Frattura malleolo peroneale
Buona sera, ho 46 anni e pratico sport amatoriale con costanza (bici, calcio a 5 e pallavolo). Il 17/10/11 ho riportato la frattura parzialmente scomposta del malleolo peroneale dx. Osteosintesi con placca e viti il 21/10, gesso per 32 giorni.
Dopo rimozione la frattura risultava guarita, consigliata fisioterapia e graduale ripresa attività. Ad oggi cammino normalmente, ho ripreso la bici e, molto gradatamente anche moderata corsa. Non ho quasi più dolore, l'apertura della caviglia è recuperata all'80% ma il problema è che la stessa è ancora piuttosto gonfia, il che impedisce anche meccanicamente di recuperare il restante movimento, oltre che il gesto sportivo. Ho seguito consigli di fisio apllicando con costanza argilla ventilata, bagni di contrasto e chinesiterapia, ma con scarsi risultati. Chiedo se è una condizione che si può considerare "normale" considerato il tempo trascorso (4 mesi da infortunio, 2,5 mesi da rimozione gesso), se il gonfiore può essere causato dalla placca inserita, ed inoltre se in linea generale la rimozione della placca stessa è auspicabile. Ringrazio sin d'ora.
Dopo rimozione la frattura risultava guarita, consigliata fisioterapia e graduale ripresa attività. Ad oggi cammino normalmente, ho ripreso la bici e, molto gradatamente anche moderata corsa. Non ho quasi più dolore, l'apertura della caviglia è recuperata all'80% ma il problema è che la stessa è ancora piuttosto gonfia, il che impedisce anche meccanicamente di recuperare il restante movimento, oltre che il gesto sportivo. Ho seguito consigli di fisio apllicando con costanza argilla ventilata, bagni di contrasto e chinesiterapia, ma con scarsi risultati. Chiedo se è una condizione che si può considerare "normale" considerato il tempo trascorso (4 mesi da infortunio, 2,5 mesi da rimozione gesso), se il gonfiore può essere causato dalla placca inserita, ed inoltre se in linea generale la rimozione della placca stessa è auspicabile. Ringrazio sin d'ora.
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Prima di tutto occorre dire che è impossibile stabilire se qualcosa è normale o no senza averLa visitata.
Spesso il gonfiore è normale perché è il risultato del trauma di partenza, del trauma dell'intervento, della immobilizzazione; tutti questi elementi in varia misura e variamente associati fra loro possono aver danneggiato anche altre strutture (vascolari, linfatiche, ecc) e determinare così il persistere del gonfiore. Può essere anche che il trauma sia avvenuto su una alterazione del circolo che non si era ancora manifestata e che quindi sia quest'ultima la principale causa. Bisogna valutare anche se è vero che sia il gonfiore a limitare il movimento, o se questa non sia una sensazione.
La placca può aumentare lievissimamente il profilo nella sede dove è impiantata (se è molto magro) ma non determinare un aumento di volume dell'intera caviglia.
Per la rimozione della placca in genere la si fa dopo non meno di un anno e mezzo dal suo impianto, a meno che non vi siano problemi locali (intolleranza, mobilizzazione, rottura, infezione, ecc), e spesso si finisce per lasciarla in sede. Non si aspetti comunque che la rimozione della placca consenta un migliore movimento o la scomparsa del gonfiore.
E' quindi indispensabile che consulti gli ortopedici che L'hanno seguita per concordare con loro eventuali accertamenti.
Cordiali saluti
Spesso il gonfiore è normale perché è il risultato del trauma di partenza, del trauma dell'intervento, della immobilizzazione; tutti questi elementi in varia misura e variamente associati fra loro possono aver danneggiato anche altre strutture (vascolari, linfatiche, ecc) e determinare così il persistere del gonfiore. Può essere anche che il trauma sia avvenuto su una alterazione del circolo che non si era ancora manifestata e che quindi sia quest'ultima la principale causa. Bisogna valutare anche se è vero che sia il gonfiore a limitare il movimento, o se questa non sia una sensazione.
La placca può aumentare lievissimamente il profilo nella sede dove è impiantata (se è molto magro) ma non determinare un aumento di volume dell'intera caviglia.
Per la rimozione della placca in genere la si fa dopo non meno di un anno e mezzo dal suo impianto, a meno che non vi siano problemi locali (intolleranza, mobilizzazione, rottura, infezione, ecc), e spesso si finisce per lasciarla in sede. Non si aspetti comunque che la rimozione della placca consenta un migliore movimento o la scomparsa del gonfiore.
E' quindi indispensabile che consulti gli ortopedici che L'hanno seguita per concordare con loro eventuali accertamenti.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la cortese risposta. Comprendo bene che sia sempre difficile formulare diagnosi o anche solo dare consigli senza una visita e degli esami specifici.
Mi chiedevo se, sotto il profilo del decorso post-traumatico, il fatto che la caviglia si presenti ancora piuttosto gonfia a distanza dei periodi che le ho indicato, rappresenti una eventualità ricorrente in casi analoghi oppure possa essere considerata una "anomalia". Grazie ancora per l'attenzione.
Mi chiedevo se, sotto il profilo del decorso post-traumatico, il fatto che la caviglia si presenti ancora piuttosto gonfia a distanza dei periodi che le ho indicato, rappresenti una eventualità ricorrente in casi analoghi oppure possa essere considerata una "anomalia". Grazie ancora per l'attenzione.
[#3]
Forse non mi sono spiegato bene: non posso sapere se NEL SUO CASO sia normale o no, ma Le ho detto "Spesso il gonfiore è normale".
Non ho elementi in più rispetto a ieri per modificare la risposta, del resto non penso che Lei riterrebbe affidabile una risposta diversa.
Mi sembra più utile il parere dei Suoi ortopedici DOPO che L'avranno visitata.
Cordiali saluti
Non ho elementi in più rispetto a ieri per modificare la risposta, del resto non penso che Lei riterrebbe affidabile una risposta diversa.
Mi sembra più utile il parere dei Suoi ortopedici DOPO che L'avranno visitata.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.8k visite dal 09/02/2012.
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