Ansia cronica....si è trasformata in un altro problema
Salve medici.
Non stò qui a spiegare la mia storia d'ansia.
Ma brevemente dico che: c'è l'ho da 10 anni (da 3 diventata cronica)
Il mio problema ora non risiede solo nel cercar di curare l'ansia (sia con psicofarmaci/ansiolitici e sia con terapie psicologiche cognitivo/temporali di gruppo e/o individuali),ma bensì anche per un fatto finanziario.
Difatti,da quando la mia ansia è diventata cronica,io non lavoro più.
Sono ormai 3 anni,e i "fondi" messi da parte per un mio futuro,sono finiti per "normali spese quotidiane",e per le varie terapie e farmaci.
Vengo al dunque:
Siccome non potendo lavorare,non ho entrate,
La mia domanda è:
E' possibile richiedere una specie di contributo finanziario da parte di qualche ente,governo,associazione,ecc....?
Tipo una specie d'accompagnamento (sono molto ignorante su questo fatto)
Faccio questa domanda in quanto,avendo finito i fondi,la mia preoccupazione sale molto.Per me,"niente fondi",significa niente più terapie e farmaci.E questo mi fa aumentare tantissimo la mia ansia.Solo il pensiero di smettere le sedute e gli psicofarmaci,e quindi star male ancora di più,mi fa impazzire.
Spero di essermi spiegato nel miglior modo possibile,e chiedo scusa se qualche parte del testo risulta incomprensibile;ma mentre sto scrivendo ho l'ansia ad uno stadio piuttosto elevato,e faccio fatica ad aver la lucidità su quello che ho scritto.
In poche parole,quello che stò pensando l'ho scritto.
Ringrazio i dottor che risponderanno.
Cordiali saluti
Non stò qui a spiegare la mia storia d'ansia.
Ma brevemente dico che: c'è l'ho da 10 anni (da 3 diventata cronica)
Il mio problema ora non risiede solo nel cercar di curare l'ansia (sia con psicofarmaci/ansiolitici e sia con terapie psicologiche cognitivo/temporali di gruppo e/o individuali),ma bensì anche per un fatto finanziario.
Difatti,da quando la mia ansia è diventata cronica,io non lavoro più.
Sono ormai 3 anni,e i "fondi" messi da parte per un mio futuro,sono finiti per "normali spese quotidiane",e per le varie terapie e farmaci.
Vengo al dunque:
Siccome non potendo lavorare,non ho entrate,
La mia domanda è:
E' possibile richiedere una specie di contributo finanziario da parte di qualche ente,governo,associazione,ecc....?
Tipo una specie d'accompagnamento (sono molto ignorante su questo fatto)
Faccio questa domanda in quanto,avendo finito i fondi,la mia preoccupazione sale molto.Per me,"niente fondi",significa niente più terapie e farmaci.E questo mi fa aumentare tantissimo la mia ansia.Solo il pensiero di smettere le sedute e gli psicofarmaci,e quindi star male ancora di più,mi fa impazzire.
Spero di essermi spiegato nel miglior modo possibile,e chiedo scusa se qualche parte del testo risulta incomprensibile;ma mentre sto scrivendo ho l'ansia ad uno stadio piuttosto elevato,e faccio fatica ad aver la lucidità su quello che ho scritto.
In poche parole,quello che stò pensando l'ho scritto.
Ringrazio i dottor che risponderanno.
Cordiali saluti
[#1]
Gentile utente, girerò la sua domanda in altra area (Medicina del lavoro), in modo che colleghi più ferrati in materia potranno darle il loro parere.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile utente,
il solo disturbo d'ansia, seppur cronico, non viene valutato oltre il 15%, che non dà diritto ad alcun trattamento economico. Sarebbe opportuno affidarsi alla valutazione di uno psichiatra con competenze in campo di invalidità civile per verificare la situazione nella sua globalità e il suo impatto nella vita quotidiana, piuttosto che affidarsi ad una scarna diagnosi, che potrebbe senz'altro penalizzarla.
cordiali saluti
il solo disturbo d'ansia, seppur cronico, non viene valutato oltre il 15%, che non dà diritto ad alcun trattamento economico. Sarebbe opportuno affidarsi alla valutazione di uno psichiatra con competenze in campo di invalidità civile per verificare la situazione nella sua globalità e il suo impatto nella vita quotidiana, piuttosto che affidarsi ad una scarna diagnosi, che potrebbe senz'altro penalizzarla.
cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#3]
Ex utente
Caro Dr.Martiadis,
In poche parole mi stà dicendo che dovrei chiedere al mio psichiatra se ha competenze nell'invalidità civile?
Se la risposta è negativa,dove potrei cercarne uno?
E' lo psichiatra che valuta la percentuale chiamiamola di "disagio", e quanto essa interferisce con la "vita" quotidiana?
Ed è quindi esso che può far partire un trattamento economico?
La ringrazio
Cordialmente
In poche parole mi stà dicendo che dovrei chiedere al mio psichiatra se ha competenze nell'invalidità civile?
Se la risposta è negativa,dove potrei cercarne uno?
E' lo psichiatra che valuta la percentuale chiamiamola di "disagio", e quanto essa interferisce con la "vita" quotidiana?
Ed è quindi esso che può far partire un trattamento economico?
La ringrazio
Cordialmente
[#4]
Gentile utente,
il suo psichiatra (struttura pubblica) dovrà redigere una relazione attestante le sue patologie e il grado di disabilità che queste comportano. Tale attestato dovrà essere presentato all'ufficio invalidi civili insieme alla richiesta di visita per l'accertamento dell'invalidità. Le verrà anche richiesto all'atto della visita di fornire ulteriore documentazione della sua patologia.
Cordiali saluti
il suo psichiatra (struttura pubblica) dovrà redigere una relazione attestante le sue patologie e il grado di disabilità che queste comportano. Tale attestato dovrà essere presentato all'ufficio invalidi civili insieme alla richiesta di visita per l'accertamento dell'invalidità. Le verrà anche richiesto all'atto della visita di fornire ulteriore documentazione della sua patologia.
Cordiali saluti
[#6]
L'unica documentazione utile ai fini dell'accertamento dell'invalidità è costituita da certificazioni, relazioni o cartelle cliniche di struttura pubblica. Le ricette di per sè non servono. serve una chiara relazione che attesti la sua patologia e/o la copia della cartella clinica.
cordiali saluti
cordiali saluti
[#8]
Si valuta anche l'impatto della patologia per l'età attuale e comunque il disturbo d'ansia non da' diritto ad alcun indennizzo.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.1k visite dal 26/07/2009.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.