi sforzi; anche svolgendo attività di stretching e respirazione, o attività fisiche che alzano il battito ad appena 80-110 bpm.
In questi due anni ho effettuato 4 visite cardiologiche (ecocuore, elettrocardiogramma, prova da sforzo al cicloergometro, rx torace). Tutto perfettamente nella norma.
Durante l'attività fisica ho provato ad automonitorarmi la pressione arteriosa, i battiti e la saturazione di ossigeno. Tutto rimane nella normalità.
Vi riporto un esempio all'ordine del giorno.
Esco di casa e faccio un giro a piedi in pianura di 300 metri a passo lento. Mi fermo, ho i battiti tra i 90 e i 120 bpm. Saturazione 97%-99%. Pressione 130 su 70.
Dopo circa 5 minuti inizio ad avvertire confusione mentale, capogiri, dispnea senza affanno, paura. Dopo un pò inizio a sbadigliare e ad avere i muscoli facciali contratti (a volte anche nausea). Dopo circa 10 minuti mi accorgo del gonfiore addominale. Se provo, con le mani, a "stirare" l'addome verso il basso o a "stirare" le braccia verso l'alto avverto che i sintomi si attenuano notevolmente. Durante questi episodi che, sottolineo, si verificano esclusivamente durante gli esercizi fisici ho l'impressione di andare in apnea, ho la sensazione che arrivi poco ossigeno al cervello.
Sono molto scoraggiato ho 32 anni ma, dai sintomi, sembra che ne abbia 80!!!
Grazie anticipatamente
Cordiali saluti
[#1]
Salve, consiglierei di effettuare i seguenti esami, fermo restando che gli accertamenti cardiologici siano normali, ecoDoppler carotideo, visita gastroenterologica ed eventuale gastroscopia, infine , se i controlli precedenti dovessero risultare nella norma, bisognerebbe anche prendere in considerazione un consulto psiclogico (ansia, panico ecc))
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. Antonio Carmelo Ceravolo
[#2]
Utente
Salve, grazie per la celerità della risposta.
Ho già effettuato 2 ecodoppler tsa, arti inferiori e addome. Tutto nella norma.
Ho provveduto a fare i rx con bario del fondo gastrico ed ecografia addome superiore ed inferiore. Anche questi nella norma.
Per quanto riguarda gli esami cardiologici è tutto ok. La mia frequenza di eiezione è pari al 62%. Non è troppo bassa per la mia età?
Nessun medico me l'ha consigliato. Secondo lei è il caso di effettuare un ecostress?
Cordialmente
Ho già effettuato 2 ecodoppler tsa, arti inferiori e addome. Tutto nella norma.
Ho provveduto a fare i rx con bario del fondo gastrico ed ecografia addome superiore ed inferiore. Anche questi nella norma.
Per quanto riguarda gli esami cardiologici è tutto ok. La mia frequenza di eiezione è pari al 62%. Non è troppo bassa per la mia età?
Nessun medico me l'ha consigliato. Secondo lei è il caso di effettuare un ecostress?
Cordialmente
[#6]
Utente
Salve,
come le dicevo, tranne che per la gastroscopia, gli esami strumentali che lei mi ha indicato li ho già effettuati anche più di una volta.
Nel primo consulto ho dimenticato di farle presente che gli stessi sintomi neurovegetativi (tranne la dispnea) si verificano anche subito dopo mangiato.
Mai nella fase digestiva ma, spesso, anche qualche minuto dopo aver immesso il primo boccone!
A fronte della mia anamnesi può, secondo lei, essere questo sinonimo di insufficienza cardiaca? Questa mia teoria viene dal fatto che subito dopo mangiato l'apparato digerente richiede un maggior afflusso di sangue.
In più le volevo chiederle come posso "leggere" la pressione arteriosa polmonare sul referto dell'ecocuore?
Su tutti e tre i referti, fatti in tre studi cardiologici diversi , di cui uno ecocolor doppler, non trovo notizie a riguardo.
Io temo una ipertensione polmonare.
Grazie ancora per la disponibilità
Cordiali saluti
come le dicevo, tranne che per la gastroscopia, gli esami strumentali che lei mi ha indicato li ho già effettuati anche più di una volta.
Nel primo consulto ho dimenticato di farle presente che gli stessi sintomi neurovegetativi (tranne la dispnea) si verificano anche subito dopo mangiato.
Mai nella fase digestiva ma, spesso, anche qualche minuto dopo aver immesso il primo boccone!
A fronte della mia anamnesi può, secondo lei, essere questo sinonimo di insufficienza cardiaca? Questa mia teoria viene dal fatto che subito dopo mangiato l'apparato digerente richiede un maggior afflusso di sangue.
In più le volevo chiederle come posso "leggere" la pressione arteriosa polmonare sul referto dell'ecocuore?
Su tutti e tre i referti, fatti in tre studi cardiologici diversi , di cui uno ecocolor doppler, non trovo notizie a riguardo.
Io temo una ipertensione polmonare.
Grazie ancora per la disponibilità
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.3k visite dal 12/10/2013.
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