Pubalgia: dolori per infilare i pantaloni, uscire dall'auto, girarmi nel letto
Ho 41 anni, pratico con assiduità tennis e corsa e palestra.
Dai primi di gennaio avverto un fastidio (lieve, mai invalidante, ma persistente) quando compio movimenti semplici (infilare i pantaloni, uscire dall'auto, girarmi nel letto); in alcuni giorni mi crea fastidio anche il semplice camminare.
Ho preso per qualche giorno l'Oki, ed ho fatto tre sedute da un fisiatra che però non mi hanno portato giovamento.
Anzi, su sua indicazione, ho continuato a praticare un pò di palestra e sempre meno il tennis, poi, persistendo il fastidio, mi ha perfino sconsigliato lo stretching!
Ho fatto una visita chirurgica e mi è stata riscontrato un leggero sfiancamento dell'ernia a dx (mi aveva insospettito un fastidio analogo a quello della pubalgia quando tossivo o starnutivo).
Ho quindi deciso di sospendere qualsiasi attività sportiva da quasi un mese, e, su indicazione di un ortopedico, ho fatto una RM del bacino.
Nel referto è stata evidenziata una "entesite dell'adduttore lungo di dx con edema diffuso intraspongioso sottocorticale alla sinfisi pubica omolateralmente in accordo con osteite".
Preciso che non ho subito traumi particolari (cadute, urti, calci), ma presumo si tratti di microtrauma da affaticamento.
Se la diagnosi è giusta e completa (quindi non servono ulteriori accertamenti, anche di natura posturale) qual'è la terapia più giusta: FANS come mi ha suggerito un ortopedico, o fisiatra/osteopata, o entrambi?
E' il caso di fare esercizi posturali (ho letto essere molto utili se, come credo sia accaduto a me, ho gambe più forti degli addominali)?
Ringrazio sentitamente per il vostro graditissimo consulto
Dai primi di gennaio avverto un fastidio (lieve, mai invalidante, ma persistente) quando compio movimenti semplici (infilare i pantaloni, uscire dall'auto, girarmi nel letto); in alcuni giorni mi crea fastidio anche il semplice camminare.
Ho preso per qualche giorno l'Oki, ed ho fatto tre sedute da un fisiatra che però non mi hanno portato giovamento.
Anzi, su sua indicazione, ho continuato a praticare un pò di palestra e sempre meno il tennis, poi, persistendo il fastidio, mi ha perfino sconsigliato lo stretching!
Ho fatto una visita chirurgica e mi è stata riscontrato un leggero sfiancamento dell'ernia a dx (mi aveva insospettito un fastidio analogo a quello della pubalgia quando tossivo o starnutivo).
Ho quindi deciso di sospendere qualsiasi attività sportiva da quasi un mese, e, su indicazione di un ortopedico, ho fatto una RM del bacino.
Nel referto è stata evidenziata una "entesite dell'adduttore lungo di dx con edema diffuso intraspongioso sottocorticale alla sinfisi pubica omolateralmente in accordo con osteite".
Preciso che non ho subito traumi particolari (cadute, urti, calci), ma presumo si tratti di microtrauma da affaticamento.
Se la diagnosi è giusta e completa (quindi non servono ulteriori accertamenti, anche di natura posturale) qual'è la terapia più giusta: FANS come mi ha suggerito un ortopedico, o fisiatra/osteopata, o entrambi?
E' il caso di fare esercizi posturali (ho letto essere molto utili se, come credo sia accaduto a me, ho gambe più forti degli addominali)?
Ringrazio sentitamente per il vostro graditissimo consulto
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Leggendo qua e là tra i consulti in attesa di risposta la mia attenzione è stata attratta da quanto da lei scritto perchè il testo del referto RMN richiederebbe secondo il mio modesto parere un approfondimento da parte di un reumatologo in quanto dietro termini quali entesite, edema intraspongioso e osteite può celarsi una forma magari subclinica di artropatia (psoriasica?). Sperando che questo sia solo un inutile scrupolo e che si tratti davvero di una banale pubalgia la saluto cordialmente.
Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.6k visite dal 01/03/2011.
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