Drug test urine: valido anche se il consumo è avvenuto in paesi dove è legale?
Salve,
sono un ragazzo di 20 anni, alto 1, 90m e peso circa 108kg.
Faccio uso di cannabis da circa un anno e mezzo, in media una canna al giorno.
Ho trovato un lavoro dove sono certo che mi sottoporranno alle analisi delle urine prima della mia assunzione.
Adesso il problema è questo: sono stato in vacanza in un paese dove la cannabis è legale, da quando sono tornato (27 agosto) ho interrotto l' uso in vista di questo esame di cui ovviamente non conosco la data precisa. Vorrei sapere se nel caso il test risultasse positivo ci fosse un modo per poter "giustificare" questa positività. Mi spiego meglio, dicendo la verità al medico (che è sempre la strada migliore) sul mio uso di cannabis effettuato in vacanza, in un paese dove la cannabis è legale, c'è qualche possibilità di effettuare un secondo test più avanti nel tempo per verificare che io effettivamente non faccio uso di sostanze?
Grazie in anticipo e scusate per la domanda un po "complicata" e forse stupida.
sono un ragazzo di 20 anni, alto 1, 90m e peso circa 108kg.
Faccio uso di cannabis da circa un anno e mezzo, in media una canna al giorno.
Ho trovato un lavoro dove sono certo che mi sottoporranno alle analisi delle urine prima della mia assunzione.
Adesso il problema è questo: sono stato in vacanza in un paese dove la cannabis è legale, da quando sono tornato (27 agosto) ho interrotto l' uso in vista di questo esame di cui ovviamente non conosco la data precisa. Vorrei sapere se nel caso il test risultasse positivo ci fosse un modo per poter "giustificare" questa positività. Mi spiego meglio, dicendo la verità al medico (che è sempre la strada migliore) sul mio uso di cannabis effettuato in vacanza, in un paese dove la cannabis è legale, c'è qualche possibilità di effettuare un secondo test più avanti nel tempo per verificare che io effettivamente non faccio uso di sostanze?
Grazie in anticipo e scusate per la domanda un po "complicata" e forse stupida.
[#1]
Gentile utente,
le domande degli utenti non sono mai stupide perché sottendono sempre un dubbio o peggio un timore in chi le formula.
L'aver assunto cannabis in un paese estero dove il consumo è legale non può essere una giustificazione in ambito lavorativo (in realtà anche in italia il consumo non è configurato come reato ma per alcune mansioni è necessario confermare la NON assunzione).
Detto questo condivido con lei l'opportunità di comunicare sempre tutto al medico.
Cordiali saluti ed in bocca al lupo
le domande degli utenti non sono mai stupide perché sottendono sempre un dubbio o peggio un timore in chi le formula.
L'aver assunto cannabis in un paese estero dove il consumo è legale non può essere una giustificazione in ambito lavorativo (in realtà anche in italia il consumo non è configurato come reato ma per alcune mansioni è necessario confermare la NON assunzione).
Detto questo condivido con lei l'opportunità di comunicare sempre tutto al medico.
Cordiali saluti ed in bocca al lupo
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
[#3]
Gentile utente,
l'unico caso in cui il test viene rimandato è nel caso in cui sia materialmente impossibile raccogliere un valido campione di urine richiesto (per esempio nel caso in cui il dipendente non riesce, in tempo ragionevole, ad urinare o nel caso in cui il campione di urine raccolto non risponda ai parametri previsti dalla legge relativamente alla temperatura, alla creatina e al Ph).
In questi casi si sospende il giudizio e l'esame viene effettuato, a sorpresa, entro massimo 10 giorni. Anche in caso di negatività di quest'ultimo esame si dovrà procedere, nei 30 giorni successivi a 3 nuovi controlli sempre a sorpresa.
Come vede la procedura prevista dalla legge è stringente.
Provi ad effettuare da solo il test (trova facilmente il kit in farmacia) per valutare preventivamente se è ancora positivo oppure no.
Cordiali saluti
l'unico caso in cui il test viene rimandato è nel caso in cui sia materialmente impossibile raccogliere un valido campione di urine richiesto (per esempio nel caso in cui il dipendente non riesce, in tempo ragionevole, ad urinare o nel caso in cui il campione di urine raccolto non risponda ai parametri previsti dalla legge relativamente alla temperatura, alla creatina e al Ph).
In questi casi si sospende il giudizio e l'esame viene effettuato, a sorpresa, entro massimo 10 giorni. Anche in caso di negatività di quest'ultimo esame si dovrà procedere, nei 30 giorni successivi a 3 nuovi controlli sempre a sorpresa.
Come vede la procedura prevista dalla legge è stringente.
Provi ad effettuare da solo il test (trova facilmente il kit in farmacia) per valutare preventivamente se è ancora positivo oppure no.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 13/09/2019.
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