Comunicazione al datore di lavoro dell'esistenza di una patologia
Chiedo cortesemente il Vostro aiuto per il seguente problema:
mio figlio, 28a. ha avuto la diagnosi di sclerosi multipla a seguito di lesioni riscontrate dalla RM, ma al momento, in assenza di sintomi invalidanti.
P.F. vorrei sapere se è obbligatorio informare il datore di lavoro circa l’esistenza di questa patologia.
Lavoro svolto in una ditta di piccole dimensioni con la mansione di operaio installatore impianti di ventilazioe.
cordiali saluti
mio figlio, 28a. ha avuto la diagnosi di sclerosi multipla a seguito di lesioni riscontrate dalla RM, ma al momento, in assenza di sintomi invalidanti.
P.F. vorrei sapere se è obbligatorio informare il datore di lavoro circa l’esistenza di questa patologia.
Lavoro svolto in una ditta di piccole dimensioni con la mansione di operaio installatore impianti di ventilazioe.
cordiali saluti
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Problema che, guarda caso, riguarda molto spesso patologie di mia competenza.
Il punto è che il medico competente dovrebbe fare una accurata diagnosi ed anamnesi per accertare incompatibilità con la mansione assegnata (per il rischio specifico relativo alla salute del lavoratore).... mi sembra improbabile che in sede anamnestica questo non emerga!
Mentire è inopportuno (per ovvii motivi!).
Al limite si può però discutere con i colleghi specialisti del settore se la specifica patologia è o meno compatibile con la mansione.
Laddove la visita periodica non venga effettuata rimane comunque a carico del lavoratore la responsabilità di decidere (una volta consultati i suoi sanitari di fiducia) se è il caso o meno di comunicarlo.
Bada bene! La comunicazione al medico competente NON significa che questo venga comunicato al datore di lavoro (anzi! così non dovrebbe essere!) se non è strettamente necessario alla organizzazione del lavoro stesso.
buona fortuna!
Il punto è che il medico competente dovrebbe fare una accurata diagnosi ed anamnesi per accertare incompatibilità con la mansione assegnata (per il rischio specifico relativo alla salute del lavoratore).... mi sembra improbabile che in sede anamnestica questo non emerga!
Mentire è inopportuno (per ovvii motivi!).
Al limite si può però discutere con i colleghi specialisti del settore se la specifica patologia è o meno compatibile con la mansione.
Laddove la visita periodica non venga effettuata rimane comunque a carico del lavoratore la responsabilità di decidere (una volta consultati i suoi sanitari di fiducia) se è il caso o meno di comunicarlo.
Bada bene! La comunicazione al medico competente NON significa che questo venga comunicato al datore di lavoro (anzi! così non dovrebbe essere!) se non è strettamente necessario alla organizzazione del lavoro stesso.
buona fortuna!
Ermanno Moscatelli, Ph.D.
psicologo psicoterapeuta
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.4k visite dal 19/08/2009.
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