Viso violaceo e mal di testa durante att fisica
Gentili dottori,
Mi chiamo Giovanni e ho 28 anni. In vita mia ho sempre fatto sport a livello abbastanza intenso. Attualmente vado in palestra da circa 3 anni e, occasionalmente vado a correre.
Il problema è questo: è praticamente da sempre che quando faccio attività fisica il mio viso inizia a farsi rosso/violaceo e bollente. Essendo un fatto che mi porto dietro da quando ero piccolo non mi sono mai preoccupato più di tanto solo che a questa condizione si associa un discreto mal di testa sia durante che dopo l'attività. I sintomi perdurano anche fino ad un paio di ore dopo l'attività. Siccome a volte il viso è proprio bollente e si associa al mal di testa inizio un pò a preoccuparmi che possa essere altro e che magari questa eccessiva sensazione di calore possa portare problemi ai vasi della testa...e quindi ho il dubbio che non debba continuare ad allenarmi.
Soffrendo da un bel pò di anni di crisi di panico vi dico anche che ho effettuato negli ultimi anni EC, ECG e prova da sforzo...risulta solo un lieve prolasso mitralico.
Soffro inoltre di reflusso gastroesofageo e bruciori abbastanza intensi infatti a breve farò una gastroscopia.
Potrebbe essere un fatto tiroideo?
Vi ringrazio anticipatamente.
Mi chiamo Giovanni e ho 28 anni. In vita mia ho sempre fatto sport a livello abbastanza intenso. Attualmente vado in palestra da circa 3 anni e, occasionalmente vado a correre.
Il problema è questo: è praticamente da sempre che quando faccio attività fisica il mio viso inizia a farsi rosso/violaceo e bollente. Essendo un fatto che mi porto dietro da quando ero piccolo non mi sono mai preoccupato più di tanto solo che a questa condizione si associa un discreto mal di testa sia durante che dopo l'attività. I sintomi perdurano anche fino ad un paio di ore dopo l'attività. Siccome a volte il viso è proprio bollente e si associa al mal di testa inizio un pò a preoccuparmi che possa essere altro e che magari questa eccessiva sensazione di calore possa portare problemi ai vasi della testa...e quindi ho il dubbio che non debba continuare ad allenarmi.
Soffrendo da un bel pò di anni di crisi di panico vi dico anche che ho effettuato negli ultimi anni EC, ECG e prova da sforzo...risulta solo un lieve prolasso mitralico.
Soffro inoltre di reflusso gastroesofageo e bruciori abbastanza intensi infatti a breve farò una gastroscopia.
Potrebbe essere un fatto tiroideo?
Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
buonasera,
Lei cita un fenomeno ormai abituale che Le accade dalla gioventù .
Sempre e sempre uguale.
Tale fenomeno compare dopo lo sforzo intenso protratto e regredisce progressivamente col riposo.
In linea di massima potrebbe essere del tutto normale ed è spiegabile soltanto con una sua specifica risposta fisiologica allo sforzo.
Non ritengo debba preoccuparsi o invocare necessariamente malattie responsabili di quanto Le accade.
Le visite e gli esami cardiologici svolti dovrebbero tranquillizzarLa.
Poiché però Lei si sottopone con frequenza abituale a sforzi intensi , Le suggerisco - per Sua totale tranquillità - sottoporsi periodicamente ad una visita medico - sportiva completa , comprendente anche una prova da sforzo massimale ( peraltro già eseguita una volta ).
Tali controlli vanno effettuati con responsabilità, anche se non viene svolta un'attività sportiva agonistica in forma organizzata ( cioè con un tesseramento ad una federazione sportiva ).
Può rivolgersi presso i servizi di medicina dello sport delle ASL , o presso i Centri della Federazione Medico Sportiva Italiana, o presso altri Centri accreditati.
Cordiali saluti.
Lei cita un fenomeno ormai abituale che Le accade dalla gioventù .
Sempre e sempre uguale.
Tale fenomeno compare dopo lo sforzo intenso protratto e regredisce progressivamente col riposo.
In linea di massima potrebbe essere del tutto normale ed è spiegabile soltanto con una sua specifica risposta fisiologica allo sforzo.
Non ritengo debba preoccuparsi o invocare necessariamente malattie responsabili di quanto Le accade.
Le visite e gli esami cardiologici svolti dovrebbero tranquillizzarLa.
Poiché però Lei si sottopone con frequenza abituale a sforzi intensi , Le suggerisco - per Sua totale tranquillità - sottoporsi periodicamente ad una visita medico - sportiva completa , comprendente anche una prova da sforzo massimale ( peraltro già eseguita una volta ).
Tali controlli vanno effettuati con responsabilità, anche se non viene svolta un'attività sportiva agonistica in forma organizzata ( cioè con un tesseramento ad una federazione sportiva ).
Può rivolgersi presso i servizi di medicina dello sport delle ASL , o presso i Centri della Federazione Medico Sportiva Italiana, o presso altri Centri accreditati.
Cordiali saluti.
Dr. GIANCARLO RANDO
MEDICO DELLO SPORT, ANGIOLOGO, FISIATRA
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.1k visite dal 09/02/2013.
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