Possibilità che si tratti di sexosomnia?

Gentili dottori,
arrivo a scrivere un pò esasperato circa un problema di cui sono a conoscenza da almeno 4 anni, ma che probabilmente (visto quanto riferito da mia sorella che dormiva in stanza con me, in passato) è andato avanti per almeno 12 anni. Inutile dire l'imbarazzo di prendere atto di questa cosa.
La vorrei risolvere, ma non so che figure dovrei contattare.

Ho chiesto un incontro con un medico psichiatra e uno psicoterapeuta cognitivo c.
nel frattempo, perché oltretutto ho dei disturbi d'ansia che non riesco mai a risolvere del tutto e recentemente anche ho avuto un attacco di panico molto destabilizzante. La qualità del sonno dopo eventi di "mobbing" che mi "agitavano" sul lavoro e mi portavo a casa nel 2016 è peggiorata molto, anche se poi con la terapia l'ho migliorata (anche se non è mai tornato profondo e "ristoratore" come prima di questi fatti).
In più sento spesso rumore di passi o di sedie trascinate tra le 05, 30 e le 06, 30 nonostante i tappi per le orecchie, e questo spesso esacerba la situazione e contribuisce a farmi sentire affaticato e distratto nella giornata.


In questo contesto si inserisce l'oggetto del consulto:
Nel corso della notte (a volte tra l'1: 00 e le 3: 00, più raramente intorno alle 04, 30-5, 30), mentre dormo, succede che mi tocco o che stuzzico la partner (se sono a letto con lei) a punto tale da svegliarmi "lentamente" e ritrovarmi a fare sesso senza averlo deciso consapevolmente.
A volte è capitato che appena iniziassi a strusciarmi, l'ex o l'attuale ragazza mi dicessero di smetterla e io - senza svegliarmi - mugugnavo e mi giravo (ho sempre paura che possa andare oltre senza esserne consapevole, da quando lo so). Non capita ogni sera, ma in alcuni periodi è frequente. Ho provato a registrarmi a volte e controllando giusto dei picchi, corrispondenti ai suoni diversi dal fondo ambientale, ho sentito solo che russo..

-E' successo pure a lavoro durante un turno di guardia "passiva", dove cioé dormivo in attesa di chiamate per possibili lavori da espletare: un collega mi riferì che mi toccavo e ansimavo e che, anche se mi chiamava, lo ignoravo.
Mi fermai solo dopo essermi svegliato per poi riaddormentarmi e non ricordare niente la mattina dopo.
---Dieci anni fa mia sorella mi svegliava alle 05, 30 molto turbata (comprensibilmente) e arrabbiata perché mi strusciavo sul materasso o mi toccavo e ansimavo, ma naturalmente non ero impazzito... al risveglio non mi ricordavo di niente.


Non so se è correlabile, ma il sonno forse in alcune fasi di vita è stato un pò delicato: fino alla terza o quarta elementare bagnavo il letto (probabilmente avevo ansia dell'ambiente scolastico).


E' un problema curabile?
Che tipo di passi dovrei fare?

Grazie anticipatamente.

cordialmente.
[#1]
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente, " ho sentito solo che russo.."
Un caso come il suo non mi è mai capitato (cosa le hanno detto psicologo e psichiatra?), ma per analogia con gli incubi e il pavor nocturnus, e la presenza di enuresi all'anamnesi remota, mi verrebbe da pensare che possa trattarsi di un disturbo respiratorio nel sonno, a causa del quale , durante gli episodi di apnea, invece di un incubo lei abbia i suoi sogni erotici.
Il russare notturno e l’apnea ostruttiva nel sonno, che spesso gli si accompagna, rappresentano un conflitto tra la lingua e le strutture molli del faringe, in particolare palato molle, ugola, e, specie nei bambini, tonsille e adenoidi. Il russare è dovuto al fatto che l’aria inspirata (in questi casi per lo più attraverso la bocca, e non il naso come sarebbe auspicabile), trova uno stretto passaggio in cui viene accelerata. Le strutture molli che circondano appunto questo passaggio, entrano in vibrazione originano il caratteristico e sgradevole rumore del russamento. L'apnea si verifica quando il passaggio si occlude del tutto. Al senso di soffocamento segue di solito un brusco e angoscioso risveglio.
Un primo orientamento diagnostico si ottiene con semplici domande al paziente e al partner: il paziente russa abitualmente? arresta il suo respiro anche per una decina di secondi almeno? riferisce bruschi risvegli notturni? al mattino si alza stanco? di giorno é stanco e sonnolento? E’ indispensabile coinvolgere i famigliari in questi quesiti, perché chi russa spesso non ne è consapevole. In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia.
La diagnosi più sicura si ottiene con la Polisonnografia o con il Monitoraggio Cardiorespiratorio (il più impiegato), un esame che comporta l’applicazione di sensori che registrano vari parametri durante la notte: numero e gravità delle apnee, tempo di russa mento, attività cardiaca ecc. Non è facilissimo da effettuarsi nel pubblico, ma ormai, privatamente, a domicilio, ha una costo relativamente abbordabile, attorno ai 160 euro. Può essere richiesta a cura del medico che la prende in cura, (neurologo, pneumologo, ma anche dentista esperto in problemi del sonno).
Dal punto di vista terapeutico, oltre all'approccio chirurgico, meno indicato nell'adulto, e alla ventilazione notturna con maschera respiratoria collegata ad apparecchi a pressione continua (CPAP), si può oggi in molti casi optare per l'applicazione , durante la notte, di un dispositivo intraorale simile ad un apparecchio ortodontico o ad un bite che, riposizionando correttamente la mandibola, sulla quale si inserisce per gran parte la lingua, è spesso in grado di migliorare o risolvere il problema, senza dare a chi lo porta alcun disagio, e rispettando il riposo del partner.
Potrebbe infatti trattarsi di un problema legato ad una mal posizione della mandibola, che, a causa dello scorretto ingranamento dei denti, rende più stretto il passaggio attraverso il quale l’aria transita nel retrobocca (faringe): sarebbe importante poter valutare il tipo di occlusione dentaria che lei presenta, perchè alcune malocclusioni sono particolarmente rispondenti a questo tipo di terapia, semplice e poco invasiva e spesso risolutiva.
Dal russare e dall’Apnea si guarisce quando si risolve il conflitto sopra descritto: sarebbe importante poter valutare il tipo di occlusione dentaria che lei presenta, perchè alcune malocclusioni sono particolarmente rispondenti a questo tipo di terapia, semplice e poco invasiva.
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto , dopo la mia firma) alla pagina Patologie Trattate-Russare notturno e Apnea nel Sonno o leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto: se si riconosce nelle problematiche illustrate, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1684-enuresi-nicturia-incontinenza-attenti-russare-apnea-sonno.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

[#2]
Utente
Utente
Buonasera dottore, la ringrazio per avermi fornito i suoi articoli, molto chiari e esaustivi, e per la spiegazione molto dettagliata.

Mi rivedo negli articoli.
Da bambino avevo problemi di stress a scuola, dovuto ai metodi (dis)educativi e somatizzavo alcune situazioni in casa. Ho chiesto a mia madre altre informazioni ed in effetti da bambino avevo problemi di adenoidi (non operate) e il setto nasale deviato (presi una testata sul naso mentre giocavo, credo intorno ai 5 anni, ma non mi riuscirono a curare perché mi sottraevo molto).

Da una decina d'anni a questa parte, chi più chi meno, mi dice che russo. Negli ultimi anni russo probabilmente più di prima.
So di avere un morso incrociato (non corretto perché il dentista non mi fece mettere per tempo l'apparecchio) e mi mancano due denti dell'arcata inferiore (i due molari). Inoltre se chiudo la bocca, gli incisivi non si toccano. L'osteopata di recente mi ha detto che a causa della malocclusione probabilmente il corpo, per compensare, potrebbe aver assunto delle posture asimmetriche (il cranio inclinato rispetto alla mandibola, un lato lievemente più basso dell'altro).

Per il discorso relativo agli episodi notturni di sesso ed autoerotismo, lo psichiatra non ricordo bene cosa disse, mi pare che non si sia espresso.
Lo psicoterapeuta mi sembra che mi aveva parlato di un comportamento che secondo lui era la manifestazione di qualcosa di non espresso nello stato di veglia e che si esprimeva in una fase del sonno, quando il controllo sui comportamenti è "spento". Forse legato allo stress, credo.
Purtroppo non sono mai veramente tranquillo e rilassato, questo potrebbe contribuire in qualche misura, stando a quanto ho capito. Spesso vivo i rapporti e le situazioni con punti di vista che non fanno che mettermi in tensione, me ne sto iniziando a rendere conto con la terapia. A volte ho il dubbio di essere depresso, ma in realtà im dicono che non lo sono.
Probabilmente matcha con l'ansia che mi trascino, legata probabilmente al mio vissuto.

Facendo una ricerca su wikipedia ho trovato che esiste qualcosa che nel gergo comune è denominata sleepsex o sexosomnia e che, da poco tempo, "nel DSM-5 è codificato come parasonnia non-REM con comportamento sessuale correlato a sonnambulismo". Ho visto che su pubmed e googleschoolar sono presenti degli articoli su questo tema (indicizzati come sleepsex e sexosomnia), questo mi è sembrato potesse essere un significativo (anche se preciso che non so come prenderli e che peso dare a questi articoli, naturalmente):
https://journals.sagepub.com/doi/10.1177/070674370304800506
[#3]
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Beh, tutto considerato, inizierei un percorso di approfondimento diagnostico per il russare e l'apnea, che da un lato costituisce un problema a sè stante , con precise indicazioni ad essere indagato e trattato, dall'altro potrebbe costituire la spiegazione e la terapia anche dei problemi collaterali riferiti.
Il primo passo diagnostico è costituito dal monitoraggio cardiorespiratorio domiciliare, che può essere organizzato anche via rete: se crede, mi scriva privatamente.
Cordiali saluti ed auguri

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com