Idoneità mansione specifica
Buongiorno.
Mio padre (anni 62) ieri ha ricevuto la comunicazione di idoneità alla mansione di OSS.
Anamnesi: fuma 5-6 sig/die.
Beve vino a pasto.
APR: neoplasia uroteliale dal 2009 (operato K vescicale + chemioterapia dal 2015) con metastasi epatica e ossea.
Inv civ.
73%.
Fratture patologiche vertebrale e costale.
Artrosi cervicale e lombare.
Ipertensione (zibrazide, vasexten).
Recente bronchite in cura con Macladin e aereosol.
Presbiopia.
Esame obiettivo: condizioni generali buone.
MV regolare, con rumori aggiunti.
Toni cardiaci ritmici, pause app.
te libere.
Addome regolare, trattabile, non dolorante.
Prove vestibolari negative (manovra di Romberg, prova della deviazione degli indici e prova della marcia).
SpO2 99%.
P.
A 137/81 Polso 87/m Peso 78 Kg Altezza 178
TC Torace e addome: 21/08/19 bolla subpleurica enfisematosa basale sn.
Iperdensità soma D5 per esiti frattura.
Non segni di lesioni secondarie al fegato.
ECG: 04/11/19 ritmo sinusale, fc 70 bpm, morfologia nei limiti della norma
Spirometria: 04/11/19 lieve deficit restrittivo
Prelievo ematico ed urinario: 04/11/19 aumento degli enzimi epatici.
GP 84
Rischio lavorativo: 1) movimentazione manuale carichi 2) agenti biologici
Giudizio: IDONEO CON LE SEGUENTI PRESCRIZIONI: LIMITAZIONE NELLA MOVIMENTAZIONE MANUALE CARICHI SUPERIORE A 15 KG.
Ora la domanda nasce dal fatto che dalla ripresa al lavoro dopo il tumore fino all'anno precedente aveva anche altre prescrizioni e cioè: TURNI STRESSANTI E NOTTURNI.
Volevamo sapere se, considerato il quadro immutato rispetto allo scorso anno, ma le minori limitazioni sia il caso di effettuare il ricorso all'organo di vigilanza.
Vorremo evitare che l'aumento di stress con i turni notturni o turni gravati dallo straordinario, possano portare ad una recidiva oncologica visto che questa è sempre stata la motivazione alle prescrizioni data dal medico del lavoro aziendale.
Grazie
Mio padre (anni 62) ieri ha ricevuto la comunicazione di idoneità alla mansione di OSS.
Anamnesi: fuma 5-6 sig/die.
Beve vino a pasto.
APR: neoplasia uroteliale dal 2009 (operato K vescicale + chemioterapia dal 2015) con metastasi epatica e ossea.
Inv civ.
73%.
Fratture patologiche vertebrale e costale.
Artrosi cervicale e lombare.
Ipertensione (zibrazide, vasexten).
Recente bronchite in cura con Macladin e aereosol.
Presbiopia.
Esame obiettivo: condizioni generali buone.
MV regolare, con rumori aggiunti.
Toni cardiaci ritmici, pause app.
te libere.
Addome regolare, trattabile, non dolorante.
Prove vestibolari negative (manovra di Romberg, prova della deviazione degli indici e prova della marcia).
SpO2 99%.
P.
A 137/81 Polso 87/m Peso 78 Kg Altezza 178
TC Torace e addome: 21/08/19 bolla subpleurica enfisematosa basale sn.
Iperdensità soma D5 per esiti frattura.
Non segni di lesioni secondarie al fegato.
ECG: 04/11/19 ritmo sinusale, fc 70 bpm, morfologia nei limiti della norma
Spirometria: 04/11/19 lieve deficit restrittivo
Prelievo ematico ed urinario: 04/11/19 aumento degli enzimi epatici.
GP 84
Rischio lavorativo: 1) movimentazione manuale carichi 2) agenti biologici
Giudizio: IDONEO CON LE SEGUENTI PRESCRIZIONI: LIMITAZIONE NELLA MOVIMENTAZIONE MANUALE CARICHI SUPERIORE A 15 KG.
Ora la domanda nasce dal fatto che dalla ripresa al lavoro dopo il tumore fino all'anno precedente aveva anche altre prescrizioni e cioè: TURNI STRESSANTI E NOTTURNI.
Volevamo sapere se, considerato il quadro immutato rispetto allo scorso anno, ma le minori limitazioni sia il caso di effettuare il ricorso all'organo di vigilanza.
Vorremo evitare che l'aumento di stress con i turni notturni o turni gravati dallo straordinario, possano portare ad una recidiva oncologica visto che questa è sempre stata la motivazione alle prescrizioni data dal medico del lavoro aziendale.
Grazie
[#1]
Gentile utente,
Se quello che ha riportato è quanto trascritto nella cartella sanitaria e di rischio, noto come il rischio derivato dal turno notturno non è in alcun modo menzionato. Gli unici rischi menzionati sono il rischio biologico e quello da movimentazione manuale di carichi.
A leggere in maniera formale il giudizio espresso quindi non dovrebbe essere previsto, salvo errori di trascrizione dei rischi, il turno notturno!
Detto questo ritengo che il ricorso all’organo di vigilanza della asl non sia un tentativo temerario e che tale ricorso possa portare ad una modifica del giudizio espresso.
Cordiali saluti
Se quello che ha riportato è quanto trascritto nella cartella sanitaria e di rischio, noto come il rischio derivato dal turno notturno non è in alcun modo menzionato. Gli unici rischi menzionati sono il rischio biologico e quello da movimentazione manuale di carichi.
A leggere in maniera formale il giudizio espresso quindi non dovrebbe essere previsto, salvo errori di trascrizione dei rischi, il turno notturno!
Detto questo ritengo che il ricorso all’organo di vigilanza della asl non sia un tentativo temerario e che tale ricorso possa portare ad una modifica del giudizio espresso.
Cordiali saluti
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 598 visite dal 17/01/2020.
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