Adduttore sinistro, dolore sotto sforzo
Buonasera gentili dottori,
durante una partita di calcetto, circa 4 mesi fa, ho sentito un forte dolore all'adduttore sinistro al momento del tiro, e da lì è iniziato lo strazio. Come uno stupido ho continuato a fare una o due partite a settimana nonostante il dolore (usando l'oki); quando mi facevo male smettevo per un paio di settimane e ricominciavo, andava tutto bene per una o due partite e poi alla terza il dolore si ripresentava, sempre al momento di calciare il pallone, mai nella corsa o in altri movimenti. Ho continuato a giocare (e a riposare quando il dolore si presentava) fino a che ad un certo punto non riuscivo neanche a fare una partita, anche dopo un consistente riposo (3 settimane) che subito al momento del tiro riprendeva il dolore. Sono andato ad una clinica fisioterapica in cui mi hanno visitato e hanno appunto constatato una pubalgia all'adduttore sinistro. Mi hanno prescritto 5 sedute di tecar terapia, 10 giorni di anti infiammatori e un mese di riposo. Ho fatto tutto questo, dopo un mese di riposo ho ricominciato a giocare ma di nuovo, alla prima partita, sotto lo sforzo del tiro, il dolore è ricomparso. Non so assolutamente cosa fare, sapevo che la tecar terapia era una delle migliori soluzioni per questo tipo di problemi. Esiste una qualche soluzione chirurgica, magari non troppo invasiva, per eliminare definitavamente il problema? Leggevo di un trattamento mininvasivo con l’uso di radiofrequenze in cui attraverso una piccola incisione cutanea si praticano dei microfori nel tessuto malato, avviando i processi di riparazione e guarigione dei tessuti del tendine ed eliminando quindi la pubalgia. E' vera? Grazie dell'attenzione.
durante una partita di calcetto, circa 4 mesi fa, ho sentito un forte dolore all'adduttore sinistro al momento del tiro, e da lì è iniziato lo strazio. Come uno stupido ho continuato a fare una o due partite a settimana nonostante il dolore (usando l'oki); quando mi facevo male smettevo per un paio di settimane e ricominciavo, andava tutto bene per una o due partite e poi alla terza il dolore si ripresentava, sempre al momento di calciare il pallone, mai nella corsa o in altri movimenti. Ho continuato a giocare (e a riposare quando il dolore si presentava) fino a che ad un certo punto non riuscivo neanche a fare una partita, anche dopo un consistente riposo (3 settimane) che subito al momento del tiro riprendeva il dolore. Sono andato ad una clinica fisioterapica in cui mi hanno visitato e hanno appunto constatato una pubalgia all'adduttore sinistro. Mi hanno prescritto 5 sedute di tecar terapia, 10 giorni di anti infiammatori e un mese di riposo. Ho fatto tutto questo, dopo un mese di riposo ho ricominciato a giocare ma di nuovo, alla prima partita, sotto lo sforzo del tiro, il dolore è ricomparso. Non so assolutamente cosa fare, sapevo che la tecar terapia era una delle migliori soluzioni per questo tipo di problemi. Esiste una qualche soluzione chirurgica, magari non troppo invasiva, per eliminare definitavamente il problema? Leggevo di un trattamento mininvasivo con l’uso di radiofrequenze in cui attraverso una piccola incisione cutanea si praticano dei microfori nel tessuto malato, avviando i processi di riparazione e guarigione dei tessuti del tendine ed eliminando quindi la pubalgia. E' vera? Grazie dell'attenzione.
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Gentile utente,
senza poterla visitare e' molto difficile fornirle risposte concrete.
Certo che lei si e' molto trascurato.
Prendiamo per buona la diagnosi di PUBALGIA
La tecarterapia e' una ottima terapia che negli atleti funziona molto bene ma non fa miracoli!
Forse 5 sedute di tecar sono insufficienti
Si puo' associare il laser meglio se ad alta potenza tipo Neodimio-Yag.
Si possono fare infiltrazioni con fattori di crescita ma e' una terapia poco piu' che sperimentale
personalmente non conosco la terapia di cui lei ci ha parlato
Cordiali saluti.
senza poterla visitare e' molto difficile fornirle risposte concrete.
Certo che lei si e' molto trascurato.
Prendiamo per buona la diagnosi di PUBALGIA
La tecarterapia e' una ottima terapia che negli atleti funziona molto bene ma non fa miracoli!
Forse 5 sedute di tecar sono insufficienti
Si puo' associare il laser meglio se ad alta potenza tipo Neodimio-Yag.
Si possono fare infiltrazioni con fattori di crescita ma e' una terapia poco piu' che sperimentale
personalmente non conosco la terapia di cui lei ci ha parlato
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.3k visite dal 20/02/2011.
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