Correre le maratone fa male?

Salve, ho 40 anni e una settimana fa, dopo un'intensa preparazione specifica durata 5 mesi, ho corso la mia prima maratona a Firenze. Ho concluso in 3h33' senza particolari problemi durante la gara o all'arrivo (a parte il forte impatto col c.d. "muro del maratoneta" dopo il 32° km). il giorno stesso ho camminato per Firenze nel pomeriggio senza problemi, e ho guidato 2 ore per tornare a casa. 2 giorni dopo ho fatto un blando allenamento senza particolare sforzo. Data la bella esperienza, mi sta balenando l'idea di ripetere la prova nel prossimo Marzo a Roma, seguendo l'esempio di amici podisti che corrono 2 maratone l'anno da anni. Ho letto però che recenti studi sconsigliano questo tipo di approccio perché sembrerebbe che la maratona lascia strasici a livello di "microtraumi cardiaci" che possono portare a vari problemi dopo anni. Vorrei allora sapere se, secondo voi, è meglio lasciar perdere, conservare il ricordo di questa bella esperienza dedicandomi in futuro all'allenamento e a qualche gara su distanze brevi oppure si può continuare, almeno per qualche anno, a cimentarsi sulle lunghe distanze. Preciso che, comunque, non sono affatto un neofita dato che pratico podismo praticamente da quando sono ragazzino e che pochi giorni prima della gara ho voluto integrare di mia spontanea volontà i classici esami della visita medica per l'idoneità all'agonismo (anamnesi generale + spirometria + ECG a riposo e sotto sforzo) con altri esami cardiologici più approfonditi quali l'ecocardiogramma e l'holter ECG su 24 ore, che non hanno evidenziato alcun problema a parte la classica bradicardia da cuore d'atleta (44 battiti/minuto) associata a blocco atrio-venticolare di 1° grado e blocco di branca che sono presenti nei miei ECG praticamente da sempre. La pressione arteriosa è sempre regolare intorno a 120/70 sia la mattina che la sera. Non fumo e sono completamente astemio. Trigliceridi, colesterolo, glicemia e gli altri parametri delle analisi del sangue (che eseguo ogni anno a primavera) sempre ampiamente nella fascia bassa del range di riferimento.
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.7k 1.2k
Non le rispondo da medico ma da chi come lei corre da quando era ragazzino.

http://www.senosalvo.com/senosalvo_sport.htm

Gli "strascichi cardiaci " ce l'hanno i sedentari e i sovrappeso.

Ho conosciuto maratoneti di tutto il mondo e nelle gare nel deserto (sino a 180 km no stop) anche 75enni sani come pesci.

Si faccia controllare dal punto di vista sanitario, ma ascolti i medici maratoneti (es. Arcelli).

I fatti separati dalle opinioni :

Negli ultimi 50 anni ci sono stati solo tre morti tra i professionisti (Curi, Bovolenta, Morosini), ma tutti e tre per fibrillazioni aritmogene CONGENITE, il che vuol dire che sarebbero morti....al supermercato o in ascensore o nel loro letto.

Mentre tra i non praticanti dello sport ci sono 70.000 arresti cardiaci all'anno solo in Italia.

Giudichi Lei

Tanti auguri.

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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