Stiramento, distrazione o strappo?
Salve. Ho 19 anni e sono 172 cm x 72 kg. Gioco a calcio da quando avevo 6 anni.
Dal 3 al 22 novembre sono stato fermo per problemi alla schiena. La ripresa dell'attività non è stata fatta in maniera graduale. Il 2 dicembre a fine allenamento ho avvertito un indurimento nella parte alta della coscia, nella zona dove si sormontano retto femorale, muscolo pettineo e dell'aduttore. Il 4 dicembre ho fatto la partita, peggiorando la situazione. Cercando di stringere i denti ho fatto quasi tutta la partita al termine della quale faticavo a camminare (muscolo pesantissimo che tirava parecchio). Ho osservato 9 giorni di riposo di cui 5 passati a fare terapie alternati di laser, ultrasuoni e tens. Anche in questo caso il rientro non è stato fatto in maniera graduale. Mi sono allenato il 18 e 20 (facendo attenzione) e il 22 ho fatto tutta la partita senza avvertire alcun dolore. A capodanno sono stato in vacanza e il 4 gennaio ho dovuto mettere l'apparecchio che mi ha costretto a stare fermo ancora, circa 10 gg. Il 9 gennaio in allenamento ancora quel dolore di fitta, indurimento, che mi è passato nell'arco di 2-3 giorni di riposo. Il 15 altra partita senza alcun dolore. Durante i 3 allenamenti canonici della settimana scorsa (17,19,20 gennaio) sentivo che il muscolo non era sciolto come quello della gamba dx. Avevo sensazioni che tirasse in quel punto preciso, quasi pizzicasse. Domenica scorsa ho fatto l'ennesima partita al fine della quale ho sentito un'altra fitta facendo un passaggio col pallone. Così ho deciso di fermarmi seriamente e martedì mi sono sottoposto a ecografia. L'esito: "in sede clinicamente dolente a livello della coscia sinistra, nel contesto del muscolo retto femorale, è apprezzabile, su area di poco inferiore a 4 cm di diametro, aspetto diffusamente disomogeneo del parenchima muscolare sotto forma di irregolari aree ecogene frammiste a sottili bande anecogene, come per esiti di lacerazione parziale del muscolo: utile valutazione clinica-specialistica"
Premetto che l'anno scorso giocavo in serie D, mi allenavo sempre alle 14.30, mai avuto un infortunio, regolarità e costanza negli allenamenti, ottima forma fisica. Per problemi personali quest'anno sono dovuto scendere di parecchie categorie, mi alleno sempre alle 20, clima molto freddo in questo periodo, lo staff non è professionale come quello dell'anno scorso, le strutture scarseggiano, non mi sono mai sentito al top della forma quest'anno e a inizio stagione ho saltato il primo mese di preparazione per un infortunio. Ho fatto solo settembre-ottobre come mesi pieni di allenamento. Il resto ve l'ho raccontato. Se sto in piedi fermo e sollevo e abbasso velocemente la gamba sx senza toccare per terra, il punto mi pizzica quando la gamba si alza.
Sono fermo da una settimana. Come devo comportarmi? Quali cure vanno effettuate nel mio caso? Quanto il periodo di stop? E' utile altra ecografia prima della ripresa delle attività? Nel mio caso: stiramento, distrazione o strappo? Grazie
Dal 3 al 22 novembre sono stato fermo per problemi alla schiena. La ripresa dell'attività non è stata fatta in maniera graduale. Il 2 dicembre a fine allenamento ho avvertito un indurimento nella parte alta della coscia, nella zona dove si sormontano retto femorale, muscolo pettineo e dell'aduttore. Il 4 dicembre ho fatto la partita, peggiorando la situazione. Cercando di stringere i denti ho fatto quasi tutta la partita al termine della quale faticavo a camminare (muscolo pesantissimo che tirava parecchio). Ho osservato 9 giorni di riposo di cui 5 passati a fare terapie alternati di laser, ultrasuoni e tens. Anche in questo caso il rientro non è stato fatto in maniera graduale. Mi sono allenato il 18 e 20 (facendo attenzione) e il 22 ho fatto tutta la partita senza avvertire alcun dolore. A capodanno sono stato in vacanza e il 4 gennaio ho dovuto mettere l'apparecchio che mi ha costretto a stare fermo ancora, circa 10 gg. Il 9 gennaio in allenamento ancora quel dolore di fitta, indurimento, che mi è passato nell'arco di 2-3 giorni di riposo. Il 15 altra partita senza alcun dolore. Durante i 3 allenamenti canonici della settimana scorsa (17,19,20 gennaio) sentivo che il muscolo non era sciolto come quello della gamba dx. Avevo sensazioni che tirasse in quel punto preciso, quasi pizzicasse. Domenica scorsa ho fatto l'ennesima partita al fine della quale ho sentito un'altra fitta facendo un passaggio col pallone. Così ho deciso di fermarmi seriamente e martedì mi sono sottoposto a ecografia. L'esito: "in sede clinicamente dolente a livello della coscia sinistra, nel contesto del muscolo retto femorale, è apprezzabile, su area di poco inferiore a 4 cm di diametro, aspetto diffusamente disomogeneo del parenchima muscolare sotto forma di irregolari aree ecogene frammiste a sottili bande anecogene, come per esiti di lacerazione parziale del muscolo: utile valutazione clinica-specialistica"
Premetto che l'anno scorso giocavo in serie D, mi allenavo sempre alle 14.30, mai avuto un infortunio, regolarità e costanza negli allenamenti, ottima forma fisica. Per problemi personali quest'anno sono dovuto scendere di parecchie categorie, mi alleno sempre alle 20, clima molto freddo in questo periodo, lo staff non è professionale come quello dell'anno scorso, le strutture scarseggiano, non mi sono mai sentito al top della forma quest'anno e a inizio stagione ho saltato il primo mese di preparazione per un infortunio. Ho fatto solo settembre-ottobre come mesi pieni di allenamento. Il resto ve l'ho raccontato. Se sto in piedi fermo e sollevo e abbasso velocemente la gamba sx senza toccare per terra, il punto mi pizzica quando la gamba si alza.
Sono fermo da una settimana. Come devo comportarmi? Quali cure vanno effettuate nel mio caso? Quanto il periodo di stop? E' utile altra ecografia prima della ripresa delle attività? Nel mio caso: stiramento, distrazione o strappo? Grazie
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Da quanto riferisce e da ciò che si evince dal referto dell'esame ecografico lei ha subito una lesione muscolare di grado elevato al muscolo retto femorale con delle recidive. Deve innanzitutto osservare riposo da qualsiasi attività per almeno un paio di settimane. Può naturalmente, nel contempo, eseguire delle terapie fisiche che possano favorire il riassorbimento dell'edema e delle soffusioni di verosimile natura siero-ematica. Su tutte la Diatermia resistiva e capacitiva.
Successivamente esegua un esame clinico specialistico ed una eventuale controllo ecografico. Per esperienza le consiglio di avere pazienza e di non affrettare il recupero. Tale tipo di trauma è subdolo: le ricadute sono in agguato quando calcia forte e quando scatta. Attenda almeno una quarantina di giorni.
Saluti
Successivamente esegua un esame clinico specialistico ed una eventuale controllo ecografico. Per esperienza le consiglio di avere pazienza e di non affrettare il recupero. Tale tipo di trauma è subdolo: le ricadute sono in agguato quando calcia forte e quando scatta. Attenda almeno una quarantina di giorni.
Saluti
dr Pasquale Bergamo
[#2]
Utente
Grazie per la sua risposta. Martedì mi sono fatto vedere da un fisioterapista e subito dopo la visita ho fatto una seduta di tecar terapia in modalità capacitiva. Poi ne ho fatta un'altra (da solo) mercoledì. Domani, mercoledì e venerdì ne farò altre 3 per un totale di 5 sedute. Venerdì inoltre il fisioterapista mi rincotrollerà.
Sono fermo dal 23 gennaio. Fino a venerdì 10 febbraio (giorno in cui avrò la seconda visita di controllo) saranno 19 giorni che sono fermo.
Quando potrò almeno ricominciare a correre?
Siccome quando sento che la gente si strappa (che mi pare di aver capito che è quello che è successo a me) sente un dolore parecchio forte e il dolore continua per giorni, come mai io ho potuto continuare ad allenarmi sentendo solo un piccolo fastidio?
Grazie
Sono fermo dal 23 gennaio. Fino a venerdì 10 febbraio (giorno in cui avrò la seconda visita di controllo) saranno 19 giorni che sono fermo.
Quando potrò almeno ricominciare a correre?
Siccome quando sento che la gente si strappa (che mi pare di aver capito che è quello che è successo a me) sente un dolore parecchio forte e il dolore continua per giorni, come mai io ho potuto continuare ad allenarmi sentendo solo un piccolo fastidio?
Grazie
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Le avevo già scritto che tale tipo di trauma è subdolo. Le lesioni sul muscolo retto femorale dopo qualche giorno di riposo permettono di non avvertire dolore salvo poi riservare ricadute quando si prova a forzare.
Deve avere pazienza e attendere che avvenga una adeguata cicatrizzazione della complessa lesione di cui è affetto, prima di riprendere a correre (almeno 4 settimane da ora). La terapia che sta eseguendo è quella che le avevo consigliato. Questi sono i miei suggerimenti compreso quello di farsi visitare da uno specialista Fisiatra.
Saluti
Deve avere pazienza e attendere che avvenga una adeguata cicatrizzazione della complessa lesione di cui è affetto, prima di riprendere a correre (almeno 4 settimane da ora). La terapia che sta eseguendo è quella che le avevo consigliato. Questi sono i miei suggerimenti compreso quello di farsi visitare da uno specialista Fisiatra.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.3k visite dal 30/01/2012.
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