Risveglio precoce
Salve, soffro di insonnia da 2 anni. All'inizio si manifestava 2 volte la settimana con risveglio precoce (6-7 ore di sonno, invece di 8), poi si è cronicizzata e aggravata, dalle 2 volte alla settimana sono passato a 4 volte fino a ogni giorno. Dopo 6 ore di sonno mi sveglio e dopo 10-30 min mi riaddormento e dormo un'altra ora; poi non riesco più ad addormentarmi. Non riesco a raggiungere quelle 8 ore sonno ristoratore (se sono fortunato 1 o 2 volte la settimana). Con 7 ore la mattina mi sento con la testa vuota; livelli di attenzione, riflessi e memoria più bassi del normale. Nel pomeriggio migliora leggermente però sento come se la mia capacità di memoria stia diventando più scarsa. Non ho grandi difficoltà nell'addormentarmi (15-20 min con melatonina, 20-30 min senza). Ho letto che ansia e attacchi di panico causano l'insonnia. Ho delle preoccupazioni (studiare in tempo per gli esami) ma se per ansia si intende sensazione di intensa e costante preoccupazione/paura no. Quella la ho nella notte precedente agli esami e spesso non riesco a dormire molto (4-5 ore). Di sicuro devo migliorare l'igiene del sonno (non dormo sempre alla stessa ora, a volte alle 11 altre volte alle 12.30; se dormo presto tipo alle 9:30 ho i risvegli notturni). Dove dovrei andare? Dal neurologo (ambulatorio medicina del sonno) o dallo psichiatra? E per la notte prima dell'esame è possibile prendere qualche farmaco? Grazie.
Buongiorno,
non mi sembra che il problema sian la quantità di sonno 6, 7 o 8 ore quanto la qualità delmedesimo che come Lei dice non svolge più la funzione ristoratrice che svolgeva in passato.
L'iter diagnostico è quello classico:
1)visita neurologica con medico "esperto certificato" in Medicina del Sonno (ossia membro della Associazione Italiana Medicina del Sonno, come chi le scrive),
e
2)esecuzione di studio strumentale del sonno mediante esame neurofisiologico quale EEG-Polisonnografia.
Questo esame è in grado di fornire molti dati ed in particolare di evidenziare graficamente la "architettura del suo sonno" così da consentire di individuarne le anomalie e di trattare le medesime in maniera "mirata".
Cordialmente.
non mi sembra che il problema sian la quantità di sonno 6, 7 o 8 ore quanto la qualità delmedesimo che come Lei dice non svolge più la funzione ristoratrice che svolgeva in passato.
L'iter diagnostico è quello classico:
1)visita neurologica con medico "esperto certificato" in Medicina del Sonno (ossia membro della Associazione Italiana Medicina del Sonno, come chi le scrive),
e
2)esecuzione di studio strumentale del sonno mediante esame neurofisiologico quale EEG-Polisonnografia.
Questo esame è in grado di fornire molti dati ed in particolare di evidenziare graficamente la "architettura del suo sonno" così da consentire di individuarne le anomalie e di trattare le medesime in maniera "mirata".
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 01/05/2018.
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