Gravidanza lavoro di parrucchiera
Salve!
Vi scrivo per mia moglie.
Ha fatto i test di gravidanza ed è risultata incinta.
Volevamo sapere se ci sono rischi per la gravidanza, per il bambino o per lei continuare a lavorare come parrucchiera (e quindi essendo esposta a lacca, tinte, ecc.
) fin quando si sentirà bene.
Ringraziamo anticipatamente
Vi scrivo per mia moglie.
Ha fatto i test di gravidanza ed è risultata incinta.
Volevamo sapere se ci sono rischi per la gravidanza, per il bambino o per lei continuare a lavorare come parrucchiera (e quindi essendo esposta a lacca, tinte, ecc.
) fin quando si sentirà bene.
Ringraziamo anticipatamente
[#1]
Gentile utente,
in linea generale la mansione di parrucchiera può essere a rischio per la futura mamma e per il bambino, non solo per il rischio chimico ma anche per la necessaria postura in piedi prolungata. Ad ogni buon conto ogni azienda può avere una maggiore o minore rischiosità.
La valutazione sulla eventuale mansione a rischio in caso di gravidanza deve essere, in ogni azienda, preventivamente valutata e l’esito di tale valutazione deve essere riportata nel documento di valutazione dei rischi che ogni azienda deve aver redatto.
Consiglio a sua moglie di comunicare lo stato di gravidanza al suo datore di lavoro che, ove la mansione dovesse essere stata valutata a rischio, avrebbe l’obbligo di comunicare ciò alla direzione provinciale del lavoro per porre sua moglie in astensione anticipata per mansione a rischio.
In ogni caso sua moglie stessa può richiedere astensione anticipata alla direzione provinciale del lavoro che, dopo le necessarie valutazioni, accetterà o meno la richiesta.
Cordiali saluti
in linea generale la mansione di parrucchiera può essere a rischio per la futura mamma e per il bambino, non solo per il rischio chimico ma anche per la necessaria postura in piedi prolungata. Ad ogni buon conto ogni azienda può avere una maggiore o minore rischiosità.
La valutazione sulla eventuale mansione a rischio in caso di gravidanza deve essere, in ogni azienda, preventivamente valutata e l’esito di tale valutazione deve essere riportata nel documento di valutazione dei rischi che ogni azienda deve aver redatto.
Consiglio a sua moglie di comunicare lo stato di gravidanza al suo datore di lavoro che, ove la mansione dovesse essere stata valutata a rischio, avrebbe l’obbligo di comunicare ciò alla direzione provinciale del lavoro per porre sua moglie in astensione anticipata per mansione a rischio.
In ogni caso sua moglie stessa può richiedere astensione anticipata alla direzione provinciale del lavoro che, dopo le necessarie valutazioni, accetterà o meno la richiesta.
Cordiali saluti
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
[#2]
Utente
Buongiorno dottore.
Da quello che sappiamo le parrucchiere possono richiedere di stare a casa in maternità fin da subito, per questo le chiedavamo se ci fosse un livello di rischio elevato.
Sarebbe intenzione di mia moglie andare a lavorare ancora un po' di mesi, in maniera da poter usufruire di un maggior periodo di maternità dopo il parto. Secondo lei sarebbe una cosa ragionevole?
Grazie
Da quello che sappiamo le parrucchiere possono richiedere di stare a casa in maternità fin da subito, per questo le chiedavamo se ci fosse un livello di rischio elevato.
Sarebbe intenzione di mia moglie andare a lavorare ancora un po' di mesi, in maniera da poter usufruire di un maggior periodo di maternità dopo il parto. Secondo lei sarebbe una cosa ragionevole?
Grazie
[#3]
Gentile utente,
l'entità del rischio, soprattutto quello chimico, dipende da vari fattori che possono essere diversi nelle diverse realtà lavorative. Il rischio può essere più o meno importante in base al tipo di prodotti utilizzati, alla loro quantità, alla tipologia dei locali dove vengono effettuate le miscele (se è più o meno aereato, se è presente o no aspirazione, se è più o meno ampio, se più operatori lavorano contemporaneamente, ecc.).
Come le dicevo nella mia precedente risposta, se il documento di valutazione dei rischi aziendale lo prevede, la dipendente non può continuare a lavorare e deve essere posta in astensione anticipata.
Pur con tutti i limiti del consulto a distanza e non conoscendo a fondo le caratteristiche dei locali, delle modalità di lavoro e dei prodotti utilizzati nel lavoro di sua moglie, ritengo che la mansione di parrucchiera, salvo la possibilità di adottare importanti limitazioni e prescrizioni, non sia compatibile con lo stato di gravidanza e con il periodo dell'allattamento.
Cordiali saluti
l'entità del rischio, soprattutto quello chimico, dipende da vari fattori che possono essere diversi nelle diverse realtà lavorative. Il rischio può essere più o meno importante in base al tipo di prodotti utilizzati, alla loro quantità, alla tipologia dei locali dove vengono effettuate le miscele (se è più o meno aereato, se è presente o no aspirazione, se è più o meno ampio, se più operatori lavorano contemporaneamente, ecc.).
Come le dicevo nella mia precedente risposta, se il documento di valutazione dei rischi aziendale lo prevede, la dipendente non può continuare a lavorare e deve essere posta in astensione anticipata.
Pur con tutti i limiti del consulto a distanza e non conoscendo a fondo le caratteristiche dei locali, delle modalità di lavoro e dei prodotti utilizzati nel lavoro di sua moglie, ritengo che la mansione di parrucchiera, salvo la possibilità di adottare importanti limitazioni e prescrizioni, non sia compatibile con lo stato di gravidanza e con il periodo dell'allattamento.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 31.5k visite dal 02/04/2021.
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