Certificazione di flessibilità al congedo di maternità
Buongiorno, scrivo per avere qualche chiarimento in merito alla certificazione da farsi rilasciare da un medico del SSN per poter lavorare fino alla data del parto.
Com'è noto la certificazione deve essere prodotta nel corso del 7 mese di gravidanza, ma pare che la mia ginecologa (una privata che però organizza nel suo studio visite con un medico del SSN per certificati e morfologiche) stia facendo di tutto per ritardare la visita con questo medico.
Il motivo è che lei sospetta una colestasi gravidica in presenza delle seguenti condizioni: - acidi biliari a 9 (limite 6) - ALT a 55 (limite 41) Tutti gli altri parametri sono nella norma e non ho prurito.
Inoltre da un'ecografia al fegato risulta tutto nella norma.
La mia domanda è: la certificazione deve certificare che il mio lavoro non pone la mia salute a rischio oppure per poter ritardare la maternità devo avere tutti i valori perfetti (ma chi li ha in gravidanza?).
Premetto che lavoro in banca (ma non in filiale), la mia società mi garantisce il lavoro flessibile da casa durante tutto il periodo della gravidanza e il mio orario di lavoro è di 7, 5 ore al giorno.
Da premettere anche che la colestasi gravidica dipende dal livello ormonale, quindi non è nemmeno ipotizzabile che il lavoro possa in qualche modo compromettere il mio fegato.
è ragionevole il fatto che non mi si organizzi la visita con lo specialista del SSN perché mi viene detto che con questi valori il certificato non viene rilasciato?
Spero di ricevere presto un vostro riscontro.
Grazie mille.
Com'è noto la certificazione deve essere prodotta nel corso del 7 mese di gravidanza, ma pare che la mia ginecologa (una privata che però organizza nel suo studio visite con un medico del SSN per certificati e morfologiche) stia facendo di tutto per ritardare la visita con questo medico.
Il motivo è che lei sospetta una colestasi gravidica in presenza delle seguenti condizioni: - acidi biliari a 9 (limite 6) - ALT a 55 (limite 41) Tutti gli altri parametri sono nella norma e non ho prurito.
Inoltre da un'ecografia al fegato risulta tutto nella norma.
La mia domanda è: la certificazione deve certificare che il mio lavoro non pone la mia salute a rischio oppure per poter ritardare la maternità devo avere tutti i valori perfetti (ma chi li ha in gravidanza?).
Premetto che lavoro in banca (ma non in filiale), la mia società mi garantisce il lavoro flessibile da casa durante tutto il periodo della gravidanza e il mio orario di lavoro è di 7, 5 ore al giorno.
Da premettere anche che la colestasi gravidica dipende dal livello ormonale, quindi non è nemmeno ipotizzabile che il lavoro possa in qualche modo compromettere il mio fegato.
è ragionevole il fatto che non mi si organizzi la visita con lo specialista del SSN perché mi viene detto che con questi valori il certificato non viene rilasciato?
Spero di ricevere presto un vostro riscontro.
Grazie mille.
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Gentile utente,
il certificato del ginecologo del SSN deve attestare che non vi sono controindicazioni, per la madre e per il nascituro, a svolgere l'attività lavorativa dichiarata fino a tutto l'ottavo o nono mese.
E' una valutazione del ginecologo del SSN su cui non si può (correttamente) obiettare.
Naturalmente la visita con lo specialista del SSN deve essere comunque fatta e se la sua ginecologa di fiducia non la programma in studio, provveda lei a prenotarla con i normali canali di prenotazione del SSN.
Il certificato del ginecologo viene valutato quindi dal medico competente che deve poi rilasciare un suo certificato di nulla osta o meno al proseguimento del lavoro. Il medico del lavoro effettua una valutazione più mirata alla realtà lavorativa valutando anche i rischi specifici delle mansione.
Entrambe le certificazioni verranno poi inviate all'INPS.
Se, come lei dice, il lavoro lo svolgerebbe in modalità agile non credo vi siano preclusioni.
Cordiali saluti
il certificato del ginecologo del SSN deve attestare che non vi sono controindicazioni, per la madre e per il nascituro, a svolgere l'attività lavorativa dichiarata fino a tutto l'ottavo o nono mese.
E' una valutazione del ginecologo del SSN su cui non si può (correttamente) obiettare.
Naturalmente la visita con lo specialista del SSN deve essere comunque fatta e se la sua ginecologa di fiducia non la programma in studio, provveda lei a prenotarla con i normali canali di prenotazione del SSN.
Il certificato del ginecologo viene valutato quindi dal medico competente che deve poi rilasciare un suo certificato di nulla osta o meno al proseguimento del lavoro. Il medico del lavoro effettua una valutazione più mirata alla realtà lavorativa valutando anche i rischi specifici delle mansione.
Entrambe le certificazioni verranno poi inviate all'INPS.
Se, come lei dice, il lavoro lo svolgerebbe in modalità agile non credo vi siano preclusioni.
Cordiali saluti
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 30/09/2021.
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