Agitazione dopo allenamento
Salve volevo un parere su ciò che mi è successo nella giornata di ieri dopo un'uscita con la bici da corsa. Premetto che nel fine settimana quando più e quando meno mi allena sempre in bici e fra settimana faccio un po di palestra per rinforzare la muscolatura della parte superiore. Ieri mattina esco con la bici da corsa e dopo aver fatto circa 50 km con un dislivello di 500 mt. rientro a casa e come sempre prima della doccia faccio stretching...dopo la doccia vado a mangiare dopodichè mi metto di relax sul letto...ma tutto era fuorche relax...ho comiciato a sentire il battito cardiaco molto accelerato seguito da smania alle gambe e agitazione che poi è andato man mano ad affievolirsi in tarda serata. Per fortuna non mi succede sempre ma ogni tanto si...da cosa può dipendere??? Se può essere d'aiuto sono un tipo molto ansioso ma non faccio nessun tipo di cura farmacologica.
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Gentile Utente,
una delle ipotesi che potremmo fare da qui -pur con i limiti di un consulto on line- è proprio quella di una crisi d'ansia.
L’ansia è una reazione di paura di fronte a un evento che normalmente non viene considerato spaventoso. La persona che la sperimenta non è in grado di spiegarselo e la ritiene ingiustificata o perlomeno eccessiva e indesiderata. Questo però solo apparentemente. In realtà la persona che vive un evento innocuo come molto pericoloso e tale da giustificare la reazione di paura vede in pericolo il raggiungimento di alcuni scopi importanti. L’ansia allora non è immotivata e senza senso, ma è causata da precise valutazioni, pur se esagerate e assolute, che trasformano qualcosa di apparentemente innocuo per la maggior parte delle persone in un evento oltremodo pericoloso per il soggetto.
Pertanto il risultato è che si attiva lo stesso meccanismo che si attiverebbe se fossimo in una giungla: il sangue viene dirottato verso i muscoli, tachicardia e tachipnea, pallore, blocco della digestione, ecc…
per poter attaccare o fuggire di fronte al pericolo.
Tuttavia, io Le suggerisco di domandare prima al Suo medico di base se sia opportuno fare degli accertamenti e, una volta fatto tutto e se il riscontro sarà negativo, provare a capire con l'aiuto di uno psicologo se davvero si tratta di ansia e, se le cose stanno davvero così, lavorare per apprendere le migliori strategie di gestione di questi momenti.
"Se può essere d'aiuto sono un tipo molto ansioso ma non faccio nessun tipo di cura farmacologica. "
Le era stata prescritta in passato una terapia farmacologica?
una delle ipotesi che potremmo fare da qui -pur con i limiti di un consulto on line- è proprio quella di una crisi d'ansia.
L’ansia è una reazione di paura di fronte a un evento che normalmente non viene considerato spaventoso. La persona che la sperimenta non è in grado di spiegarselo e la ritiene ingiustificata o perlomeno eccessiva e indesiderata. Questo però solo apparentemente. In realtà la persona che vive un evento innocuo come molto pericoloso e tale da giustificare la reazione di paura vede in pericolo il raggiungimento di alcuni scopi importanti. L’ansia allora non è immotivata e senza senso, ma è causata da precise valutazioni, pur se esagerate e assolute, che trasformano qualcosa di apparentemente innocuo per la maggior parte delle persone in un evento oltremodo pericoloso per il soggetto.
Pertanto il risultato è che si attiva lo stesso meccanismo che si attiverebbe se fossimo in una giungla: il sangue viene dirottato verso i muscoli, tachicardia e tachipnea, pallore, blocco della digestione, ecc…
per poter attaccare o fuggire di fronte al pericolo.
Tuttavia, io Le suggerisco di domandare prima al Suo medico di base se sia opportuno fare degli accertamenti e, una volta fatto tutto e se il riscontro sarà negativo, provare a capire con l'aiuto di uno psicologo se davvero si tratta di ansia e, se le cose stanno davvero così, lavorare per apprendere le migliori strategie di gestione di questi momenti.
"Se può essere d'aiuto sono un tipo molto ansioso ma non faccio nessun tipo di cura farmacologica. "
Le era stata prescritta in passato una terapia farmacologica?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 13.3k visite dal 10/04/2012.
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