Inoltre un medico amico di famiglia ha prescritto alcune gocce di lexotan

Buongiorno, sono una ragazza di 18 anni.
Da circa un mese soffro di un'insonnia molto pesante. Passo dalle 2 alle 4 notti in bianco, dormendo qualche ora, poi per qualche giorno dormo anche se male e poi tutto ricomincia. Gli unici momenti in cui dormo normalmente sono le notti che precedono giorni vuoti, o meglio giorni in cui non ho impegni la mattina. Sfortunatamente questi sono solo i sabati e le brevi vacanze. Quando ho un qualunque tipo di impegno nella prima parte della giornata non riesco a prendere sonno. Oppure mi addormento subito sfiancata dalle notti prima ma poi rimango sveglia fino alle prime ore dell'alba. Questo ritmo è insostenibile poiché sono stanca, di cattivo umore e andare a scuola diventa quindi un inferno. Inoltre si tratta di un circolo vizioso: meno dormo più ho paura di non dormire. In effetti il mio problema è che quando cerco di addormentarmi continuo a pensare al fatto che non sto ancora dormendo e che probabilmente non ci riuscirò. Appena cado nel dormiveglia me ne accorgo e quindi torno lucida. Sono sempre stata ansiosa e ho sempre avuto problemi a dormire fin da bambina. Il disturbo è peggiorato con la malattia e la morte di mio padre quasi due anni fa. Ora vivo comunque una situazione stressante per varie vicende ereditarie.
Ho seguito una terapia (penso psicoanalisi) per circa un anno ma se mi è servita per comprendere meglio le cause della mia ansia sul piano pratico ha aiutato molto poco. Ho letto che per l'insonnia è consigliata quella cognitivo comportamentale, ma sono molto scettica verso questa corrente di pensiero e inoltre non conosco professionisti a cui rivolgermi. Mia madre ha preso un appuntamento con uno specialista del sonno ma l'attesa è molto lunga, due mesi e nel frattempo non so cosa fare per risolvere il problema. Ho provato moltissimi rimedi omeopatici senza trovarli efficaci. Inoltre un medico amico di famiglia ha prescritto alcune gocce di lexotan (dalle 5 alle 10) nel pomeriggio nei casi in cui sono più stressata. Nella maggior parte dei casi (non sempre) quest'ultimo farmaco funziona ma non voglio prenderlo perché non voglio diventarne dipendente.
Vi ringrazio per avere letto fin qui, volevo sapere se c'era qualcosa che potessi fare, grazie.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Appare verosimile una componente di ansia anticipatoria.

Indicata "a breve" un consulto con un neurologo esperto in "medicina del sonno" e lo studio strumentale del suo sonno mediante una EEG-Polisonnografia.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

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