Come guarire la pubalgia?

Salve,
Da circa 5 mesi ho un dolore all'inguine che mi limita nello sport. Però durante questi 5 mesi il dolore (o a volte semplice fastidio) è cambiato...Nel senso che sono partito da una situazione in cui non mi era possibile neanche scattare o calciare la palla e poi, con palestra e esercizi di postura, ho avvertito sempre meno questo fastidio...Ma ultimamente si è ripresentato. Ripeto...è a momenti...Riesco a fare allenamenti quasi al massimo e altri in cui soffro. Così ho deciso di farmi visitare da un osteopata. Preciso una cosa...Prima di questa visita sono andato dal mio medico, che mi aveva dato degli anti infiammatori (brufen)...per 5 giorni...e durante quei giorni il dolore era quasi nullo, ma dopo la cura è ricomparso...
Comunque, solo quando sono andato da questo osteopata ho capito qual'è il mio vero problema. Lui è riuscito ad individuare la causa, che molto probabilmente risiede nell'anca...Infatti io gli ho anche spiegato che avverto dolore anche all'interno della coscia, proprio all'altezza dell'anca...e che facendo movimenti con questa, sento come se l'osso "scattasse"...non so se ho reso l'idea, nn è facile da spiegare. Comunque mi ha detto che stavo andando incontro ad un "artrosi dell'anca" che mi ha causato anche questo "principio di pubalgia"...Mi ha detto di fare esercizi di allungamento specifici per quella zona e me gli ha anche mostrati...Inoltre mi ha consigliato di fare 45 minuti di freddo/caldo sulla zona (10 di ghiaccio e 5 di borsa calda). Mi ha fatto togliere l'orecchino (una cosa strana, ma penso che abbia un fondo di verità il fatto che anche un minimo peso può influire sull'equilibrio e i carichi che gravano sul bacino col tempo). Però non mi ha detto se posso continuare ad allenarmi e quanto tempo ci vuole per guarire da questo problema. Le mie domande sono:
Da quello che avete potuto capire, la sua diagnosi è corretta? Mi basterà fare questi esercizi di allungamento per guarire? Quanto tempo mi ci vorrà? Devo stare lontano dal campo per un pò o posso allenarmi regolarmente?

grazie in anticipo per la pazienza e l'attenzione.
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Dr. Giancarlo Rando Medico dello sport, Angiologo 165 5
Buonasera,
in presenza di sintomi come quelli da Lei riferiti è sempre bene rivolgersi ad uno specialista medico-sportivo, fiasiatra o ortopedico.
La prescrizione del farmaco antinfiammatorio è utile - quando possibile - solo alla momentanea regressione del dolore, ma senza una diagnosi certa e senza eventuali altri provvedimenti, il dolore può tornare puntuale e fedele alla ripresa degli allenamenti.

La diagnosi è importante anche per ricercare la causa della patologia: la pubalgia vera può essere determinata anche da allenamenti inappropriati, o carenti in qualcosa ( esempio: stretching ), o eccessivi ( esempio : sovraccarichi di lavoro ).
La diagnosi è clinica -cioè eseguita dallo specialista durante la visita - e può essere supportata da accertamenti diagnostici. L'esame diagnostico di primo livello è una radiografia del bacino, delle anche e del pube in piedi ed in carico monopodalico, cioè una lastra scattata mentre si sta in piedi appoggiando soltanto il piede destro, una sul sinistro.
Altro esame utile è l'ecografia dei muscoli adduttori, dei loro tendini e della relativa inserzione al pube-
Gli esami : posturale, dell'appoggio plantare statico e dinamico, del passo e della corsa sono d'obbligo in ogni visita specialistica di uno sportivo.
L'anca a scatto è un'entità patologica nota . Può avere a che fare con la pubalgia o no. La diagnosi viene sempre posta sempre dallo specialista . Può essere dovuta a " problemi " di natura articolare ( cioè presenti nel contesto, dentro l'articolazione dell'anca ) o extrarticolare ( cioè riferita all'anca ma al di fuori dell'articolazione ).
Molti atleti hanno un'anca a scatto - persino dalla gioventù - ma non hanno mai sofferto di pubalgia.....
Pubalgia , anca a scatto ed artrosi possono alla lunga avere delle relazioni tra loro, come assolutamente no.

Per il trattamento della pubalgia se i sintomi sono importanti , costanti o ricorrenti, tanto da limitare l'attività sportiva e talvolta anche la comune deambulazione o salire e scendere le scale, occorre effettuare una terapia antinfiammatoria ed antdolorifica ( farmaci ad azione locale, mesoterapia, crioterapia o borsa di ghiaccio, lasereterapia , ultrasuoni, tecarterapia , magnetoterapia, onde d'urto ).
Per il trattamento della pubalgia con sintomi meno rilevanti e sporadici, si provvede alla cura del dolore secondo il bisogno e si mettono in atto esercizi posturali e specifici esercizi fisiochinesiterapici personalizzati ( di solito una batteria di almeno 10 esercizi diversi ).
Secondo la gravità del quadro patologico , occore rispettare l'assoluto riposo atletico.
Il medico ed il terapista potranno stabilire il momento della graduale ripresa degli allenamenti, dopo il necessario periodo di ricondizionamento atletico preliminare allo stesso ritorno in campo.

L'anca a scatto deve essere indagata.opportunamente con la visita ed - anche in questo caso - con esami strumentali per stabilire se le cause son intra- o extra articolari. L'esame di primo livello è la radiografia. Segue l'ecografia. Esami più approfonditi ( tac ed rmn ) vengono riservati per lo studio dell'articolazione, dopo aver escluso cause extrarticolari .
In tali casi non si parla più di pubalgia.

Rimanendo a disposizione per eventual chiarimenti, porgo cordiali l saluti.

Dr. GIANCARLO RANDO
MEDICO DELLO SPORT, ANGIOLOGO, FISIATRA

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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Quindi lei in questo momento mi consiglia di effettuare una radiografia ed ecografia per capire meglio il problema? Il fatto è che mi pare strano che in alcuni allenamenti riesco a fare tutto, avvertendo affaticamento solo verso la fine dell'allenamento...in altri riesco solo a sostenere una corsa blanda. Ma non mi è mai capitato un dolore talmente forte da impedirmi di camminare o di salire le scale. In questo momento, dopo 2 giorni di esercizi e ghiaccio sulla zona...il dolore all'inguine è al minimo, quasi impercettibile...mentre sento "pungere" nella coscia...non è un vero dolore, è più che altro un fastidio.
La ringrazio per la completezza della sua risposta, cercherò di seguire i suoi consigli.