Distorsione ginocchio dx
Gent.
mi,
48 anni sportivo da sempre, una vita di volley, poi tennis... adesso mi alleno 6/7: 3 gg ginnastica, 2 gg pattini in linea, 1gg corsa.
Ven 24 nov andando sui pattini, praticamente da fermo ho preso una discreta distorsione al ginocchio DX... ed ho sentito il fatidico crack.
Ho applicato il protocollo RICE per 5 gg.
Il ginocchio non si è gonfiato, però è rimasto dolorante nella zona anteromediale.
Merc 29 nov RM e visita, l'ortopedico dice che potrebbe esserci una lesione leggera (I grado?) al menisco collaterale mediale oppure nulla, solo tanto spavento e un leggero stiramento del legamento collaterale mediale visto che si nota maggiore lassità nel ginocchio DX rispetto al SX bisogna comunque attendere referto.
Mi prescrive 1 mese di riposo, un tutore professionale e eventualmente fisioterapia (soprattutto se ci fosse lesione meniscale).
Sab 2 dic arriva il referto che vi rimetto di seguito:
5gg fa trauma distorsivo, gonalgia anteromediale, modesta limitazione funzionale.
Indagine eseguita con tecnica Fast Spin-Echo, anche con sequenze STIR per la soppressione del segnale del tessuto adiposo,
ad immagini pesate in T1 e T2, secondo piani di scansione assiali, sagittali e coronali, mediante sezioni dello spessore di mm 4.
In relazione a quanto segnalato in anamnesi si rilevano evidenti alterazioni degenerative in corrispondenza del corno
posteriore e parte del corpo del menisco mediale, senza associazione di rime di frattura e senza significativo
coinvolgimento dei profili articolari del menisco.
Nei limiti il menisco esterno.
I legamenti crociati sono in sede.
Il crociato anteriore presenta alterazioni degenerative di discreta entità e appare
assottigliato.
Il legamento collaterale mediale mostra evidenti alterazioni degenerative a livello del terzo prossimale e inserzionale, ove
appare anche ispessito.
Mal valutabile la porzione distale del legamento suddetto.
Nei limiti il collaterale esterno.
Non si riconoscono alterazioni morfologiche o di segnale a carico dei segmenti scheletrici regionali.
La rotula è in sede e in asse.
Si rilevano lievi manifestazioni di edema a livello della borsa adiposa retro-rotulea.
Sono presenti moderate alterazioni degenerative delle fibre del tendine rotuleo.
Lo invio all'ortopedico che dice che dopo un mese e 1/2 sarebbe tornato tutto come prima... ovviamente riposo e tutore.
Oggi è 8 gen dopo riposo, tutore e sto facendo anche fisioterapia, il dolore è sicuramente migliorato, però c’è, è sempre lì...
Risentirò l'ortopedico che mi ha seguito, però intanto volevo sapere:
- Se il menisco non è lesionato, se il legamento non è rotto perché sento ancora dolore?
E cos’era allora quel crack che ho sentito chiaramente durante l’infortunio?
- Può succedere che RM e/o radiologo non abbiano visto una lesione meniscale?
- In questa situazione cosa mi consigliate di fare avendo già fatto RM e visita ortopedica?
Attendere fiducioso che le cose migliorino?
Vi ringrazio per la cortese attenzione.
Cordiali saluti
mi,
48 anni sportivo da sempre, una vita di volley, poi tennis... adesso mi alleno 6/7: 3 gg ginnastica, 2 gg pattini in linea, 1gg corsa.
Ven 24 nov andando sui pattini, praticamente da fermo ho preso una discreta distorsione al ginocchio DX... ed ho sentito il fatidico crack.
Ho applicato il protocollo RICE per 5 gg.
Il ginocchio non si è gonfiato, però è rimasto dolorante nella zona anteromediale.
Merc 29 nov RM e visita, l'ortopedico dice che potrebbe esserci una lesione leggera (I grado?) al menisco collaterale mediale oppure nulla, solo tanto spavento e un leggero stiramento del legamento collaterale mediale visto che si nota maggiore lassità nel ginocchio DX rispetto al SX bisogna comunque attendere referto.
Mi prescrive 1 mese di riposo, un tutore professionale e eventualmente fisioterapia (soprattutto se ci fosse lesione meniscale).
Sab 2 dic arriva il referto che vi rimetto di seguito:
5gg fa trauma distorsivo, gonalgia anteromediale, modesta limitazione funzionale.
Indagine eseguita con tecnica Fast Spin-Echo, anche con sequenze STIR per la soppressione del segnale del tessuto adiposo,
ad immagini pesate in T1 e T2, secondo piani di scansione assiali, sagittali e coronali, mediante sezioni dello spessore di mm 4.
In relazione a quanto segnalato in anamnesi si rilevano evidenti alterazioni degenerative in corrispondenza del corno
posteriore e parte del corpo del menisco mediale, senza associazione di rime di frattura e senza significativo
coinvolgimento dei profili articolari del menisco.
Nei limiti il menisco esterno.
I legamenti crociati sono in sede.
Il crociato anteriore presenta alterazioni degenerative di discreta entità e appare
assottigliato.
Il legamento collaterale mediale mostra evidenti alterazioni degenerative a livello del terzo prossimale e inserzionale, ove
appare anche ispessito.
Mal valutabile la porzione distale del legamento suddetto.
Nei limiti il collaterale esterno.
Non si riconoscono alterazioni morfologiche o di segnale a carico dei segmenti scheletrici regionali.
La rotula è in sede e in asse.
Si rilevano lievi manifestazioni di edema a livello della borsa adiposa retro-rotulea.
Sono presenti moderate alterazioni degenerative delle fibre del tendine rotuleo.
Lo invio all'ortopedico che dice che dopo un mese e 1/2 sarebbe tornato tutto come prima... ovviamente riposo e tutore.
Oggi è 8 gen dopo riposo, tutore e sto facendo anche fisioterapia, il dolore è sicuramente migliorato, però c’è, è sempre lì...
Risentirò l'ortopedico che mi ha seguito, però intanto volevo sapere:
- Se il menisco non è lesionato, se il legamento non è rotto perché sento ancora dolore?
E cos’era allora quel crack che ho sentito chiaramente durante l’infortunio?
- Può succedere che RM e/o radiologo non abbiano visto una lesione meniscale?
- In questa situazione cosa mi consigliate di fare avendo già fatto RM e visita ortopedica?
Attendere fiducioso che le cose migliorino?
Vi ringrazio per la cortese attenzione.
Cordiali saluti
[#1]
Mi pare che si è comportato in modo protocollarmene perfetto! Per darle una risposta cogente sarebbe necessaria una visione diretta, poiché la diagnosi è ancora prerogativa umana, anche se sostenuta da supporti tecnologici. Da ex pallavolista passo facilmente "empatizzare" con i suoi problemi! Il suo è chiaramente un ginocchio che ha sostenuto carichi importanti (il volley è una attività notevolmente usurante) quindi è ipotizzabile che nuovi traumi, anche se modesti trovano una facile enfatizzazione in una situazione di equilibrio instabile. Nella mia esperienza è spesso capitato di essere di fronte a situazioni simili in cui, oltre alle condizioni patologiche croniche e acute descritte fosse presente anche una sublussazzione del menisco che può essere riposizionato con una manovra osteopatica con risoluzione pressoché immediata del dolore. In questi casi poi suggerisco un ciclo di infiltrazioni intrarticolari di miscela Ossigeno/Ozono.
Ovviamente quanto ho detto vale come esperienza personale e non deve essere considerato diagnosi o indicazione terapeutica nel caso specifico. Le porgo la mia solidarietà da "collega" e le auguro di risolvere presto e bene la sua problematica
Ovviamente quanto ho detto vale come esperienza personale e non deve essere considerato diagnosi o indicazione terapeutica nel caso specifico. Le porgo la mia solidarietà da "collega" e le auguro di risolvere presto e bene la sua problematica
dr. Carlo de Michele
Medico Internista
Spec in Medicina dello Sport
Medicina Manuale Osteopatica
info@studiosintesis.it
www. studiosintesis.it
[#2]
Utente
Gent.mo Dr. De Michele,
la ringrazio moltissimo per la risposta, per l’empatia da ex pallavolista e per i suoi consigli.
Era proprio ciò che pensavo: un trauma di modesta entità su un ginocchio giovane e sano può essere recuperato in tempi abbastanza rapidi, se invece il ginocchio è anziano ed affaticato il tempo di recupero quasi certamente tenderà ad allungarsi.
Le chiedo un chiarimento in merito ad un eventuale ciclo di infiltrazioni. Suggerendomi la miscela di ossigeno/ozono sta indirettamente ammettendo che è ancora in corso un processo infiammatorio, magari non più nella fase acuta, ma comunque tale. A tal proposito, visto la non più giovanissima età del mio ginocchio, non sarebbe più indicato ipotizzare un mix con ossigeno/ozono (funzione antinfiammatoria) e acido ialuronico (funzione ricostruttiva/protettiva/lenitiva )?
e poi, avendo, credo, già superato la fase di infiammazione acuta, potrebbe essere utile l’applicazione del calore (termoterapia), ovvero aumentare la circolazione, espandendo i vasi sanguigni (ed in un certo senso riducendo il dolore) e aumentare anche l'apporto di sostanze nutritive (attraverso il sangue) nell'area interessata?
La ringrazio anticipatamente per l’attenzione che vorrà ulteriormente concedermi.
Cordiali saluti
la ringrazio moltissimo per la risposta, per l’empatia da ex pallavolista e per i suoi consigli.
Era proprio ciò che pensavo: un trauma di modesta entità su un ginocchio giovane e sano può essere recuperato in tempi abbastanza rapidi, se invece il ginocchio è anziano ed affaticato il tempo di recupero quasi certamente tenderà ad allungarsi.
Le chiedo un chiarimento in merito ad un eventuale ciclo di infiltrazioni. Suggerendomi la miscela di ossigeno/ozono sta indirettamente ammettendo che è ancora in corso un processo infiammatorio, magari non più nella fase acuta, ma comunque tale. A tal proposito, visto la non più giovanissima età del mio ginocchio, non sarebbe più indicato ipotizzare un mix con ossigeno/ozono (funzione antinfiammatoria) e acido ialuronico (funzione ricostruttiva/protettiva/lenitiva )?
e poi, avendo, credo, già superato la fase di infiammazione acuta, potrebbe essere utile l’applicazione del calore (termoterapia), ovvero aumentare la circolazione, espandendo i vasi sanguigni (ed in un certo senso riducendo il dolore) e aumentare anche l'apporto di sostanze nutritive (attraverso il sangue) nell'area interessata?
La ringrazio anticipatamente per l’attenzione che vorrà ulteriormente concedermi.
Cordiali saluti
[#3]
Le parlo della mia personale esperienza basata sul trattamento di tantissime ginocchia (comprese le mie!) con le sole infiltrazioni di O2/O3. E' verosimile che le sue ginocchia manifestino fenomeni più o meno marcati di artrosi e di usura delle cartilagini, anche se non descritti nel referto. L'A, Jaluronico non è controindicato, ma l'effetto terapeutico nel suo caso è legato all'azione dell'O3. La termoterapia con infrarossi può avere effetto positivo. Ripeto che io ho sempre avuto buone/ottime risposte con le sole infiltrazioni di O2O3. Per i fenomeni acuti aggiungo SPORT2 Gel (Ozonrelive) applicando uno strato di gel senza massaggiare ma distribuendolo sulle zone di proiezione del dolore e fasciando con pellicola di plastica per creare una sorta di impacco da tenere tutta le notte, poi lavare la parte al mattino. Ripeto anche che un buon osteopatia potrebbe valutare se coesiste una sublussazione meniscale da trattare.
Auguri e buona serata
Auguri e buona serata
dr. Carlo de Michele
Medico Internista
Spec in Medicina dello Sport
Medicina Manuale Osteopatica
info@studiosintesis.it
www. studiosintesis.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.2k visite dal 08/01/2024.
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