Sonno destrutturato, inefficiente e frammentato
Salve,
da giorni ho ricevuto referto inerente a polisonnografia completa fatta di recente su raccomandazione di un neurologo esperto in Medicina del Sonno, a cui mi ero rivolta a causa di una sonnolenza diurna trasformatasi davvero in un handicap nell'ultimo anno.
Premetto che prima di rivolgermi al neurologo, sono stata in visita da: otorinolaringoiatra (per dispnea), psichiatra (soffro di periodiche crisi depressive da circa 20 anni, ma non mi trovo in una fase depressiva della mia vita, tutt'al più se mi sono avvilita da pochi mesi è in conseguenza a tutta la situazione) ed endocrinologo, i quali hanno nell'ordine rilevato:
- ipertrofia dei turbinati, rinite cronica e setto nasale deviato (si sospettavano apnee ostruttive notturne);
- è stata rivista terapia di antidepressivi in corso, ma non è cambiato alcunché;
- ipotiroidismo subclinico.
Considerato di aver appreso, già a questo punto, che l'ipotiroidismo ed una respirazione nasale difficoltosa potrebbero verosimilmente contribuire ad uno stato di sonnolenza diurna, e aggiungendo inoltre che assumo lo stesso antidepressivo (a dosaggi bassi) da troppi anni, mi sono comunque recata in visita dal neurologo di cui sopra, per approfondire il mio problema.
Lo stesso, dopo avermi sottoposto a dei test di misurazione del grado di sonnolenza ed avermi reso noto di essere affetta da Sindrome del Sonno Ritardato (da anni e anni i miei ritmi circadiani sono molto sfasati e posticipati), mi ha prescritto Polisonnografia neurologica di cui sopra, il cui esito vi riassumo di seguito:
"Tempo di analisi 7 ore.
Sonno notturno interrotto da numerosi risvegli e microrisvegli notturni, caratterizzato da una cattiva efficienza del sonno (69%).
Si osserva la regolare rappresentazione e successione degli stadi N1-N3 di sonno NREM con scarsa rappresentazione della fase Rem (pari al 4% del sonno totale).
Il monitoraggio cardio-respiratorio ha mostrato la comparsa di rari episodi apnoici/ipoapnoici associati a desaturazione fasiche di O2 di grado lieve (numero di apnee per ora: 2. 3; numero di saturazioni di O2 per ora: 3) nel contesto di una SaO2 media notturna nei limiti (95%).
Non sono stati registrati movimenti periodici degli arti inferiori.
Conclusioni: Polisonnografia domiciliare documentante frammentazione e destrutturazione del sonno notturno, con conseguente scarsa efficienza di sonno, in assenza di un disturbo respiratorio di rilievo clinico".
Fermo restando che, ovviamente, sarà ora il medico che mi ha prescritto l'esame a indicarmi terapie da affrontare, chiedo anche qui solo per avere pareri maggiori e per fugare mie paure: come si cura un sonno destrutturato, frammentato ed inefficiente? Ma soprattutto c'è una cura?
Sono molto demoralizzata, dal momento che nell'ultimo anno e mezzo la situazione è veramente divenuta invivibile tanto da compromettermi vita lavorativa, sociale e affettiva.
Ho (stupidamente?? ) timore che non ci sia un rimedio a questa situazione.
Grazie mille per l'attenzione.
da giorni ho ricevuto referto inerente a polisonnografia completa fatta di recente su raccomandazione di un neurologo esperto in Medicina del Sonno, a cui mi ero rivolta a causa di una sonnolenza diurna trasformatasi davvero in un handicap nell'ultimo anno.
Premetto che prima di rivolgermi al neurologo, sono stata in visita da: otorinolaringoiatra (per dispnea), psichiatra (soffro di periodiche crisi depressive da circa 20 anni, ma non mi trovo in una fase depressiva della mia vita, tutt'al più se mi sono avvilita da pochi mesi è in conseguenza a tutta la situazione) ed endocrinologo, i quali hanno nell'ordine rilevato:
- ipertrofia dei turbinati, rinite cronica e setto nasale deviato (si sospettavano apnee ostruttive notturne);
- è stata rivista terapia di antidepressivi in corso, ma non è cambiato alcunché;
- ipotiroidismo subclinico.
Considerato di aver appreso, già a questo punto, che l'ipotiroidismo ed una respirazione nasale difficoltosa potrebbero verosimilmente contribuire ad uno stato di sonnolenza diurna, e aggiungendo inoltre che assumo lo stesso antidepressivo (a dosaggi bassi) da troppi anni, mi sono comunque recata in visita dal neurologo di cui sopra, per approfondire il mio problema.
Lo stesso, dopo avermi sottoposto a dei test di misurazione del grado di sonnolenza ed avermi reso noto di essere affetta da Sindrome del Sonno Ritardato (da anni e anni i miei ritmi circadiani sono molto sfasati e posticipati), mi ha prescritto Polisonnografia neurologica di cui sopra, il cui esito vi riassumo di seguito:
"Tempo di analisi 7 ore.
Sonno notturno interrotto da numerosi risvegli e microrisvegli notturni, caratterizzato da una cattiva efficienza del sonno (69%).
Si osserva la regolare rappresentazione e successione degli stadi N1-N3 di sonno NREM con scarsa rappresentazione della fase Rem (pari al 4% del sonno totale).
Il monitoraggio cardio-respiratorio ha mostrato la comparsa di rari episodi apnoici/ipoapnoici associati a desaturazione fasiche di O2 di grado lieve (numero di apnee per ora: 2. 3; numero di saturazioni di O2 per ora: 3) nel contesto di una SaO2 media notturna nei limiti (95%).
Non sono stati registrati movimenti periodici degli arti inferiori.
Conclusioni: Polisonnografia domiciliare documentante frammentazione e destrutturazione del sonno notturno, con conseguente scarsa efficienza di sonno, in assenza di un disturbo respiratorio di rilievo clinico".
Fermo restando che, ovviamente, sarà ora il medico che mi ha prescritto l'esame a indicarmi terapie da affrontare, chiedo anche qui solo per avere pareri maggiori e per fugare mie paure: come si cura un sonno destrutturato, frammentato ed inefficiente? Ma soprattutto c'è una cura?
Sono molto demoralizzata, dal momento che nell'ultimo anno e mezzo la situazione è veramente divenuta invivibile tanto da compromettermi vita lavorativa, sociale e affettiva.
Ho (stupidamente?? ) timore che non ci sia un rimedio a questa situazione.
Grazie mille per l'attenzione.
[#1]
Gentile Paziente, nel referto della polisonnografia non vedo il tempo di russamento: le risulta di russare nel sonno? coinvolga i famigliari nel rispondere a questo quesito, perchè chi russa può non esserne consapevole. Il mio sospetto è che ci possano essere brevi apnee che sfuggno alla lettura del tracciato polisonnografico, ma che possono comunque sostenere "numerosi risvegli e microrisvegli notturni" e generare "una cattiva efficienza del sonno".
Legga l'articolo che si apre clikkando sul link qu sotto: è scritto in chiave pediatrica, ma il razionale è valido anche nell'adulto.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-del-sonno/2440-calci-testate-capriole-e-agitazione-nel-sonno-il-bambino-cavallo.html
Legga l'articolo che si apre clikkando sul link qu sotto: è scritto in chiave pediatrica, ma il razionale è valido anche nell'adulto.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-del-sonno/2440-calci-testate-capriole-e-agitazione-nel-sonno-il-bambino-cavallo.html
[#2]
Ex utente
Gentile dott. Bernkopf, innanzitutto grazie per aver speso del tempo rispondendo al mio quesito.
E' vero che nel mio precedente messaggio non ho mai menzionato il tempo di russamento ma la ragione è che dalla polisonnografia neurologica questo è risultato essere pari allo 0,0% del mio sonno, ed è incredibile anche per me stessa constatarlo!
Incredibile non perché fossi certa di russare, bensì perché da ignorante in materia l'aver constatato di avere episodi apnoici ed ipoapnoici (rari ma presenti) ma soprattutto un sonno molto frammentato da numerosi risvegli e microrisvegli, oltre che destrutturato nella sua architettura (fase rem quasi del tutto assente) ma al contempo non russare affatto mi ha sorpreso abbastanza.
Quello che le chiedo a questo punto è: se è cosa certa ormai che non russi, da cosa dipendono le mie apnee ed ipoapnee? Ma soprattutto a cosa devo tutti questi risvegli e microrisvegli che renderebbero il mio sonno così poco riposante (efficienza al 69%) se non si tratta di apnee da russamento?
E l'assenza di sonno Rem a cosa può essere dovuta??
Sono molto angosciata perché la mia vita è diventata un calvario nonostante ce la stia mettendo davvero tutta per non crollare: alcuni giorni riesco ad essere più operativa dell'ultimo periodo (ma comunque molto meno della "me" di prima) ma mi creda che il restante 70% del mio tempo lo passo dormendo, dormendo o desiderando di dormire, come in un limbo infernale.
Grazie anticipatamente.
E' vero che nel mio precedente messaggio non ho mai menzionato il tempo di russamento ma la ragione è che dalla polisonnografia neurologica questo è risultato essere pari allo 0,0% del mio sonno, ed è incredibile anche per me stessa constatarlo!
Incredibile non perché fossi certa di russare, bensì perché da ignorante in materia l'aver constatato di avere episodi apnoici ed ipoapnoici (rari ma presenti) ma soprattutto un sonno molto frammentato da numerosi risvegli e microrisvegli, oltre che destrutturato nella sua architettura (fase rem quasi del tutto assente) ma al contempo non russare affatto mi ha sorpreso abbastanza.
Quello che le chiedo a questo punto è: se è cosa certa ormai che non russi, da cosa dipendono le mie apnee ed ipoapnee? Ma soprattutto a cosa devo tutti questi risvegli e microrisvegli che renderebbero il mio sonno così poco riposante (efficienza al 69%) se non si tratta di apnee da russamento?
E l'assenza di sonno Rem a cosa può essere dovuta??
Sono molto angosciata perché la mia vita è diventata un calvario nonostante ce la stia mettendo davvero tutta per non crollare: alcuni giorni riesco ad essere più operativa dell'ultimo periodo (ma comunque molto meno della "me" di prima) ma mi creda che il restante 70% del mio tempo lo passo dormendo, dormendo o desiderando di dormire, come in un limbo infernale.
Grazie anticipatamente.
[#3]
Gentile Paziente, Il russare e l'apnea sono spesso collegati, ma non proprio sempre. L'apnea può anche essere di origine centrale (ma nel suo caso la polisonnografia l'avrebbe registrata). Poichè quello che si poteva fare lo ha già fatto, mi rimane il dubbio che già le ho espresso: brevi apnee che non vengono ritenute significative, e trascurate nella lettura della registrazione, nel suo caso potrebbero forse esserlo. Credo che via rete non si possa dire di più: bisognerebbe vedere se la sua bocca, cioè la sua occlusione dentaria, sia della tipologia che spesso costituisce elemento causale dell'apnea, e se così fosse, provare ad intercettare il problema con un dispositivo intraorale notturno simile ad un bite.
Cordiali saluti ed auguri
Cordiali saluti ed auguri
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.1k visite dal 24/10/2020.
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