Cali di zuccheri e svenimenti
Ho 48 anni, peso 65 kg. per un'altezza di 1.72, seguo una dieta equilibrata ed ho una condotta di vita regolare.
Pratico il podismo su strada da oltre 20 anni ed in allenamento copro distanze tra i 10 ed i 20 km partecipando a circa 10 gare l'anno. Tra il 1994 ed il 1996 durante normali allenamenti ho avvertito un forte tremore agli arti prima superiori e poi inferiori, quindi una debolezza diffusa e poi una sensazione di svenimento che mi portavano a sdraiarmi per terra in attesa di aiuto: capivo ciò che mi accadeva intorno ma avevo grandi difficoltà nel parlare e nel muovermi; il tutto senza alcun preavviso, in pochi secondi passavo dalla corsa al "fuori combattimento".
Ciò mi è capitato 5 volte e non ho mai avuto modo di notare similitudini: si è verificato a velocità diverse, ad orari diversi, in stagioni diverse, mai allo stesso minuto. Al pronto soccorso hanno sempre accertato un forte abbassamento di pressione ed un rapido ritorno alla normalità dopo una flebo.
Ho effettuato analisi del sangue ed elettrocardiogrammi (anche contemporaneamente) a riposo, sotto sforzo e dopo sforzo, elettroencefalogrammi, visite neurologiche, cardiologiche, di medicina sportiva e generale. Tutto e tutti hanno confermato una situazione fisica ottimale, tanto è che mi viene rinnovato annualmente il certificato per effettuare attività agonistica amatoriale.
Ora la situazione è cambiata: ogni tanto durante sforzi in velocità prolungati oppure dopo 17/18 km avverto il sintomo del tremolio alle mani e quindi ho il tempo necessario per bere un sorso di Enervitene che mi permette di prevenire lo "svenimento" ma poi, fino al termine dello sforzo, continuo a sentirne il bisogno e ritengo di non poterne fare a meno.
Ciò premesso la mia domanda è: potete aiutarmi a scoprire di cosa soffro e quali potrebbero essere le cause?
Inoltre, esiste qualche integratore o sostanza (naturale) che possa aiutarmi a prevenire o risolvere il problema? Vorrei concludere dicendo che non è una questione psicologica perchè nonostante tutto non ho mai smesso di correre ed il fatto è episodico.
Pratico il podismo su strada da oltre 20 anni ed in allenamento copro distanze tra i 10 ed i 20 km partecipando a circa 10 gare l'anno. Tra il 1994 ed il 1996 durante normali allenamenti ho avvertito un forte tremore agli arti prima superiori e poi inferiori, quindi una debolezza diffusa e poi una sensazione di svenimento che mi portavano a sdraiarmi per terra in attesa di aiuto: capivo ciò che mi accadeva intorno ma avevo grandi difficoltà nel parlare e nel muovermi; il tutto senza alcun preavviso, in pochi secondi passavo dalla corsa al "fuori combattimento".
Ciò mi è capitato 5 volte e non ho mai avuto modo di notare similitudini: si è verificato a velocità diverse, ad orari diversi, in stagioni diverse, mai allo stesso minuto. Al pronto soccorso hanno sempre accertato un forte abbassamento di pressione ed un rapido ritorno alla normalità dopo una flebo.
Ho effettuato analisi del sangue ed elettrocardiogrammi (anche contemporaneamente) a riposo, sotto sforzo e dopo sforzo, elettroencefalogrammi, visite neurologiche, cardiologiche, di medicina sportiva e generale. Tutto e tutti hanno confermato una situazione fisica ottimale, tanto è che mi viene rinnovato annualmente il certificato per effettuare attività agonistica amatoriale.
Ora la situazione è cambiata: ogni tanto durante sforzi in velocità prolungati oppure dopo 17/18 km avverto il sintomo del tremolio alle mani e quindi ho il tempo necessario per bere un sorso di Enervitene che mi permette di prevenire lo "svenimento" ma poi, fino al termine dello sforzo, continuo a sentirne il bisogno e ritengo di non poterne fare a meno.
Ciò premesso la mia domanda è: potete aiutarmi a scoprire di cosa soffro e quali potrebbero essere le cause?
Inoltre, esiste qualche integratore o sostanza (naturale) che possa aiutarmi a prevenire o risolvere il problema? Vorrei concludere dicendo che non è una questione psicologica perchè nonostante tutto non ho mai smesso di correre ed il fatto è episodico.
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Molto probabilmente la sua sintomatologia è legata o a fenomeni ipotensivi o ad una alimentazione non ottimale o ad un o sforzo eccessivo. Non sono in grado a distanza di darle altre indicazioni, se non quella di verificare con uno specialista quelle che potrebbero essere, a mio parere le cause dei suoi malori (controlli il suo metabolismo, l'alimentazione ed i carichi di allenamento). Il fatto che tutti gli esami siano nella norma deve tranquillizzarla, ma non deve farle trascurare il problema.
Dottor Sergio Lupo
Dottor Sergio Lupo
Dottor Sergio Lupo
Specialista in Medicina dello Sport
www.sportmedicina.com
[#2]
credo che il suo problema principale sia legato a fenomeni di disidratazione.
Lei deve curare in modo particolare il reintegro di liquidi e sali durante lo sforzo fisico.
Quando arriva al tremore il depauperamento delle riserve è importante, quindi un sorso di qualsiasi cosa (senza fare nomi commerciali) riesce solo a tamponare la situazione. Le rimane la sensazione di non poter fare a meno di ulteriori assunzioni di integratori perchè effettivamente il suo organismo ne abbisogna.
Cerchi di curare l'allenamento in modo attento, prestando anche attenzione alle risorse di cui il suo organismo necessita.
Lei deve curare in modo particolare il reintegro di liquidi e sali durante lo sforzo fisico.
Quando arriva al tremore il depauperamento delle riserve è importante, quindi un sorso di qualsiasi cosa (senza fare nomi commerciali) riesce solo a tamponare la situazione. Le rimane la sensazione di non poter fare a meno di ulteriori assunzioni di integratori perchè effettivamente il suo organismo ne abbisogna.
Cerchi di curare l'allenamento in modo attento, prestando anche attenzione alle risorse di cui il suo organismo necessita.
Dr. Fulvio Di Cosmo
Specialista in
Ortopedia, Chirurgia vascolare, Medicina dello sport.
Master 1° liv. in Medicina legale - Master 2° liv. in
[#3]
Utente
Ho preso atto dei vostri suggerimenti e vi ringrazio. Domenica 13/02, dopo due mesi di allenamento accurato e di alimentazione adeguata, ho partecipato ad una mezza maratona. Al 16° km. mi sono mancate completamente le forze e si è appannata la vista; dopo aver bevuto due bicchieri di tè ho ripreso a correre ma, percorso un altro km., ho dovuto camminare per tre minuti, nel corso dei quali ho assunto un brick di enervitene. Poi lentamente ho corricchiato fino al traguardo con molta sofferenza. Va precisato che il passo gara, fino al momento del crollo, era inferiore di circa 10"/km rispetto al normale ritmo di allenamento. All'arrivo ho sentito una necessità enorme di bere bevande zuccherate cosa che ho fatto decisamente. A questo punto il mio quesito è: esiste una sostanza che mi possa garantire un supporto adeguato di zuccheri per tutto il tempo della gara o dell'allenamento?
[#4]
Credo che a questo punto deve necessariamente rivolgersi per una visita ad uno specialista in medicina dello sport, che potrà prescrivere gli esami necessari, verificare con lei l'allenamento e l'alimentazione e le eventuali necessità di integrazione idro-salina. Non è opportuno continuare ad intervenire da solo senza indicazioni mediche specifiche.
Dottor Sergio Lupo
Dottor Sergio Lupo
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 32.5k visite dal 17/01/2005.
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