Medicina del lavoro

Buongiorno a tutti,

Ci tengo a ringraziare anticipatamente tutti, per il servizio che svolgete.

Ho bisogno di un vostro parere, da circa un anno soffro di ansia, attacchi di panico e depressione e da gennaio sono in cura presso il Csm della mia zona, che mi ha prescritto xanax, efexor e halcion.
In particolare in orario serale dopo le 19 circa aumenta in modo esponenziale la mia ansia e spesso ho attacchi di panico.

Rientro dopo una lunga mutua a lavoro e il medico del Csm (ente pubblico) mi ha rilasciato della documentazione per il medico del lavoro, ne quale consiglia di evitare per il momento turni serali e di chiusura del supermercato (ore 20.30), oltre che turni di lavoro gravosi e dico prestare attenzione alla guida ed all'utilizzo di attrezzature (nel mio caso, affettatrici, coltelli etc)
In attesa di visita medica dal medico del lavoro, il datore di lavoro mi ha comunque inserito turni serali e mi ha detto che se ho di problemi di non rientrare ed aspettare, appunto, la visita medica.

In più mi ha detto, che secondo lui, il medico non accetterá le limitazioni del Csm, in quanto le limitazioni orari valgono solo in caso di richiesta di esonero per i turni notturni e non serali.

La domanda è... Il medico del lavoro può davvero non tener conto di quanto prescritto da un medico del Csm?


Resto in attesa di un vostro gentile riscontro.

Cordiali saluti
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.3k 118
Gentile utente,
ha fatto bene a richiedere visita medica con il medico competente per esternare i suoi problemi e portare la documentazione rilasciata dal csm.
È auspicabile che la visita medica venga programmata al più presto. La legge non specifica entro quando debba essere effettuata ma certamente deve essere seguita senza ritardo .
Il datore di lavoro non ha l’obbligo di esonerarla dai turni serali senza una prescrizione del medico competente ma, pur a conoscenza delle sue problematiche, in caso di incidenti ritengo avrebbe delle responsabilità.
Per quanto riguarda il giudizio del medico competente mi lasci dire che il suo datore di lavoro dovrebbe fare il suo lavoro e lasciar fare al medico competente il proprio!
Non dubito infatti che il medico competente terrà in conto quanto comunicato dai colleghi del csm e il giudizio che esprimerà certamente sarà di conseguenza.
Detto questo, se il giudizio del medico competente non dovesse trovarla d’accordo, le ricordo che può proporre ricorso all’organo di vigilanza della asl competente per territorio entro 30 giorni dalla data di ricezione del giudizio. L’organo di vigilanza, dopo averla visitata ed fatte le sue valutazioni potrà confermare, modificare o revocare il giudizio del medico competente.
Le consiglio di farsi consegnare il giudizio per iscritto (è un suo diritto ed un obbligo di legge).

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro