Malattia professionale mobbing
buongiorno, sono più di 2 anni chiuso dentro una stanza demansionato e senza fare niente , ho fatto il percorso mobbing malattia professionale ASL e su un punteggio da 0 a 60 mi hanno riconosciuto 57 alto, lo stesso medico ASL che a tutt’oggi sono in cura con medicinali per stress ansia e forte depressione ha fatto la segnalazione all’INAIL. la stessa INAIL mi ha risposto dopo aver consegnato tutta la documentazione ASL moobing dopo tre giorni senza aver fatto gli accertamenti con i suoi ispettori sul posto di lavoro : GLI ACCERTAMENTI EFFETTUATI PER IL RICONOSCIMENTO DELLA MALATTIA PROFESSIONALE HANNO EVIDENZIATO CHE IL RISCHIO LAVORATIVO CUI E’ STATO/E’ ESPOSTO NON E’ IDONEO A PROVOCARE LA MALATTIA DENUNCIATA .. perché hanno scritto dagli accertamenti fatti quando gli stessi ispettori mi hanno comunicato che non hanno ancora fatto niente e che sono due cose diverse l’accertamento ispettori e l’accertamento della cartella clinica . possibile che smentiscono la ASL ? cosa devo fare ?
[#1]
Gentile utente,
Nella speranza di aver ben compreso il suo problema, pur nella complessità dell’argomento, di seguito le espongo il mio parere sul suo caso.
Innanzitutto è necessario distinguere il termine mobbing dallo stress lavoro correlato.
Il mobbing è un complesso di azioni vessatorie preordinate e prolungate nei confronti di un soggetto che può determinare, come a lei avvenuto, sintomi psichici o addirittura una vera e propria patologia. Questo è un reato.
Lo stress lavoro correlato è invece un possibile rischio lavorativo che deve essere valutato in ogni azienda e, se necessario, il datore di lavoro deve intervenire per eliminarlo o ridurlo al minimo. Non vi è in tal caso volontà vessatoria preordinata nei confronti di qualcuno. In genere lo stress lavoro correlato è causato da una disorganizzazione aziendale.
Premesso quanto sopra, nel suo caso io ritengo che:
- l’ispettore asl, in qualità di ufficiale di polizia giudiziaria, ha riconosciuto un problema di salute determinato da mobbing. Di ciò provvederà ad informare il giudice per i provvedimenti di ordine penale previsti dalla legge. Lo stesso ispettore, ipotizzando che la sua situazione potesse essere inquadrata come stress lavoro correlato e quindi come sospetta malattia professionale ha trasmesso il primo certificato di malattia professionale all’INAIL. L’INAIL non ha ritenuto sussistente il nesso di causalità tra il suo lavoro e i suoi problemi di stress. Ritengo che non sia proprio entrato nel merito del mobbing che, ripeto, ha una valenza penale.
L’INAIL si occupa di problematiche assicurative e non entra nel merito degli eventuali reati commessi (se non per una eventuale rivalsa economica) che sono di competenza del giudice e quindi degli ufficiali di polizia giudiziaria della asl.
A questo punto lei può proporre ricorso al giudizio dell’INAIL (le consiglio di affidarsi ad un patronato) relativamente alla malattia professionale.
Per il mobbing può invece rivolgersi ad un legale per valutare l’ipotesi di intentare una causa al datore di lavoro per ottenere un risarcimento per il danno biologico patito.
La materia come vede non è così semplice.
Per tal motivo invito anche i colleghi medici legali che leggono questo mio consulto, se lo ritengono, ad intervenire per un loro autorevole parere e per correggere mie eventuali inesattezze legali.
Cordiali saluti
Nella speranza di aver ben compreso il suo problema, pur nella complessità dell’argomento, di seguito le espongo il mio parere sul suo caso.
Innanzitutto è necessario distinguere il termine mobbing dallo stress lavoro correlato.
Il mobbing è un complesso di azioni vessatorie preordinate e prolungate nei confronti di un soggetto che può determinare, come a lei avvenuto, sintomi psichici o addirittura una vera e propria patologia. Questo è un reato.
Lo stress lavoro correlato è invece un possibile rischio lavorativo che deve essere valutato in ogni azienda e, se necessario, il datore di lavoro deve intervenire per eliminarlo o ridurlo al minimo. Non vi è in tal caso volontà vessatoria preordinata nei confronti di qualcuno. In genere lo stress lavoro correlato è causato da una disorganizzazione aziendale.
Premesso quanto sopra, nel suo caso io ritengo che:
- l’ispettore asl, in qualità di ufficiale di polizia giudiziaria, ha riconosciuto un problema di salute determinato da mobbing. Di ciò provvederà ad informare il giudice per i provvedimenti di ordine penale previsti dalla legge. Lo stesso ispettore, ipotizzando che la sua situazione potesse essere inquadrata come stress lavoro correlato e quindi come sospetta malattia professionale ha trasmesso il primo certificato di malattia professionale all’INAIL. L’INAIL non ha ritenuto sussistente il nesso di causalità tra il suo lavoro e i suoi problemi di stress. Ritengo che non sia proprio entrato nel merito del mobbing che, ripeto, ha una valenza penale.
L’INAIL si occupa di problematiche assicurative e non entra nel merito degli eventuali reati commessi (se non per una eventuale rivalsa economica) che sono di competenza del giudice e quindi degli ufficiali di polizia giudiziaria della asl.
A questo punto lei può proporre ricorso al giudizio dell’INAIL (le consiglio di affidarsi ad un patronato) relativamente alla malattia professionale.
Per il mobbing può invece rivolgersi ad un legale per valutare l’ipotesi di intentare una causa al datore di lavoro per ottenere un risarcimento per il danno biologico patito.
La materia come vede non è così semplice.
Per tal motivo invito anche i colleghi medici legali che leggono questo mio consulto, se lo ritengono, ad intervenire per un loro autorevole parere e per correggere mie eventuali inesattezze legali.
Cordiali saluti
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
[#2]
Utente
Gentilissimo Dr. Domenico Spinoso la ringrazio per il suo chiarimento .... tra l'altro vedendo le motivazioni da parte dell'INAIL : ....GLI ACCERTAMENTI EFFETTUATI PER IL RICONOSCIMENTO DELLA MALATTIA PROFESSIONALE HANNO EVIDENZIATO CHE IL RISCHIO LAVORATIVO CUI E’ STATO/E’ ESPOSTO NON E’ IDONEO A PROVOCARE LA MALATTIA DENUNCIATA .. ho letto che l'informativa che ha acquisito l'Inail da parte dell'Azienda dove lavoro è stata in merito alla salute dell'ambiente di lavoro e non al mobbing come ha segnalato la ASL ...è stato chiesto se ero a contatto con materiali nocivi ...ma non è stato chiesto le analisi delle mansioni e se è vero che sono più di 2 anni che sono chiuso in una stanza senza fare niente nonostante le mie molteplici segnalazioni demansionato di tutti gli incarichi che ricoprivo ..come ha segnalato la ASL...
Da 2 anni a tutt'oggi sono seguito 2 volte al mese dal Pischiatra e Piscologa ASL e trattato con Setralina 200, Paroxetina 40, Modalina 2 mg e 25 gocce prima di andare a dormire Trittico. Le chiedo cortesemente , visto che L'INAIL non ha affrontato l'oggetto considerato che l'Ispettore INAIL è andato in Azienda a fare verifica e non farà nessun rapporto in merito al mio stato lavorativo ... nella richiesta che ho fatto per una visita Collegiale INAIL ...lo stesso collegio potrà accogliere la Segnalazione ASL? e riconoscermi il dovuto, Grazie Marco
Da 2 anni a tutt'oggi sono seguito 2 volte al mese dal Pischiatra e Piscologa ASL e trattato con Setralina 200, Paroxetina 40, Modalina 2 mg e 25 gocce prima di andare a dormire Trittico. Le chiedo cortesemente , visto che L'INAIL non ha affrontato l'oggetto considerato che l'Ispettore INAIL è andato in Azienda a fare verifica e non farà nessun rapporto in merito al mio stato lavorativo ... nella richiesta che ho fatto per una visita Collegiale INAIL ...lo stesso collegio potrà accogliere la Segnalazione ASL? e riconoscermi il dovuto, Grazie Marco
[#3]
Gentile utente,
Purtroppo non credo che i medici che tratteranno il suo ricorso prenderanno in considerazione la segnalazione ASL relativa al mobbing. Anche loro si atterranno a valutare le eventuali condizioni di stress lavoro correlato ai fini del riconoscimento di una eventuale malattia professionale.
I medici dell'INAIL non hanno il compito né l'autorità per disporre una modifica delle sue condizioni di lavoro. Quello è eventualmente compito del procuratore, che, su segnalazione degli ispettori ASL, potrà imporre il trasferimento ad altre mansione.
Le ribadisco che per le conseguenze del mobbing subìto può solo richiedere un risarcimento per danno biologico al datore di lavoro in sede di giustizia civile.
Cordiali saluti
Purtroppo non credo che i medici che tratteranno il suo ricorso prenderanno in considerazione la segnalazione ASL relativa al mobbing. Anche loro si atterranno a valutare le eventuali condizioni di stress lavoro correlato ai fini del riconoscimento di una eventuale malattia professionale.
I medici dell'INAIL non hanno il compito né l'autorità per disporre una modifica delle sue condizioni di lavoro. Quello è eventualmente compito del procuratore, che, su segnalazione degli ispettori ASL, potrà imporre il trasferimento ad altre mansione.
Le ribadisco che per le conseguenze del mobbing subìto può solo richiedere un risarcimento per danno biologico al datore di lavoro in sede di giustizia civile.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 14/03/2019.
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