Distorsione alla caviglia

Buonasera a tutti, mi chiamo Lucia, ho 21 anni e gioco a pallavolo.
Circa 2 mesi fa ho avuto un infortunio alla caviglia destra durante una partita: dopo il salto a muro, ricadendo sono letteralmente salita sopra il piede della mia avversaria. Risultato: 2 mesi di stop e tutt'ora con la caviglia dolorante. Il giorno seguente sono stata al pronto soccorso, ma mi avevano semplicemente detto che non c'era niente di rotto. Così ho portato 1 settimana le stampelle e a seguire ho regolarmente portato il tutore rigido "Aircast" per circa un mesetto.
L'altra sera, un po' in ritardo, sono andata a fare una risonanza e questo è il risultato:
"Il legamento peroneo-astragalico anteriore presenta uno spessore e un'intensità di segnale non uniformi e un aspetto deflesso, con un residuo modesto infarcimento sieroematico, compatibile con gli esiti di una sofferenza distrattiva parziale in relazione ad un recente trauma distorsivo in inversione plantare di caviglia.
Un modesto residuo infarcimento sieroematico è visibile anche a carico del legamento peroneo-calcaneare, in esiti di sofferenza distrattiva parziale.
Sono presenti inoltre un modesto edema residuo dei tessuti molli della regione perimalleolare laterale e un circoscritto edema in intraspongioso in corrispondenza del versante più laterale dell'estremità epifisaria distale della tibia e dello spigolo esterno del domo astragalico contrapposto, espressione degli esiti di un traumatismo contusivo da impatto osseo diretto.
Si segnala infine una modesta falda fluida intrarticolare in sede tibio-tarsica da sinovite reattiva, raccolta prevalentemente nel compartimento anteriore della caviglia.
Nella norma tutte le restanti strutture legamentose collaterali di caviglia, sia sul versante laterale che mediale; nulla da segnalare anche a carico dei legamenti interossei astragalo-calcaneari del seno del tarso e dei legamenti della sindesmosi tibio-peroneale distale, con regolare aspetto del mortaio tibio-peroneo-astragalico.
Nella norma tutte le strutture tendinee esaminate, sia sul versante estensore che flessore di caviglia; regolare l'inserzione calcaneare del tendine d'Achille e della fascia plantare.
Non si apprezzano lesioni focali osteocondrali. Nulla da segnalare a carico del seno del tarso e delle articolazioni sottoastragaliche"

In merito a ciò, premettendo che sono seguita da un fisioterapista-osteopata, che cosa mi consigliate di fare? La situazione è grave?
Vorrei avere qualche parere in più.
E soprattutto vorrei sapere: tornerò mai a giocare? Tra quanto?? Ho assoluto bisogno di tornare a giocare.

Ringrazio per l’attenzione, e spero in una vostra risposta.
Distinti Saluti.
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Dr. Francesco Forte Medico fisiatra, Medico osteopata 159 2
Egr, le consiglio di rivolgersi ad un medico ( Fisiatra o medico dello sport) per impostare un trattamento idoneo alla sua patologia, infatti l'edema intraspongioso potrebbe ritardare il suo ritorno in campo in quanto è causa spesso di dolore persistente. La cosa più giusta sarebbe affidar si ud un centro riabilitativo specializzato in rieducazione sportiva dove troverà un équipe di medici e fisioterapisti che lavorano in squadra, spesso affidarsi ad un singolo a mio avviso e' piuttosto limitativo . Cordialmente

Dr. Francesco  Forte
Direttore Centro Scoliosi Salerno
Master in Ozonoterapia www.gruppoforte.it - www.scoliosisalerno.it

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Utente
Utente
Grazie mille per la risposta.
Anche il mio medico ha dato più o meno la stessa risposta.
Adesso contatterà un suo ortopedico di fiducia e gli proporrà il mio caso. Quindi staremo a vedere.
Comunque ancora grazie della disponibilità.

Lucia