Miocardite ipertrofica e sport
Salve, sono un uomo di 30 anni, fino ad ottobre ho praticato svariati sport (alpinismo, mtb, corsa in montagna, palestra) sia per svago che per lavoro, a seguito di un malessere ho effettuato alcuni controlli e il risultato è stata una diagnosi di cardiomiopatia ipertofica ostruttiva settale di probabile origine genetica, il mio cardiologo mi ha prescritto una cura a base di betabloccanti ( 2 pastiglie al giorno da 5 mg di cardicor) e mi ha proibito l'agonismo sportivo, ma non è stato chiaro su quali sono i limiti specifici della mia patologia. Vorrei sapere quali attività sportive posso continuare a praticare e con quale intensità, sinceramente rinunciare a tutto mi sarebbe impossibile, vivrei davvero male. Vi ringrazio per il tempo che mi dedicherete, buona giornata.
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La diagnosi di miocardiopatia ipertrofica ostruttiva (sarebbe importante sapere che gradiente intraventricolare le abbiano trovato all'ecografia cardiaca ed il valori degli spessori della parete ventricolare) ) e' una patologia seria e spesso e' molto difficile distinguere una patologia come questa ed una ipertrofia correlata all'intensissima attivita' fisica che lei ha praticato in questi anni.
Di solito la miocardiopatia ipertrofica (sia ostruttiva che non ostruttiva) ha una familiarita', per cui sarebbe importante sapere se nella sua famiglia ci siano stati casi di morte improvvisa.
In realta' in casi come quelli che riferisce lei la diagnosi diffrerenziale tra le due forme (miocardiopatia ipertrofica od ipertrofia da sovrallenamento) puo' essere posta con certezza solo con la biopsia endomiocardica.
Dal punto di vista terapeutico si impiegano beta bloccanti purche' a dosaggio pieno (alcune scuole come quella di McKenna impiegano anche elevati dosaggi di verapamile).
E' indispensabile l'astensione dagli sforzi fisici prolungati o repentini.
Cordialmente
cecchini
www.cecchinicuore.org
Di solito la miocardiopatia ipertrofica (sia ostruttiva che non ostruttiva) ha una familiarita', per cui sarebbe importante sapere se nella sua famiglia ci siano stati casi di morte improvvisa.
In realta' in casi come quelli che riferisce lei la diagnosi diffrerenziale tra le due forme (miocardiopatia ipertrofica od ipertrofia da sovrallenamento) puo' essere posta con certezza solo con la biopsia endomiocardica.
Dal punto di vista terapeutico si impiegano beta bloccanti purche' a dosaggio pieno (alcune scuole come quella di McKenna impiegano anche elevati dosaggi di verapamile).
E' indispensabile l'astensione dagli sforzi fisici prolungati o repentini.
Cordialmente
cecchini
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 10/07/2012.
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