Infarto miocardico acuto durante lo smart working
Buongiorno,
sono in convascelescenza a seguito di un IMA a sede anteriore trattato con PCI + posizionamento di singolo DES su IVA.
Preservata funzione ventricolare sinistra.
Siccome l'infarto è avvenuto improvvisamente mentre lavoravo in smart working, è da considerarsi infortunio sul lavoro e quindi interessare l'INAIL?
Attualmente è tutto in mano all'Inps,
Infine, con tale patologia (di cui non ho mai sofferto prima) potrei chiedere al datore di lavoro un incarico meno stressante, sebbene il lavoro finora svolto riguardi comunque un impegnativo lavoro impiegatizio per una SpA?
A chi posso rivolgermi all'interno dell'Azienda e fuori?
Grazie mille e un cordiale saluto.
sono in convascelescenza a seguito di un IMA a sede anteriore trattato con PCI + posizionamento di singolo DES su IVA.
Preservata funzione ventricolare sinistra.
Siccome l'infarto è avvenuto improvvisamente mentre lavoravo in smart working, è da considerarsi infortunio sul lavoro e quindi interessare l'INAIL?
Attualmente è tutto in mano all'Inps,
Infine, con tale patologia (di cui non ho mai sofferto prima) potrei chiedere al datore di lavoro un incarico meno stressante, sebbene il lavoro finora svolto riguardi comunque un impegnativo lavoro impiegatizio per una SpA?
A chi posso rivolgermi all'interno dell'Azienda e fuori?
Grazie mille e un cordiale saluto.
[#1]
Gentile utente,
gli elementi che caratterizzano l'infortunio sul lavoro sono essenzialmente tre:
l'occasione del lavoro
la concentrazione del tempo in cui si realizza l'evento
la causa violenta
Certamente nel suo caso i primi due parametri sono rispettati ma l'ultimo, la causa violenta, non è presente e per tal motivo l'infortunio non verrebbe comunque riconosciuto.
Relativamente al suo secondo quesito: al rientro dal periodo di malattia, se questa ha superato i 60 giorni consecutivi, il datore di lavoro, prima di riammetterla in servizio la dovrà far sottoporre a visita medica da parte del medico competente aziendale. In quell'occasione può esplicitare al medico tutti i suoi problemi e le sue aspettative per il proseguimento del lavoro.
Se la malattia non ha superato i 60 giorni consecutivi, il datore di lavoro non deve inviarla a visita medica.
In tal caso può richiederla lei.
Cordiali saluti
gli elementi che caratterizzano l'infortunio sul lavoro sono essenzialmente tre:
l'occasione del lavoro
la concentrazione del tempo in cui si realizza l'evento
la causa violenta
Certamente nel suo caso i primi due parametri sono rispettati ma l'ultimo, la causa violenta, non è presente e per tal motivo l'infortunio non verrebbe comunque riconosciuto.
Relativamente al suo secondo quesito: al rientro dal periodo di malattia, se questa ha superato i 60 giorni consecutivi, il datore di lavoro, prima di riammetterla in servizio la dovrà far sottoporre a visita medica da parte del medico competente aziendale. In quell'occasione può esplicitare al medico tutti i suoi problemi e le sue aspettative per il proseguimento del lavoro.
Se la malattia non ha superato i 60 giorni consecutivi, il datore di lavoro non deve inviarla a visita medica.
In tal caso può richiederla lei.
Cordiali saluti
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 971 visite dal 03/09/2023.
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