Test antidroga
Buonasera volevo sapere se per guidare una minipala/bobcat (inferiore 35ql) diarente la visita dal medico del lavoro bisogna essere sottoposti a test antidroga o ci sono differenze a seconda dell ambito lavorativo come ad esempio se si testano solo coloro che guidano macchine operatrici su strada a differenza di chi non si trova a contatto con terzi.. se si quali rischi si corrono se si viene trovati positivi ad un test? Grazie mille anticipatamente della risposta.. spero siate esaustivi. Buona serata
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Gentile utente,
La norma prevede che vengano sottoposti a controllo di assenza di assunzione di sostanze stupefacenti e psicotrope, tra altri, coloro che sono addetti alla conduzione di macchine che movimentano terra o merci, indipendentemente dal tipo di mezzo, dal luogo dove operano o dalla presenza o meno di altri lavoratori.
Nel caso un lavoratore venga trovato positivo al cosiddetto test di primo livello la procedura prevede che venga effettuato, sullo stesso campione di urina, un test di conferma con metodo gascromatografico accoppiato a spettrometria di massa.
Se viene confermata la positività, il medico competente emette un giudizio di temporanea inidoneità alla mansione per la quale era previsto il controllo ed invia il dipendente al SerT del territorio.
Il SerT, dopo gli accertamenti del caso, comunica al medico competente se il lavoratore è un tossicodipendente o se è un utilizzatore occasionale.
Nel primo caso, viene proposto al lavoratore un percorso di riabilitazione. Se il lavoratore accetta il percorso, il datore di lavoro ha l’obbligo di mantenere il posto di lavoro, senza retribuzione, per tutto il periodo di disassuefazione. Se il percorso non viene accettato, il datore di lavoro può procedere al licenziamento per giusta causa.
Nel caso di uso occasionale, il medico competente può riammettere il lavoratore nella lavorazione a rischio provvedendo però ad un monitoraggio più stringente con un controllo al mese, a sorpresa, per almeno i successivi sei mesi.
Come può vedere la procedura è complessa e può portare non pochi problemi al lavoratore trovato positivo.
Cordiali saluti
La norma prevede che vengano sottoposti a controllo di assenza di assunzione di sostanze stupefacenti e psicotrope, tra altri, coloro che sono addetti alla conduzione di macchine che movimentano terra o merci, indipendentemente dal tipo di mezzo, dal luogo dove operano o dalla presenza o meno di altri lavoratori.
Nel caso un lavoratore venga trovato positivo al cosiddetto test di primo livello la procedura prevede che venga effettuato, sullo stesso campione di urina, un test di conferma con metodo gascromatografico accoppiato a spettrometria di massa.
Se viene confermata la positività, il medico competente emette un giudizio di temporanea inidoneità alla mansione per la quale era previsto il controllo ed invia il dipendente al SerT del territorio.
Il SerT, dopo gli accertamenti del caso, comunica al medico competente se il lavoratore è un tossicodipendente o se è un utilizzatore occasionale.
Nel primo caso, viene proposto al lavoratore un percorso di riabilitazione. Se il lavoratore accetta il percorso, il datore di lavoro ha l’obbligo di mantenere il posto di lavoro, senza retribuzione, per tutto il periodo di disassuefazione. Se il percorso non viene accettato, il datore di lavoro può procedere al licenziamento per giusta causa.
Nel caso di uso occasionale, il medico competente può riammettere il lavoratore nella lavorazione a rischio provvedendo però ad un monitoraggio più stringente con un controllo al mese, a sorpresa, per almeno i successivi sei mesi.
Come può vedere la procedura è complessa e può portare non pochi problemi al lavoratore trovato positivo.
Cordiali saluti
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 17/10/2019.
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