Coronavirus e diabete

Salve sono Valeria.
Scrivo dal MOLISE.
Chiedo, cortesemente, informazioni per quanto riguarda la correlazione tra coronavirus - diabete e il lavoro.
Io lavoro come OSS, presso un ospedale privato, ho il diabete di tipo 1, l'ipotiroidismo cronico e ho da poco (25 gennaio 2020) subito un intervento chirurgico di rimozione delle cisti alle ovaie.
Dove lavoro ci sono stati già casi di covid-19, (fino ad ora non ho avuto problemi), e ho comunque tanta paura in quanto so che con il diabete abbastanza scompensato rischio di più rispetto ad altre persone.
Volevo sapere se rientro nelle categorie di persone fragili (patologie croniche) e cosa potrei, eventualmente, fare per non correre rischi riguardanti la salute e, al tempo stesso, non perdere il lavoro.
Nel caso della Campania, L'INPS ha emanato una nota nella quale si fa riferimento, inequivocabilmente, alle persone con diabete mellito e si parla del codice v07 per avere il congedo temporaneo dal lavoro.
Mi è stato anche detto che in Molise questa nota ancora non c'è da parte dell'Inps.
Tuttavia, nel DPCM 08 marzo 2020, si parla delle persone con patologie croniche, raccomandando loro di non uscire di casa.
Nessuno sta facendo nulla per tutelare la categoria dei diabetici insulinodipendenti e arrivare a dover scegliere tra il salvaguardare la propria vita o il proprio lavoro mi sembra abbastanza assurdo.
Il mio medico curante e la mia diabetologa mi hanno detto che, al momento, non posso fare nulla per non correre rischi e, infatti, sto continuando a svolgere il mio lavoro.
L'unica cosa che mi hanno detto è che potrei richiedere un esonero (con l'esonero, essendo una clinica privata, è probabile che mi dichiarino inabile al lavoro per poi procedere al licenziamento).
Chiedo a voi, cortesemente, di darmi delle delucidazioni e magari anche dei consigli su come affrontare questo problema.
Vi ringrazio anticipatamente e scusate se mi sono dilungata.

P.
S. Ci tenevo ad aggiungere che non sono tutelata nemmeno dal punto di vista dei DPI perché le mascherine che ci passano in reparto sono solo quelle chirurgiche che, come sappiamo, non riescono a proteggerci rispetto al virus.
Di nuovo grazie
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.2k 118
Gentile Utente,
a mio parere lei rientra pienamente tra le cosiddette persone con particolare fragilità.
La certificazione dovrebbe essere fatta dal suo medico curante. Purtroppo le indicazioni date dall'INPS centrale non sono univoche né chiare e per questo motivo si è creata una gran confusione.
Se lei ha riconosciuta una invalidità civile a maggior ragione dovrebbe essere massimamente tutelata tutelata.
Le posso solo consigliare di rivolgersi al medico competente della sua azienda (richiedendo una visita straordinaria prevista dalla legge) e affrontare il caso con lui per trovare una soluzione di concerto con il datore di lavoro e con il medico curante al fine di tutelare pienamente la sua salute.
Cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro

[#2]
Utente
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Seguirò il suo consiglio. La ringrazio tanto Dottore
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