Sindrome del piriforme?
Buongiorno, sono un ragazzo di 20 anni che ha sempre praticato sport a livello agonistico; scrivo per avere un consulto riguardo ad un disturbo muscolare che persiste da vario tempo.
Sintetizzo la storia del mio infortunio: durante un allenamento a inizio Giugno 11, ho continuato ad allenarmi nonostante avessi avvertito un affaticamento nella parte posteriore della coscia sx e poi ho sentito uno 'strappetto' nella zona del tendine distale del semimembranoso.
A seguito ho effettuato un ecografia che ha evidenziato blanda peritendinite del somimembranoso ed entesopatia calcifica di minimo grado in corrispondenza del tendine prox del bicipite femorale. Il referto della visita fisiatrica è invece stato di una contattura degli ischiocrurali, avevo dolore sia alla inserzione prox che distale degli stessi; mi è stata prescritta della tecarterapia che ho effettuato (il tecnico che la eseguiva mi ha parlato della s. del piriforme, ma non gli avevo dato molto importanza a suo tempo).
Purtroppo gli impegni sportivi hanno ristretto al minimo il riposo e così mi sono ritrovato a inizio Luglio con una gonalgia persistente e a seguito di RM al ginocchio (che evidenziava un referto quasi da distorsione che in realtà non c'è mai stata), l'ortopedico mi ha prescritto laser terapia e potenziamento della mm della coscia per ovviare alla lassità legamentosa che aveva evidenziato.
In tutto ciò mi continuava a dar fastidio anche la muscolatura del gluteo (piriforme?) anche se gli davo meno importanza rispetto al ginocchio.
Sparita la gonalgia ho terminato la stagione (fino ad ottobre) seppur sentissi il ginocchio più debole del normale e continuasse il fastidio al gluteo.
Dopo il riposo natalizio (3 settimane) ho riniziato gli allenamenti e ho ripreso le sessioni di potenziamento della muscolatura degli arti inferiori, ma ancora ad oggi persiste tale dolore al gluteo.
Mi sono allora informato riguardo alla sindrome piriforme e mi sembra proprio che il mio fastidio sia localizzato su questo muscoletto. Tutt'ora sento il muscolo indurito e passando il gluteo sopra una palla da tennis si sente un rumore abbastanza forte. Ad oggi la coscia sinistra è più debole di quello che era prima di questo problema e si affatica più facilmente anche correndo.
Possibile che si tratti di sindrome del piriforme? Possibile che ciò abbia provocato i vari fastidi che ho avuto? Possibile che nessuno dei medici che ho frequentato se ne sia accorto? (Ho anche fatto una visita da un fisioterapista) Nel caso sapreste indicarmi uno specialista per eventuale visita?
Grazie,
Cordiali Saluti
Sintetizzo la storia del mio infortunio: durante un allenamento a inizio Giugno 11, ho continuato ad allenarmi nonostante avessi avvertito un affaticamento nella parte posteriore della coscia sx e poi ho sentito uno 'strappetto' nella zona del tendine distale del semimembranoso.
A seguito ho effettuato un ecografia che ha evidenziato blanda peritendinite del somimembranoso ed entesopatia calcifica di minimo grado in corrispondenza del tendine prox del bicipite femorale. Il referto della visita fisiatrica è invece stato di una contattura degli ischiocrurali, avevo dolore sia alla inserzione prox che distale degli stessi; mi è stata prescritta della tecarterapia che ho effettuato (il tecnico che la eseguiva mi ha parlato della s. del piriforme, ma non gli avevo dato molto importanza a suo tempo).
Purtroppo gli impegni sportivi hanno ristretto al minimo il riposo e così mi sono ritrovato a inizio Luglio con una gonalgia persistente e a seguito di RM al ginocchio (che evidenziava un referto quasi da distorsione che in realtà non c'è mai stata), l'ortopedico mi ha prescritto laser terapia e potenziamento della mm della coscia per ovviare alla lassità legamentosa che aveva evidenziato.
In tutto ciò mi continuava a dar fastidio anche la muscolatura del gluteo (piriforme?) anche se gli davo meno importanza rispetto al ginocchio.
Sparita la gonalgia ho terminato la stagione (fino ad ottobre) seppur sentissi il ginocchio più debole del normale e continuasse il fastidio al gluteo.
Dopo il riposo natalizio (3 settimane) ho riniziato gli allenamenti e ho ripreso le sessioni di potenziamento della muscolatura degli arti inferiori, ma ancora ad oggi persiste tale dolore al gluteo.
Mi sono allora informato riguardo alla sindrome piriforme e mi sembra proprio che il mio fastidio sia localizzato su questo muscoletto. Tutt'ora sento il muscolo indurito e passando il gluteo sopra una palla da tennis si sente un rumore abbastanza forte. Ad oggi la coscia sinistra è più debole di quello che era prima di questo problema e si affatica più facilmente anche correndo.
Possibile che si tratti di sindrome del piriforme? Possibile che ciò abbia provocato i vari fastidi che ho avuto? Possibile che nessuno dei medici che ho frequentato se ne sia accorto? (Ho anche fatto una visita da un fisioterapista) Nel caso sapreste indicarmi uno specialista per eventuale visita?
Grazie,
Cordiali Saluti
[#1]
1- Non è possibile a distanza dare indicazioni diagnostiche e/o terapeutiche
2- Non credo che un fisioterapista possa effettuare una visita e fare una diagnosi
3- Per un atleta lo specialista più adatto è lo specialista in Medicina dello Sport
Le varie patologie accusate potrebbero poi avere una causa comune: una alterazione posturale. Tale situazione deve essere esaminata in modo accurato per intervenire con le adatte terapie.
2- Non credo che un fisioterapista possa effettuare una visita e fare una diagnosi
3- Per un atleta lo specialista più adatto è lo specialista in Medicina dello Sport
Le varie patologie accusate potrebbero poi avere una causa comune: una alterazione posturale. Tale situazione deve essere esaminata in modo accurato per intervenire con le adatte terapie.
Dottor Sergio Lupo
Specialista in Medicina dello Sport
www.sportmedicina.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.3k visite dal 07/02/2012.
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