Bandelletta ileotibiale

Buongiorno. Io sono un triathleta. A gennaio dopo una seduta di corsa "lunga" (15 km, parliamo di un'ora e 15) fatta la mattina, alla sera inizio ad accusare un grandissimo dolore alla zona esterna del ginocchio. Dato che ho avuto lo stesso problema all'altro ginocchio l'anno scorso so che per far passare questo tipo di dolore è necessario molto riposo. Morale aspetto un paio di mesi prima di riniziare a correre e puntualmente, prima corsa, ritorno del dolore. E' un dolore intenso che non mi permette di camminare in modo corretto e nemmeno di fare le scale. aspetto ancora, riprovo ma niente. Si decide per un ciclo di tecar, dato che le diagnosi era sindrome della banderella ileotibiale (data da un ortopedico ovviamente dopo una visita, inclusa risonanza). Non porta a nessun risultato al che si decide di verificare nuovamente lo stato del ginocchio con una eco e il risultato è stato: "L'esame ecografico ha evidenziato l'inserzione distale della banderella ileo-tibiale di sx sul tubercolo di giardyn ipoecogena ed ispessita con area anecogena sottostante come da distenzione della bosra. Quadro compatibile con tendinopatia inserzionale e borsite dalla banderella ileotibiale di sx. Si consiglia ciclo di 10 sedute laser ND-Yag." Ecografia e prescrizione effettuata dal fisiatra. Faccio il ciclo di yag. Seguo il riposo per filo e per segno e ripendo a correre piano piano. Niente. Siamo a meta giugno, la stagione è andata a farsi benedire ma questa è la meno. Io ho questo problema che non riesco a togliere con niente, non si sa più cosa fare. L'infiltrazione risolverebbe il dolore ma non il problema di fondo che evidentemente non si sa cos'è. Ho cambiato scarpe, facendo una opportune prove computerizzate per vedere quali scarpe erano più adatte a me (mid-pronation). Io non so più che fare. Mi torna anche camminando ed è davvero insopportabile. Sono più di 5 mesi e non credo proprio che alla mia età sia una cosa normale. Vi ringrazio. Cordiali Saluti
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Dr. Marco Fogli Medico dello sport 41 2
Le indagini eseguite sono corrette e il percorso fisioterapico ineccepibile

Nelle infiammazioni della bendelletta ileo tibiale. oltre al trattamento locale con FKterapia e/o eventuale
farmacoterapia,vi è in effetti l'indicazione dello studio al corretto appoggio plantare, previo controllo posturale e trattamento RPG (riabilitazione posturale globale). Se dopo tali metodiche correttamente eseguite non vi è risultato:
a) congruo riposo dalla corsa( almeno 30 giorni)
b) liberare gli attacchi fissi della bicicletta (piede libero) per un periodo similare
c) escludere un interessamento della cartilagine Femoro rotulea laterale ed in tal caso intervenire con infiltrazioni articolari di ac ialuronico
d) evitare la calciata a rana nel nuoto (sempre per 30 giorni)
e) durante i 30 giorni eseguite Fisoterapia mirata e fans (antinfiammatori non steroidei) in sede locale
anche tramite mesoterapia

prima di riprendere il carico allenante ripetere ecografia mirata sia in statica sia in dinamica della sede interessata (studio ecografico della Bendelletta ileo tibiale con flesso estensione del ginocchio e studio del margine femoro rotuleo laterale con sublussazione manuale di rotula)

Un saluto
Dr Marco Fogli

Dr. Marco Fogli

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Attivo dal 2012 al 2019
Ex utente
Grazie dottore. Lei pensa che anche l'utilizzo di plantari veri e propri possa giovare alla mia situazione? Nel senso che prima faccio il controllo posturale e RPG e poi faccio i plantari? Mi dia pur tutte le indicazioni che ritiene necessarie. Secondo lei quindi posso continuare gli allenamenti di bici e nuoto senza problemi con gli unici accorgimenti di rana e degli attacchi? Grazie e scusi se la disturbo di nuovo ma proprio questo problema mi da molta noia
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Dr. Marco Fogli Medico dello sport 41 2
Bisogna dare il tempo necessario all'organismo di riequlibrare le problematiche.
Se la diagnosi corretta è un interessamento della bendelletta ileo tibiale la sequenza corretta è di eseguire un congruo periodo di riposo.
Prima fare Trattamento manuale della postura ed RPG poi fare i plantari
evitare i carichi di lavoro che determinino la infiammazione della sede laetrale del ginocchio poi prima di riprendere i carichi allenanti completi rivedere il quadro clinico ecografico del problema..

un saluto