Accesso a pubblico impiego con disturbi psichiatrici
Gentili dottori/dottoresse
da tempo valuto la possibilità di avviare la pratica per il riconoscimento di una percentuale di invalidità civile, non tanto per ottenere l'assegno ordinario, bensì, un punteggio che mi permetta l'iscrizione alle categorie protette ed/ o eventualmente poter accedere ai posti messi a concorso riservati alle sopracitate categorie.
Il quesito che pongo voi è: potrebbero sorgere problemi se la mia invalidità è causata anche da un disturbo psichiatrico?
C'è qualche conflitto tra malattia psichiatrica e inserimento lavorativo in generale.
In attesa di vostro riscontro, porgo,
Distinti saluti
da tempo valuto la possibilità di avviare la pratica per il riconoscimento di una percentuale di invalidità civile, non tanto per ottenere l'assegno ordinario, bensì, un punteggio che mi permetta l'iscrizione alle categorie protette ed/ o eventualmente poter accedere ai posti messi a concorso riservati alle sopracitate categorie.
Il quesito che pongo voi è: potrebbero sorgere problemi se la mia invalidità è causata anche da un disturbo psichiatrico?
C'è qualche conflitto tra malattia psichiatrica e inserimento lavorativo in generale.
In attesa di vostro riscontro, porgo,
Distinti saluti
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Gentile utente,
Non vi è una preclusione assoluta per l’inserimento lavorativo di soggetti che soffrono di patologie psichiatriche, ci mancherebbe!
Naturalmente vi sono mansioni che, per i rischi sulla salute del lavoratore o verso terze persone, sono controindicate per soggetti che presentano patologie psichiche mal compensate.
Alcune mansioni inoltre, a causa delle loro peculiarità (es. particolarmente stressanti, turnazioni spinte, ecc.) potrebbero aggravare una patologia psichiatrica già presente o ridurre l’effetto positivo della terapia intrapresa.
Il ruolo del medico competente aziendale è proprio quello di valutare attentamente i rischi del lavoro in rapporto allo stato di salute del lavoratore ed esprimere un giudizio sulla idoneità dello stesso; giudizio che deve avere sempre, come primo obiettivo, la salute del lavoratore.
Cordiali saluti ed in bocca al lupo
Non vi è una preclusione assoluta per l’inserimento lavorativo di soggetti che soffrono di patologie psichiatriche, ci mancherebbe!
Naturalmente vi sono mansioni che, per i rischi sulla salute del lavoratore o verso terze persone, sono controindicate per soggetti che presentano patologie psichiche mal compensate.
Alcune mansioni inoltre, a causa delle loro peculiarità (es. particolarmente stressanti, turnazioni spinte, ecc.) potrebbero aggravare una patologia psichiatrica già presente o ridurre l’effetto positivo della terapia intrapresa.
Il ruolo del medico competente aziendale è proprio quello di valutare attentamente i rischi del lavoro in rapporto allo stato di salute del lavoratore ed esprimere un giudizio sulla idoneità dello stesso; giudizio che deve avere sempre, come primo obiettivo, la salute del lavoratore.
Cordiali saluti ed in bocca al lupo
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 11/09/2021.
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