Lesione del sopraspinoso - parziale ditacco del labbro glenoideo
Salve,
Mi è stato suggerito da un' amica medico di rivolgermi ad uno specialista della medicina dello sport.
Il mese di maggio scorso ho subito un infortunio inciampando quindi cadendo in avanti lateralmente sulla spalla DX.
Come consigliato dall'ortopedico e fisiatra ho eseguito ciclo di tecarterapia, ultrasuoni e sedute di kinesiterapia passiva e attiva.
Con le terapie e il riposo sembrava che la situazione fosse migliorata, adesso In concomitanza al lavoro (dove sollevo e spingo pesi) ho effettuato un altro ciclo di kinesiterapie ma purtroppo la situazione è al punto di partenza.
Ho effettuato un altro controllo ortopedico il quale il medico mi ha suggerito un cortisone per via orale e 2 infiltrazioni da fare in ambulatorio, se dopo questa terapia non risolviamo il problema la mia spalla sarebbe da operare. Chiedo consigli a voi in quanto vi occupate anche di traumi.
Grazie in anticipo della sua gentile risposta.
La RM segnala quanto segue:
Il tendine del sovraspinoso è marcatamente ispessito, ematoso e dismogeneo per tendinosi di grado elevato a cui si associa una piccola lesione parcellare nel suo tratto inserzionale.
Si associano marcate alterazioni subcondrali similcistiche nel tronchite merale in prossimità dell'inserzione del tendine del sovraspinoso stesso e del tendine del capolungo del bicipite come da osteite rerefacente reattiva.
Il tendine del sottoscapolare è ispessito per tendinopatia di grado lieve senza lesioni fibrillari.
Conservato il piccolo rotondo e il sottospinoso.
Abbondante versamento nella borsa subacromion-deltoidea che si estende anche al recesso articolare glenomerale.
Il tendine del capolungo del bicipite è regolarmente inserito nella doccia omerale omonima e presenta modesto versamento peritendineo come da lieve tenosinovite.
Modesta artrosi acromion claveare che determina una lieve compressione sulla giunzione mio tendinee del sovraspinoso.
Parziale distacco del labbro glenoideo anteriore.
Regolare l'articolazione glenomerale.
Mi è stato suggerito da un' amica medico di rivolgermi ad uno specialista della medicina dello sport.
Il mese di maggio scorso ho subito un infortunio inciampando quindi cadendo in avanti lateralmente sulla spalla DX.
Come consigliato dall'ortopedico e fisiatra ho eseguito ciclo di tecarterapia, ultrasuoni e sedute di kinesiterapia passiva e attiva.
Con le terapie e il riposo sembrava che la situazione fosse migliorata, adesso In concomitanza al lavoro (dove sollevo e spingo pesi) ho effettuato un altro ciclo di kinesiterapie ma purtroppo la situazione è al punto di partenza.
Ho effettuato un altro controllo ortopedico il quale il medico mi ha suggerito un cortisone per via orale e 2 infiltrazioni da fare in ambulatorio, se dopo questa terapia non risolviamo il problema la mia spalla sarebbe da operare. Chiedo consigli a voi in quanto vi occupate anche di traumi.
Grazie in anticipo della sua gentile risposta.
La RM segnala quanto segue:
Il tendine del sovraspinoso è marcatamente ispessito, ematoso e dismogeneo per tendinosi di grado elevato a cui si associa una piccola lesione parcellare nel suo tratto inserzionale.
Si associano marcate alterazioni subcondrali similcistiche nel tronchite merale in prossimità dell'inserzione del tendine del sovraspinoso stesso e del tendine del capolungo del bicipite come da osteite rerefacente reattiva.
Il tendine del sottoscapolare è ispessito per tendinopatia di grado lieve senza lesioni fibrillari.
Conservato il piccolo rotondo e il sottospinoso.
Abbondante versamento nella borsa subacromion-deltoidea che si estende anche al recesso articolare glenomerale.
Il tendine del capolungo del bicipite è regolarmente inserito nella doccia omerale omonima e presenta modesto versamento peritendineo come da lieve tenosinovite.
Modesta artrosi acromion claveare che determina una lieve compressione sulla giunzione mio tendinee del sovraspinoso.
Parziale distacco del labbro glenoideo anteriore.
Regolare l'articolazione glenomerale.
[#1]
Poichè non Le ha risposto nessuno in questa area, in attesa di eventuali risposte, provi a ripostare ANCHE in area ORTOPEDIA
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
Non so più a chi mi devo rivolgere.
Sono un collaboratore scolastico presso il ministero della pubblica istruzione, lavoro presso un istituto comprensivo che comprende scuola media, primaria e infanzia, la sede a me assegnata sarebbe la scuola media, sede del dirigente del comprensivo.
Nell'anno 2000 intervento al tunnel carpale e un dito a scatto.
2003 un altro tunnel carpale e un altro dito a scatto. Nel 2004 un ecografia ha evidenziato una tendinopatia bilaterale del CLB e a sinistra ispessimento edematoso della cuffia rotatori.
2005 intervento compressione nervo ulnare al gomito destro.
2008 eseguo RMN: Rachide cervicale: Abolizione della lordosi fisiologica cervicale. Mantenuto l'allineamento metamerico posteriore, Non lesioni focali dei metameri valutabili. Segni di evidente spondilouncoartrosi osteofitica diffusa. Discopatie multiple. Spazio C3-C4: minima artrosi intradiscale circonferenziale con più marcata protrusione di complesso artrosico disco-somatico S3 paramediana intraforaminale dx. Spazio C4-C5: non ernie ne protrusioni discali. Spazio C5-C6: marcata protrusione discale circonferenziale con prevalenza in sede ed paramediane di intraforaminale destra del disco e compresse artrosici vertebrali annessi determinano evidente impronta sulla faccia anteriore del sacco durale.
Rachide dorsale: Conservata la cifosi fisiologica dorsale. Mantenuto l'allineamento metamerico posteriore. Non lesioni focali nei metameri valutabili. Non ernie discali su tutto l'ambito. Normale ampiezza del canale midollare e normale segnale del midollo sul tutto l'ambito esaminato.
Rachide lombo-sacrale: Lieve iperlordosi lombare. Modesta orizzontalizzazione del sacro. Segni di spondiloartrosi con iniziale osteofitosi diffusa. Segni di artrosi interapofisaria diffusa. Spazio L5-S1: protrusione discale circonferenziale. Spazio L4-L5: evidenti protrusione circonferenziale; stenosi artrosica dei forami di coniugazione con maggiore evidenza a sinistra dove il disco entra contatto con la radice nervosa. Spazio L3-L4: non ernie protrusioni discali. La degenerazione discale si accompagna a fenomeni degenerativi intraspongiose delle limitanti somatiche contrapposte.
2008 eseguito elettromiografia: Peggioramento della conduzione distale sensitiva e motoria del n. mediano bilateralmente (già operata di s. del tunnel carpale bilateralmente). Rallentamento della conduzione del n. ulnare alla doccia epitrocleare sx, rallentamento di conduzione motoria e sensitiva del n. ulnare dx in tutti i tratti esaminati (già operato) Segni di sofferenza neurogena di livello radicolare al m. deltroide dx.
2009: intervento compressione nervo ulnare al gomito sinistro.
La commissione medica dell'AUSL mi riconosce un invalidità civile del 40%
Maggio 2012: infortunio sul lavoro
Dicembre 2012:
Artro RM spalla destra: In quadro di tendinosi di alto grado del sovraspinoso rottura inserzionale a tutto spessore e sviluppo intratendineo senza retrazione, ma con degenerazione fibroadiposa muscolare (grado II - III secondo Goutallier). Consegue comunicazione articolare e distensione liquida della borsa sottoacromiondeltoidea. Tendinosi del sottospinoso con irregolarità del margine articolare da slaminamento parziale; non retrazioni. Conservate le restanti componenti della cuffia dei rotatori. Tendine del capo lungo del bicipite in sede regolarmente inserito. Il labbro glenoideo anteroinferiore è smusso e ispessito. Regolare distensione della capsula articolare; recesso ascellare ampio. Artrosi acromionclaveare. Normali il trofismo osseo e i rapporti gleno-omerali.
Febbraio 2013: si consiglia intervento di riparazione artroscopico + tenotorio?? CLB
Febbraio 2013: RMN Ginocchio SN: Il menisco mediane presenta una piccola area iperintensa nel corno posteriore in sede centrale compatibile con meniscosi si II grado ma senza segni di fissurazione. Regolare il menisco laterale. Non lesioni a carico dei legamenti collaterali e dei crociati. Rotula di sede bassa ma in asse con spessore cartilagineo leggermente ridotto come da condropatia di grado lieve. Minimo versamento intrarticolare. Regolari le cartilgini articolare femorotibiali. Non evidenti cisti poplitee.
Per questo motivo mi si consigliano 3 infiltrazioni di GO-ON (eseguite 2 senza beneficio)
Credo di avere detto tutto.
Ripeto in aprile RMN cervicale, lombare e dorsale per rivalutazione.
Per tutto questo mi sono consultata privatamente con un medico del lavoro il quale mi ha suggerito di non sollevare più di 5kg (per la spalla) e non piegarmi con il ginocchio fino alla guarigione dello stesso.
Secondo me il giudizio del medico sembra un tantino misero in quanto mi ritrovo a dovere anche svuotare un armadio e anche se tolgo un carpettone alla volta la mia spalla non ce la fa, inoltre non riesco ad alzare il braccio e ancora meno a stenderlo più di tanto e questo anche senza necessariamente alzarlo, ad esempio mentre pulivo il coperchio di un wc essendo bagnato mi è scivolata la mano in avanti e quindi la spalla ha fatto un movimento che non doveva fare e ha scricchiolato, spero di non avere causato ulteriore danno. Con il ginocchio non riesco a rimanere più di 1 ora in piedi in quanto poi non fa male solo il ginocchio ma il dolore si espande in tutta la gamba. Non posso permettermi il lusso di spalare la neve come mi è capitato. Capisco che camminare fa bene per la schiena ma la mia situazione in generale non me lo permette. Ho effetuato tante fisioterapie, ginnastica, back school e più ce ne sono e più ne aggiungiamo la situazione è sempre la stessa.
Premetto che noi non abbiamo un impresa di pulizie e che quindi il tutto rimane sulle nostre spalle compreso centralino e fotocopie, abbiamo 10 plessi di cui uno è un polo scolastico su 2 piani e dove ci vorrebbe veramente una bicicletta per muoverci. Siamo sempre soggetti a frequesti spostamenti per sostituzioni delle colleghe assenti, ( qua si potrebbe aggiungere stress da lavoro correlato). La scuola non ha l''obbligo di avere un medico competente in quanto non esiste nessun rischio. Al momento non voglio chiedere la visita medica collegiale, le chiedo gentilmente suggerimenti e consigli per quelli che possano essere le mie mansioni e se secondo lei vale la pena per il mio problema essere sottoposta a visita medica collegiale nel nostro caso presso L’AUSL. La ringrazio in anticipo per la sua gentile risposta.
Sono un collaboratore scolastico presso il ministero della pubblica istruzione, lavoro presso un istituto comprensivo che comprende scuola media, primaria e infanzia, la sede a me assegnata sarebbe la scuola media, sede del dirigente del comprensivo.
Nell'anno 2000 intervento al tunnel carpale e un dito a scatto.
2003 un altro tunnel carpale e un altro dito a scatto. Nel 2004 un ecografia ha evidenziato una tendinopatia bilaterale del CLB e a sinistra ispessimento edematoso della cuffia rotatori.
2005 intervento compressione nervo ulnare al gomito destro.
2008 eseguo RMN: Rachide cervicale: Abolizione della lordosi fisiologica cervicale. Mantenuto l'allineamento metamerico posteriore, Non lesioni focali dei metameri valutabili. Segni di evidente spondilouncoartrosi osteofitica diffusa. Discopatie multiple. Spazio C3-C4: minima artrosi intradiscale circonferenziale con più marcata protrusione di complesso artrosico disco-somatico S3 paramediana intraforaminale dx. Spazio C4-C5: non ernie ne protrusioni discali. Spazio C5-C6: marcata protrusione discale circonferenziale con prevalenza in sede ed paramediane di intraforaminale destra del disco e compresse artrosici vertebrali annessi determinano evidente impronta sulla faccia anteriore del sacco durale.
Rachide dorsale: Conservata la cifosi fisiologica dorsale. Mantenuto l'allineamento metamerico posteriore. Non lesioni focali nei metameri valutabili. Non ernie discali su tutto l'ambito. Normale ampiezza del canale midollare e normale segnale del midollo sul tutto l'ambito esaminato.
Rachide lombo-sacrale: Lieve iperlordosi lombare. Modesta orizzontalizzazione del sacro. Segni di spondiloartrosi con iniziale osteofitosi diffusa. Segni di artrosi interapofisaria diffusa. Spazio L5-S1: protrusione discale circonferenziale. Spazio L4-L5: evidenti protrusione circonferenziale; stenosi artrosica dei forami di coniugazione con maggiore evidenza a sinistra dove il disco entra contatto con la radice nervosa. Spazio L3-L4: non ernie protrusioni discali. La degenerazione discale si accompagna a fenomeni degenerativi intraspongiose delle limitanti somatiche contrapposte.
2008 eseguito elettromiografia: Peggioramento della conduzione distale sensitiva e motoria del n. mediano bilateralmente (già operata di s. del tunnel carpale bilateralmente). Rallentamento della conduzione del n. ulnare alla doccia epitrocleare sx, rallentamento di conduzione motoria e sensitiva del n. ulnare dx in tutti i tratti esaminati (già operato) Segni di sofferenza neurogena di livello radicolare al m. deltroide dx.
2009: intervento compressione nervo ulnare al gomito sinistro.
La commissione medica dell'AUSL mi riconosce un invalidità civile del 40%
Maggio 2012: infortunio sul lavoro
Dicembre 2012:
Artro RM spalla destra: In quadro di tendinosi di alto grado del sovraspinoso rottura inserzionale a tutto spessore e sviluppo intratendineo senza retrazione, ma con degenerazione fibroadiposa muscolare (grado II - III secondo Goutallier). Consegue comunicazione articolare e distensione liquida della borsa sottoacromiondeltoidea. Tendinosi del sottospinoso con irregolarità del margine articolare da slaminamento parziale; non retrazioni. Conservate le restanti componenti della cuffia dei rotatori. Tendine del capo lungo del bicipite in sede regolarmente inserito. Il labbro glenoideo anteroinferiore è smusso e ispessito. Regolare distensione della capsula articolare; recesso ascellare ampio. Artrosi acromionclaveare. Normali il trofismo osseo e i rapporti gleno-omerali.
Febbraio 2013: si consiglia intervento di riparazione artroscopico + tenotorio?? CLB
Febbraio 2013: RMN Ginocchio SN: Il menisco mediane presenta una piccola area iperintensa nel corno posteriore in sede centrale compatibile con meniscosi si II grado ma senza segni di fissurazione. Regolare il menisco laterale. Non lesioni a carico dei legamenti collaterali e dei crociati. Rotula di sede bassa ma in asse con spessore cartilagineo leggermente ridotto come da condropatia di grado lieve. Minimo versamento intrarticolare. Regolari le cartilgini articolare femorotibiali. Non evidenti cisti poplitee.
Per questo motivo mi si consigliano 3 infiltrazioni di GO-ON (eseguite 2 senza beneficio)
Credo di avere detto tutto.
Ripeto in aprile RMN cervicale, lombare e dorsale per rivalutazione.
Per tutto questo mi sono consultata privatamente con un medico del lavoro il quale mi ha suggerito di non sollevare più di 5kg (per la spalla) e non piegarmi con il ginocchio fino alla guarigione dello stesso.
Secondo me il giudizio del medico sembra un tantino misero in quanto mi ritrovo a dovere anche svuotare un armadio e anche se tolgo un carpettone alla volta la mia spalla non ce la fa, inoltre non riesco ad alzare il braccio e ancora meno a stenderlo più di tanto e questo anche senza necessariamente alzarlo, ad esempio mentre pulivo il coperchio di un wc essendo bagnato mi è scivolata la mano in avanti e quindi la spalla ha fatto un movimento che non doveva fare e ha scricchiolato, spero di non avere causato ulteriore danno. Con il ginocchio non riesco a rimanere più di 1 ora in piedi in quanto poi non fa male solo il ginocchio ma il dolore si espande in tutta la gamba. Non posso permettermi il lusso di spalare la neve come mi è capitato. Capisco che camminare fa bene per la schiena ma la mia situazione in generale non me lo permette. Ho effetuato tante fisioterapie, ginnastica, back school e più ce ne sono e più ne aggiungiamo la situazione è sempre la stessa.
Premetto che noi non abbiamo un impresa di pulizie e che quindi il tutto rimane sulle nostre spalle compreso centralino e fotocopie, abbiamo 10 plessi di cui uno è un polo scolastico su 2 piani e dove ci vorrebbe veramente una bicicletta per muoverci. Siamo sempre soggetti a frequesti spostamenti per sostituzioni delle colleghe assenti, ( qua si potrebbe aggiungere stress da lavoro correlato). La scuola non ha l''obbligo di avere un medico competente in quanto non esiste nessun rischio. Al momento non voglio chiedere la visita medica collegiale, le chiedo gentilmente suggerimenti e consigli per quelli che possano essere le mie mansioni e se secondo lei vale la pena per il mio problema essere sottoposta a visita medica collegiale nel nostro caso presso L’AUSL. La ringrazio in anticipo per la sua gentile risposta.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.3k visite dal 30/10/2012.
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