Legge 104
Buona sera Dottore scusi se La disturbo volevo farle una domanda, le spiego bene e' per una mia cugina sprovvista di computer, ha 55 anni e lavora come donna delle pulizie in un'azienda a Rosone Prov. Torino pero' in una ditta di pulizie privata. Il problema suo e' che nel 2010 e' stata colpita dalla SLA e gli hanno passato un po' di invalidita' e ha il diritto della legge 104, pero' come dice lei i giorni sono solo 3 e lei al mese deve stare tanti piu' giorni a casa per visite specialistiche anche a Milano e i giorni non gli bastano, deve prendere permessi non retribuiti, ma nel caso suo non c'e' qualche spiraglio di legge che possa usufruire per tutti i giorni che ne ha bisogno? e un'altra domanda che Le volevo fare sempre quando ha un attimo di tempo, purtroppo la sua patologia si aggrava sempre di piu' e a volte cade per terra, e la ditta non ha lavori da fare da seduta, non c'e' la possibilita' che per diritto gli aspetti un lavoro da seduta fammi dire in qualche sportello esempio all'ASL e da chi deve rigolgersi per ottenere questi tipi di lavoro, perche' come dice lei sono ancora troppo giovane per la pensione, pero' la malattia purtroppo va avanti e di freguente ha problemi di mobilita' a volte anche seri che cade per terra senza preavviso. Lei gentilmente quando ha un attimo di tempo puo' prendere in visione le varie domande che ho proposto? La ringrazio tanto tanto in anticipo.
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Gentile utente,
I lavoratori invalidi cui sia stata riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa superiore al 50%, possono fruire ogni anno, anche in maniera frazionata, di un congedo per cure per un periodo non superiore a 30 giorni anche frazionati, a condizione che le cure siano connesse all'infermità invalidante accertata.
Questi giorni sono indipendenti dai 3 giorni mensili previsti dalla 104.
Il medico curante deve attestare che la cura è direttamente connessa al tipo di invalidità che ha colpito il lavoratore.
Da un punto di vista economico, il trattamento è quello di una normale assenza per malattia solo che tale periodo non è conteggiato nel cosiddetto comporto.
Le consiglio di rivolgersi ad un ente di patronato sia per avere precise istruzioni per usufruire di questi giorni di congedo che per un supporto per ricercare un posto, nell’ambito dei posti riservati agli invalidi, che sia compatibile con le limitazioni fisiche.
Cordiali saluti
I lavoratori invalidi cui sia stata riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa superiore al 50%, possono fruire ogni anno, anche in maniera frazionata, di un congedo per cure per un periodo non superiore a 30 giorni anche frazionati, a condizione che le cure siano connesse all'infermità invalidante accertata.
Questi giorni sono indipendenti dai 3 giorni mensili previsti dalla 104.
Il medico curante deve attestare che la cura è direttamente connessa al tipo di invalidità che ha colpito il lavoratore.
Da un punto di vista economico, il trattamento è quello di una normale assenza per malattia solo che tale periodo non è conteggiato nel cosiddetto comporto.
Le consiglio di rivolgersi ad un ente di patronato sia per avere precise istruzioni per usufruire di questi giorni di congedo che per un supporto per ricercare un posto, nell’ambito dei posti riservati agli invalidi, che sia compatibile con le limitazioni fisiche.
Cordiali saluti
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 24/09/2019.
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