Ricorso allo spresal
Buonasera, in data 03/02/2021, sono stato sottoposto a visita medica aziendale straordinaria, da me richiesta, in quanto accuso forti dolori alle articolazioni, in particolare alle ginocchia.
Ho fornito risonanza recente che si è aggiunta alle precedenti e ai referti specialistici.
Premetto che sono un magazziniere di 52 anni e durante il lavoro utilizzo dei carrelli con ruote in ferro che trasmettono alle mie gambe ogni asperità del terreno.
Il medico sembra non capire la gravità della cosa anche alla luce del referto ortopedico che recita: "condropatia femoro rotulea bilaterale e lombosciatalgia da ernia discale L4 L5".
In particolare, è stato molto prevenuto e ostile nei miei confronti.
Alla fine ha scritto: "idoneo alla mansione", non che non ne sia contento perché il mio lavoro mi piace, ma il problema persiste ed è sempre più ingravescente.
C'è stato un' avvicendamento del medico con quello precedente che è andato in pensione e che nella visita precedente aveva scritto: "limitare i carichi sugli arti inferiori".
Ciò mi dava un un po' di giovamento in quanto alternavo parte della giornata lavorativa sul carrello e altra parte su un altro mezzo, seduto.
Vorrei cortesemente sapere se è consigliabile fare ricorso allo spresal e se in tal caso rischio il posto di lavoro.
La ringrazio per la disponibilità e per il tempo che vorrà dedicare alla mia domanda.
Cordiali saluti
Ho fornito risonanza recente che si è aggiunta alle precedenti e ai referti specialistici.
Premetto che sono un magazziniere di 52 anni e durante il lavoro utilizzo dei carrelli con ruote in ferro che trasmettono alle mie gambe ogni asperità del terreno.
Il medico sembra non capire la gravità della cosa anche alla luce del referto ortopedico che recita: "condropatia femoro rotulea bilaterale e lombosciatalgia da ernia discale L4 L5".
In particolare, è stato molto prevenuto e ostile nei miei confronti.
Alla fine ha scritto: "idoneo alla mansione", non che non ne sia contento perché il mio lavoro mi piace, ma il problema persiste ed è sempre più ingravescente.
C'è stato un' avvicendamento del medico con quello precedente che è andato in pensione e che nella visita precedente aveva scritto: "limitare i carichi sugli arti inferiori".
Ciò mi dava un un po' di giovamento in quanto alternavo parte della giornata lavorativa sul carrello e altra parte su un altro mezzo, seduto.
Vorrei cortesemente sapere se è consigliabile fare ricorso allo spresal e se in tal caso rischio il posto di lavoro.
La ringrazio per la disponibilità e per il tempo che vorrà dedicare alla mia domanda.
Cordiali saluti
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Gentile utente,
può senz'altro proporre ricorso all'organo di vigilanza se non sono trascorsi più di 30 giorni dal giudizio del medico competente. L'organo di vigilanza, dopo averla visita e acquisito tutti i dati e documenti che riterrà necessario emetterà un proprio giudizio che potrà confermare, modificare o revocare quello emesso dal medico competente.
Non vedo perché dovrebbe rischiare il posto di lavoro a maggior ragione per il fatto che una limitazione lei l'aveva già e immagino il datore di lavoro la rispettasse.
Cordiali saluti
può senz'altro proporre ricorso all'organo di vigilanza se non sono trascorsi più di 30 giorni dal giudizio del medico competente. L'organo di vigilanza, dopo averla visita e acquisito tutti i dati e documenti che riterrà necessario emetterà un proprio giudizio che potrà confermare, modificare o revocare quello emesso dal medico competente.
Non vedo perché dovrebbe rischiare il posto di lavoro a maggior ragione per il fatto che una limitazione lei l'aveva già e immagino il datore di lavoro la rispettasse.
Cordiali saluti
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 04/02/2021.
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