Consulto su pulsazione, tachicardia, affanno

salve a tutti, sono roberto e ho 24 anni.
una settimana fa scrivevo in cardiologia per scrivere i miei sintomi,(pulsazione, tachicardia, affanno anche quando facevo una semplice rampa di scale) sono stato rassicurato dal consulto ricevuto ma anche da i test fatti, prova da sforzo, scintigrafia miocardica, analisi del sangue...la mia è solo ansia!
e' più di un mese che non facevo attività sportiva, prima giocavo a calcio ,a per paura mi sono fermato... dopo la prova da sforzo mi hanno rassicurato e detto che posso tornare a fare quello che mi piace fare e la mia vita quotidiana...
quindi stamane,convinto da degli amici, sono andato a fare una partitina di beneficenza...ho cercato di non badare alle mie pulsazioni, al batticuore.... e durante la partita tutto ok, tranne un pò di affanno accentuati quando scattavo velocemente e facevo un tratto abbastanza veloce... ho giocato circa una quarantina di minuti e dopo ho fatto un pò di corsetta... ma un 5/6 minuti.
la mia ansia mi ha portato a controllarmi i battiti finita la partita e ho notato che anche a distanza di un ora sono intorno al centinaio.
non vi sto qui a descrivere la mia ansia e la mia preoccupazione...cerco di darmi spiegazioni ma forse potrei trovarne qui alcune...
c'è da dire che quando mi sveglio i miei battiti scendono anche sotto alla sessantina...stamattina ho controllato anche la pressione ed era buona...116/71 con frequenza 53...stamattina ho deciso di farmi forza e tornare alle mie cose ma adesso devo farmi forza anche nel dopo...
vi riporto il giudizio dei dati della mia prova da sforzo eseguita il 16.01.2013
metodo bruce per 12.09 minuti, livello di lavoro di METS Max 16.30. la frequenza partitada 122 ( ero molto ansioso) è salita ad una frequenza massima di 181, la pressione a riposo era di 140/80 ed è salita al massimo di 180/70...
la mia domanda è questa: e' solo ansia e preoccupazione? posso non badare a questi sintomi e non preoccuparmi del battito?
grazie in anticipo
[#1]
Dr. Giancarlo Rando Medico dello sport, Angiologo 165 5
buonasera,
credo che oltre alle risposte esaurienti e rassicuranti fornite dai medici che ha consultato, la vera risposta Lei se la sia data da solo.
Sta bene e non ha problemi cardiologici ( che sarebbero stati svelati dalle visite e dai numerosi esami che ha fatto ).
L'ansia le gioca questi scherzi .
E' normale che dopo un periodo di disallenamento la frequenza cardiaca possa aumentare; sono altrettanto normali il cosiddetto decondizionamento e la perdita degli adattamenti cardiaci allo sforzo acquisiti con l'allenamento regolare.
Per ciascuno di noi è del tutto normale avere il fiatone e sentire che la frequenza cardiaca aumenti quando cominciamo , o ricominciamo , a correre.
Gli adattamenti, riduzione della frequenza massima e riduzione dei tempi di recupero della frequenza cardiaca dopo lo sforzo, arrivano con l'allenamento quotidiano e col tempo .
Torni pure a giocare ed a correre, non pensi a controllare continuamente il suo polso, NON DEVE preoccuparsene. NON DEVE contare le pulsazioni ad ogni pausa della sua corsa. Non deve occuparsi di fare calcoli che non Le servono.
Pensi al divertimento ed al benessere che arriverà gradualmente anche per Lei. Abbia fiducia.
Cordiali saluti.

Dr. GIANCARLO RANDO
MEDICO DELLO SPORT, ANGIOLOGO, FISIATRA

[#2]
Utente
Utente
la ringrazio infinitamente dottore per l'esauriente risposta.
infatti mi lascio condizionare troppo e diciamo che quello che si sente in televisione non mi rassicura (vedi BOVOLENTA e il ragazzo morto in Puglia mentre giocava) contribuisce a farmi fare sempre cattivi pensieri ed esasperare quelle che sono regolari e fisiologiche reazioni del mio corpo.
sto cercando di tornare alla mia normale vita sportiva di prima anche se con un approccio graduale, prima con corsa e poi magari andrò a giocare a calcio e poi tornerò nella squadra di seconda categoria in cui stavo.
grazie mille!
[#3]
Dr. Giancarlo Rando Medico dello sport, Angiologo 165 5
buonasera,
bene !
continui così e buon divertimento !
Saluti.
[#4]
Utente
Utente
la ringrazio dottore ma nonostante la buona volontà (almeno a chiacchiere) non è bastata. durante la corsa e dopo sento sempre le stesse sensazioni e gli stessi sintomi,
ho paura di avere un aritmia che non mi è stata diagnosticata.
come se si presentasse in uno sforzo maggiore alla prova da sforzo...
non sono andato oltre ai 30 minuti di corsa leggera...
ormai vivo uno blocco!
esiste una prova da sforzo o un altro esame, ancora più approfondita di quella che ho svolto?
grazie mille e mi scusi
[#5]
Dr. Giancarlo Rando Medico dello sport, Angiologo 165 5
buonasera,
anche per tornare a correre bisogna seguire delle norme e delle tecniche ben precise. Dopo un periodo di disallenamento prolungato anche 30' di corsa lenta possono essere tanti . inoltre, in condizioni di un adattamento allo sforzo ancora non ottimale la frequenza cardiaca tende e salire eccessivamente per tornare poi molto lentamente alle condizioni di base, dopo lo sforzo effettuato.
Talvolta per riprendere bene bisogna correre soltanto per 1', poi fare 1' di pausa camminando lentamente ed ancora 1' di corsa ed 1' di pausa e così via....... tutto per non oltre 30'.
Poi , dopo qualche giorno di tale allenamento, passare a 2' di corsa e 2' di pausa , intervallando ancora per non oltre 30' e così via.....
Le suggerisco di farsi aiutare ed affiancare da un preparatore atletico competente e paziente.
Con calma e senza farsi prendere dall'ansia e da pensieri strani, ce la farà.
L'aritmia, quando c'è veramente si diagnostica facilmente.
Non deve pensare a cose che non conosce e che non ha mai studiato in un corso di studi universitari ben specifico.
Non deve fare alcun altro esame, ha già riferito di averne eseguiti diversi.
Cordiali saluti.
[#6]
Utente
Utente
la ringrazio dottore.
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