Positivo al thc al test antidoto al lavoro

Buongiorno, stamattina ho fatto il test tossicologico a lavoro, sono stato trovato positivo al thc.
Il medico ha preso le urine e le sta portando al Ser.
T. per vedere con conferma il tasso quanto sia.
Io non fumo da giorno 25 e comunque il test è risultato positivo! Volevo chiederle quali sono le conseguenze.
Lavoro come caldaista presso una centrale! Grazie e buongiorno
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.3k 118
Gentile utente,
La procedura è questa:
Le stesse urine risultate positive al test di screening con metodo immunochimico, verranno sottoposte al test di conferma con cromatografia accoppiata a spettrometria di massa. Se anche questo test conferma la positività, lei verrà dichiarato temporaneamente non idoneo alla mansione a rischio e verrà inviato al SeRT.
Al SerT verrà sottoposto ad una serie di accertamenti clinici e biologici al termine dei quali i medici del SerT comunicheranno al medico competente se lei è un consumatore occasionale o se è tossicodipendente.
Nel primo caso verrà riammesso nella mansione a rischio ma verrà sottoposto a controlli ravvicinati a sorpresa per un certo periodo di tempo.
Nel secondo caso le verrà proposto un percorso di recupero che se rifiuterà potrà essere motivo di licenziamento per giusta causa. Se lo accetterà invece il posto di lavoro le dovrà esse conservato, senza stipendio, per tutto il periodo di recupero.
Come vede la procedura è molto rigida: per tal motivo consiglio sempre, indipendentemente da ciò che si pensa sull’uso ricreativo delle droghe, di astenersi quando si svolgono attività lavorative per le quali è previsto il controllo tossicologico.
Cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro

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Utente
Utente
Grazie mille gentilissimo! Il problema è che io ne ho fatto uso quando non lavoravo, per poi iniziare a lavorare il 5 di febbraio. Io quando ho assunto questa droga leggera ero disoccupato! Non so se questo possa essere una scusa . Grazie mille per la risposta
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.3k 118
Purtroppo l’aver assunto la droga prima dell’assunzione non può essere una giustificazione anche perché l’esame che ha eseguito ed anche quello di conferma non sono in grado di determinare l’epoca dell’ultima volta che ha fatto uso di cannabis.
Cordiali saluti ed in bocca al lupo
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Utente
Utente
Buonasera, purtroppo il test è risultato positivo, non sono un consumatore di cannabis, quindi non so come vadano queste cose. Ora che succede rischio il posto di lavoro? A me hanno detto che mi verrà tolta la patente del muletto, sperando sia solo quello! Ma ora ho un colloquio con uno psicologo o sarà il datore di lavoro a decidere?
La mia paura oltre a perdere il posto di lavoro, sperando che non sia così, è di essere chiamato drogato in azienda! Perché non è un appellativo che mi merito! Grazie ancora
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.3k 118
Gentile utente,
Adesso la procedura prevede che il medico competente emetterà un giudizio di inidoneità temporanea alla sola mansione a rischio (conduzione del muletto) e la invierà al SerT. Il SerT effettuerà una serie di accertamenti clinici e di laboratorio per valutare se la positività riscontrata sia dovuta ad un uso occasionale o a causa di una dipendenza. Nel primo caso (quello che sono certo sia il suo caso) il medico competente la riammetterà all’uso del muletto ma effettuerà controlli ravvicinati a sorpresa per un certo periodo.
Sia il medico competente che il datore di lavoro ed i preposti hanno l’obbligo di mantenere la massima discrezione nella vicenda.
Mi permetta di darle qualche piccolo consiglio che non vuol essere in alcun modo un rimprovero o peggio una paternale. Non si preoccupi più di tanto su quello che potrebbero pensare i colleghi. Prenda questo spiacevole episodio come un occasione di crescita e di riflessione su ciò che è veramente importante nella vita e continui al lavorare tranquillamente dimostrando così fattivamente le sue qualità sul lavoro e umane.
Cordiali saluti ed un grande in bocca al lupo.
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Utente
Utente
Quali saranno questi test clinici?
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.3k 118
Di seguito le riporto letteralmente quello che prevede la norma in proposito:
Accertamenti clinici mediante visita medica.
La visita medica si espleta mediante un esame medico-legale, clinico-documentale, clinico-anamnestico, psicocomportamentale e clinico-obiettivo.
La finalità generale, oltre a quella di stabilire se vi sia o vi sia stato uso di sostanze, è di definirne la tipologia di sostanze utilizzate, le modalità di assunzione e la frequenza (per quanto possibile ricostruire sulla base delle dichiarazioni del soggetto sottoposto ad accertamenti).
L'esame clinico-documentale è mirato a verificare la sussistenza o l'esclusione di documentazione clinica attendibile attestante o correlabili con condizioni di uso/abuso/dipendenza da sostanze stupefacenti; la sussistenza di patologie correlate all'uso di sostanze stupefacenti o psicotrope, di stati o condizioni cliniche generali giustificanti terapie farmacologiche in atto con possibile interferenza con gli accertamenti tossicologici, altre patologie in grado di interferire con le funzioni neuro-cognitive generali. Sono esaminate eventuali certificazioni rilasciate da divisioni ospedaliere, unità di pronto soccorso, SERT, unità di alcologia, comunità terapeutiche accreditate indicanti diagnosi di disturbo da uso di sostanze psicoattive, eventuale comorbità psichiatrica o internistico/infettivologica, esiti di monitoraggi chimico-tossicologici, terapie mono o multimodali praticate, farmacologiche (sostitutive, psicotrope o aspecifiche) e/o psicologiche e/o interventi socio-riabilitativi.
L'esame clinico-anamnestico: l'acquisizione dei dati anamnestici deve fondarsi su esperienza clinica specialistica nell'ambito delle dipendenze e/o medico-legale e sulla capacità di instaurare un adeguato setting relazionale e accertativo.
L'esame psico-comportamentale può essere integrato con l'applicazione dei criteri del DSM IV finalizzati alla diagnosi multiassiale di disturbo da uso di sostanze psicoattive mediante somministrazione di una serie di domande standardizzate volte a verificare la presenza ed il soddisfacimento di ciascun criterio diagnostico.
L'esame clinico-obiettivo, deve essere connotato da accuratezza ed elevata specificità nel rilievo di segni e sintomi di:
1) intossicazione acuta;
2) intossicazione cronica;
3) astinenza;
4) stato di dipendenza;
5) patologie correlate all'uso di sostanze stupefacenti e/o psicotrope con particolare attenzione all'ambito psichiatrico, neurologico ed internistico/infettivologico;
6) precedenti clinici di rilievo (es. esiti di traumi, interventi chirurgici, ecc.);
7) eventuali segni di assunzione mediante iniezione o aspirazione endonasale.

Questo quello che prevede la norma. Ovviamente ogni SeRT ha una sua metodologia di lavoro che comunque deve rispettare i principi di legge.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Buonasera dottore, purtroppo per questo corona virus non ho avuto nessuna chiamata dal serT, ma c’è una scadenza o sarà aperta fino all’esito finale?
Volevo chiederle un’altra cosa. Se io che svolgo una mansione nel quale i test tossicologici non sono più previsti, il datore di lavoro può decidere comunque di sottopormi al test?
Grazie ancora per tutto!
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.3k 118
Gentile utente,
Non c’è una scadenza per cui credo che non appena verranno riprese le normali attività, verrà chiamato.
Se svolge un’attività per la quale non è previsto il test, il datore di lavoro non può decidere di farlo effettuare comunque.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie ancora per la disponibilità, magari lei è più informato di me. Io gestisco una centrale a vapore, il test tossicologico è da fare?
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.3k 118
Per la specifica attività di conduzione di generatori di vapore (decreto ministeriale 1 marzo 1974) non è previsto l'esame tossicologico.
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Utente
Utente
Gentilissimo come semore! Grazie del supporto
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