Aiuto: nessun miglioramento dopo strappo al muscolo vasto mediale
Salve,ho 29 anni e vorrei avere un vostro consulto circa quello che mi è accaduto.Premetto che ho sempre fatto sport a livello agonistico fin da quando ero piccolo.
Durante una partita di calcetto sono rimasto a terra dolorante alla gamba destra,dopo aver calciato il pallone.L'episodio risale a metà giugno,e dopo 10 gg(26/6) ho eseguito una ecotomografia con il seguente esito:
in corrispondenza del III°prossimale del ventre del muscolo vasto mediale,si apprezza area ad ecostruttura dismogenea con presenza nel suo contesto di alcune piccole aree a margini sfumati ipoecogene,del diametro massimo di circa 5 mm,localizzate sia a livello intra muscolare che in sede periferica(giunzione muscolo-aponeurotica).I reperti sono compatibili con esiti di lesione parziale di II°grado.
L'ortopedico disse che se fosse stata presa in tempo sarebbe stato da intervento ma visto che ormai alcune parti del muscolo si stavano cicatriziando,l'unica cosa da fare era riposo,nuoto e una risonanza da fare a fine agosto,che ha dato questo responso:
l'esame RM eseguito nelle sezioni asiali,sagittali e coronali(tecnica SE FSEOPT e FRFSE)nelle sequenza pesate in T1 e T2 con soppressione del tessuto adiposo,ha mostrato normalità morfologica e di intensità del segnale delle strutture muscolo-scheletriche e tendinee esaminate.
Alla successiva visita,mi disse che sembrava meno grave di quanto pensasse,e che potevo ricominciare l'attività fisica gradualmente.I primi di settempre ho iniziato preparazione atletica con lavoro differenziato(rispetto ai miei compagni):corsa lenta e cyclette,e una volta a settimana un massaggio dal fisioterapista(in totale 4 sedute).Dopo l'ultima,il fisioterapista mi consigliò di provare a forzare durante gli allenamenti,per vedere a che punto fossi con la guarigione.Il dolore è stato sempre presente,ma era minimo e sopportabile fino a quel momento: alla prima partita,dopo adeguati esercizi di riscaldamento, ho sentito una dolorosa fitta durante un cambio di direzione e calciata,che mi ha costretto alla sostituzione.Ora sono a riposo,e alterno ghiaccio e una crema antinfiammatoria.Cosa mi consigliate di fare?? Io vorrei tornare presto a giocare,e spero riusciate ad aiutarmi. Mi scuso per la lunga lettera,ma volevo darvi più informazioni possibili.
Attendo con ansia una vostra risposta e Vi ringrazio anticipatamente.
Durante una partita di calcetto sono rimasto a terra dolorante alla gamba destra,dopo aver calciato il pallone.L'episodio risale a metà giugno,e dopo 10 gg(26/6) ho eseguito una ecotomografia con il seguente esito:
in corrispondenza del III°prossimale del ventre del muscolo vasto mediale,si apprezza area ad ecostruttura dismogenea con presenza nel suo contesto di alcune piccole aree a margini sfumati ipoecogene,del diametro massimo di circa 5 mm,localizzate sia a livello intra muscolare che in sede periferica(giunzione muscolo-aponeurotica).I reperti sono compatibili con esiti di lesione parziale di II°grado.
L'ortopedico disse che se fosse stata presa in tempo sarebbe stato da intervento ma visto che ormai alcune parti del muscolo si stavano cicatriziando,l'unica cosa da fare era riposo,nuoto e una risonanza da fare a fine agosto,che ha dato questo responso:
l'esame RM eseguito nelle sezioni asiali,sagittali e coronali(tecnica SE FSEOPT e FRFSE)nelle sequenza pesate in T1 e T2 con soppressione del tessuto adiposo,ha mostrato normalità morfologica e di intensità del segnale delle strutture muscolo-scheletriche e tendinee esaminate.
Alla successiva visita,mi disse che sembrava meno grave di quanto pensasse,e che potevo ricominciare l'attività fisica gradualmente.I primi di settempre ho iniziato preparazione atletica con lavoro differenziato(rispetto ai miei compagni):corsa lenta e cyclette,e una volta a settimana un massaggio dal fisioterapista(in totale 4 sedute).Dopo l'ultima,il fisioterapista mi consigliò di provare a forzare durante gli allenamenti,per vedere a che punto fossi con la guarigione.Il dolore è stato sempre presente,ma era minimo e sopportabile fino a quel momento: alla prima partita,dopo adeguati esercizi di riscaldamento, ho sentito una dolorosa fitta durante un cambio di direzione e calciata,che mi ha costretto alla sostituzione.Ora sono a riposo,e alterno ghiaccio e una crema antinfiammatoria.Cosa mi consigliate di fare?? Io vorrei tornare presto a giocare,e spero riusciate ad aiutarmi. Mi scuso per la lunga lettera,ma volevo darvi più informazioni possibili.
Attendo con ansia una vostra risposta e Vi ringrazio anticipatamente.
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Caro utente,
le rispondo da sportivo praticante anche se non ortopedico e da persona che c'è passata varie volte.
Il muscolo che subisce uno strappo va incontro ad una cicatrizzazione come tutto il resto dell'organismo dopo una lesione. Solo che il muscolo è una struttura assai diversa: è costituito da fibre che devono scorrere le une con le altre e le une sulle altre nei diversi gradi di impegno. Se c'è una cicatrice però, le fibre non scorrono come dovrebbero e si bloccano, "stirandosi" di nuovo ogni volta che lei forza.
La parola chiave è "fibrolisi"! In che consiste? Le devono applicare una pressione con un attrezzo rotante condotto a mano sulle zona in modo che la cicatrice si "rompa" e le fibre possano tornare a scorrere senza ostacoli.
Fa un male cane e la si può fare anche in altri modi oltre che con lo strumento da Santa Inquisizione che ho tentato di descriverle: a mano, con strumenti smussi, etc.
L'unica certezza è che fa un male cane! Verrebbe da uccidere il fisioterapista ma poi si ha voglia di abbracciarlo visti i risultati.
In bocca al lupo!
Mi faccia sapere
le rispondo da sportivo praticante anche se non ortopedico e da persona che c'è passata varie volte.
Il muscolo che subisce uno strappo va incontro ad una cicatrizzazione come tutto il resto dell'organismo dopo una lesione. Solo che il muscolo è una struttura assai diversa: è costituito da fibre che devono scorrere le une con le altre e le une sulle altre nei diversi gradi di impegno. Se c'è una cicatrice però, le fibre non scorrono come dovrebbero e si bloccano, "stirandosi" di nuovo ogni volta che lei forza.
La parola chiave è "fibrolisi"! In che consiste? Le devono applicare una pressione con un attrezzo rotante condotto a mano sulle zona in modo che la cicatrice si "rompa" e le fibre possano tornare a scorrere senza ostacoli.
Fa un male cane e la si può fare anche in altri modi oltre che con lo strumento da Santa Inquisizione che ho tentato di descriverle: a mano, con strumenti smussi, etc.
L'unica certezza è che fa un male cane! Verrebbe da uccidere il fisioterapista ma poi si ha voglia di abbracciarlo visti i risultati.
In bocca al lupo!
Mi faccia sapere
Maurizio Di Giacomo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 13.8k visite dal 25/10/2007.
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