Cicloesilammine e mascherina protettiva errata.
Buongiorno dottori di medicitalia,
come da titolo, sul luogo di lavoro, è mia occasionale mansione quella di usare indurenti amminici a base di cicloesilammine.
Questi, nell'etichetta, riportano il rischio H330 - Letale se inalato.
I tempi di esposizione medi sono di 10 minuti 1-2 volte al mese, in locale semi-ventilato (finestre aperte o una cappa aspirante).
Ho a che fare con questo componente chimico da ormai 9 mesi e l'altro giorno, nel voler cercare ricambi per la mia mascherina protettiva, mi sono accorto che il tipo di filtri in mio utilizzo erano errati, riparandomi solamente da vapori organici e non da ammine e derivati, ed erano li stessi che ho continuato ad usare dal momento in cui ho iniziato ad avere a che fare con questi componenti.
Da quel momento, dall'ultima volta che ne ho fatto utilizzo prima di comprare protezioni adeguate, avverto, da ormai 4 giorni, una sorta di affanno nel respirare, come se non riuscissi mai a completare il respiro o comunque risultasse difficile farlo a pieni polmoni. Inoltre anche la gola mi sembra in parte "ostruita".
E' l'unico "sintomo" di disturbo che ho, non ho ne bruciore alle vie respiratorie, ne nausea o vomito, anzi, non vedo l'ora di arrivare a casa per mangiare!
Questo tipo di evento non è la prima volta che mi capita ma non saprei dire da quanto tempo ho questi episodi, e soprattutto, che io ricordi, non mi sono mai durati più di mezza giornata.
Sono una persona che va parecchio in apprensione, anche se cerco di non pensarci, c'è anche quello da dire, pertanto potrebbe essere solamente ansia derivante dalla preoccupazione di essere stati esposti per così tante volte. per cui vorrei un vostro consulto riguardo all'effettivo rischio che io abbia danneggiato le vie respiratorie con i tempi di esposizione suesposti a tale componente chimico.
Ringrazio in anticipo per la risposta,
Cordiali Saluti.
come da titolo, sul luogo di lavoro, è mia occasionale mansione quella di usare indurenti amminici a base di cicloesilammine.
Questi, nell'etichetta, riportano il rischio H330 - Letale se inalato.
I tempi di esposizione medi sono di 10 minuti 1-2 volte al mese, in locale semi-ventilato (finestre aperte o una cappa aspirante).
Ho a che fare con questo componente chimico da ormai 9 mesi e l'altro giorno, nel voler cercare ricambi per la mia mascherina protettiva, mi sono accorto che il tipo di filtri in mio utilizzo erano errati, riparandomi solamente da vapori organici e non da ammine e derivati, ed erano li stessi che ho continuato ad usare dal momento in cui ho iniziato ad avere a che fare con questi componenti.
Da quel momento, dall'ultima volta che ne ho fatto utilizzo prima di comprare protezioni adeguate, avverto, da ormai 4 giorni, una sorta di affanno nel respirare, come se non riuscissi mai a completare il respiro o comunque risultasse difficile farlo a pieni polmoni. Inoltre anche la gola mi sembra in parte "ostruita".
E' l'unico "sintomo" di disturbo che ho, non ho ne bruciore alle vie respiratorie, ne nausea o vomito, anzi, non vedo l'ora di arrivare a casa per mangiare!
Questo tipo di evento non è la prima volta che mi capita ma non saprei dire da quanto tempo ho questi episodi, e soprattutto, che io ricordi, non mi sono mai durati più di mezza giornata.
Sono una persona che va parecchio in apprensione, anche se cerco di non pensarci, c'è anche quello da dire, pertanto potrebbe essere solamente ansia derivante dalla preoccupazione di essere stati esposti per così tante volte. per cui vorrei un vostro consulto riguardo all'effettivo rischio che io abbia danneggiato le vie respiratorie con i tempi di esposizione suesposti a tale componente chimico.
Ringrazio in anticipo per la risposta,
Cordiali Saluti.
[#1]
Gentile utente,
Come già le avevo detto nel suo precedente consulto, i tempi di esposizione alla sostanza chimica ed il fatto che comunque vi era sempre una protezione ancorché inadeguata, la dovrebbero lasciare tranquilla.
I sintomi da lei descritti fanno propendere più per una correlazione al suo carattere apprensivo ma capisco che, non avendo a disposizione un test oggettivo che ponga diagnosi di “apprensione” , la sua preoccupazione aumenti e di conseguenza anche i suoi sintomi. Per tal motivo, e solo per questo, le consiglio di effettuare un esame spirometrico di base che le darà dei dati oggettivi sulla funzionalità del suo apparato respiratorio e che, se normale come credo salvo preesistenti patologie, avrebbe anche un benefico effetto terapeutico sulle sue preoccupazioni.
Cordiali saluti
Come già le avevo detto nel suo precedente consulto, i tempi di esposizione alla sostanza chimica ed il fatto che comunque vi era sempre una protezione ancorché inadeguata, la dovrebbero lasciare tranquilla.
I sintomi da lei descritti fanno propendere più per una correlazione al suo carattere apprensivo ma capisco che, non avendo a disposizione un test oggettivo che ponga diagnosi di “apprensione” , la sua preoccupazione aumenti e di conseguenza anche i suoi sintomi. Per tal motivo, e solo per questo, le consiglio di effettuare un esame spirometrico di base che le darà dei dati oggettivi sulla funzionalità del suo apparato respiratorio e che, se normale come credo salvo preesistenti patologie, avrebbe anche un benefico effetto terapeutico sulle sue preoccupazioni.
Cordiali saluti
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 592 visite dal 20/06/2018.
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