Tecnopatia
Dottori di Medicitalia
Sono un operaio che da molti anni lavora in una ditta di traslochi.
Quindi ho sempre spostato carichi pesanti anche da solo.
Circa un anno fà ho cominciato ad accusare dolori alla schiena che mi hanno costretto per lungo tempo ad assentarmi dal lavoro per malattia.
Circa sei mesi fa il medico mi ha fatto fare una RM dove ci sono due ernie del disco alla regione lombare, il radiologo allora mi ha parlato di tecnopaia.
Vorrei sapere gentilmente se questi dolori sono stati causati dal mio lavoro e se posso fare causa di servizio.
Sono un operaio che da molti anni lavora in una ditta di traslochi.
Quindi ho sempre spostato carichi pesanti anche da solo.
Circa un anno fà ho cominciato ad accusare dolori alla schiena che mi hanno costretto per lungo tempo ad assentarmi dal lavoro per malattia.
Circa sei mesi fa il medico mi ha fatto fare una RM dove ci sono due ernie del disco alla regione lombare, il radiologo allora mi ha parlato di tecnopaia.
Vorrei sapere gentilmente se questi dolori sono stati causati dal mio lavoro e se posso fare causa di servizio.
[#1]
Medico del lavoro, Medico di base, Medico di medicina generale, Medico osteopata
caro signore
Se i dolori sono stati causati dal suo lavoro questo è da vedere.
Si rivolga al suo Medico del Lavoro, sarà lui a valutare attentamente la situazione, dove potrà con l'ausilio di accertamenti e visite specialistiche, stabilire se si tratta di una tecnopatia.
Dopo che avrà valutato per bene la situazione potra instaurare l'iter di denuncia di malattia professionale.
Se i dolori sono stati causati dal suo lavoro questo è da vedere.
Si rivolga al suo Medico del Lavoro, sarà lui a valutare attentamente la situazione, dove potrà con l'ausilio di accertamenti e visite specialistiche, stabilire se si tratta di una tecnopatia.
Dopo che avrà valutato per bene la situazione potra instaurare l'iter di denuncia di malattia professionale.
[#3]
Medico del lavoro, Medico di base, Medico di medicina generale, Medico osteopata
Caro Signore
Capisco cosa vuole dire e Le tolgo le curiosità.
La denuncia di malattia professionale ( ex art.139DPR 1124/65 e art. 10 c.4 D.Lgs 38/2000)e il referto (Art.365 C.P.. e Art.334 C.P.P.) si impongono in presenza di malattia oggettivamente documentata e quando ne sia ragionevolmente dimostrata la relazione causale con l’attività lavorativa svolta sulla base della valutazione dei rischi
La sola presenza dei sintomi non è dunque considerata sufficiente per procedere alla compilazione del primo
certificato di malattia professionale e degli altri adempimenti medico-legali. Appare infatti necessario almeno il supporto di un esame strumentale (radiografia,ecografia,elettromiografia) che indichi la presenza di un danno organico funzionale.
Se il danno funzionale è verificato, si può consegnare al lavoratore il primo certificato di malattia professionale (ex art. 53 DPR 1124/65).
L’individuazione di un nesso causale fra attività lavorative e patologia (che sta alla base della individuazione dell’esistenza di una tecnopatia) può risultare difficoltosa soprattutto nel caso di affezioni ampiamente diffuse anche tra la popolazione generale, indipendentemente da fattori lavorativi. La valutazione del nesso causale potrà desumersi quindi da una parte dagli esiti di una puntuale valutazione del rischio, dall’altra dalle indicazioni epidemiologiche emergenti dall’esame dell’intero gruppo di lavoratori esposti.
Capisco cosa vuole dire e Le tolgo le curiosità.
La denuncia di malattia professionale ( ex art.139DPR 1124/65 e art. 10 c.4 D.Lgs 38/2000)e il referto (Art.365 C.P.. e Art.334 C.P.P.) si impongono in presenza di malattia oggettivamente documentata e quando ne sia ragionevolmente dimostrata la relazione causale con l’attività lavorativa svolta sulla base della valutazione dei rischi
La sola presenza dei sintomi non è dunque considerata sufficiente per procedere alla compilazione del primo
certificato di malattia professionale e degli altri adempimenti medico-legali. Appare infatti necessario almeno il supporto di un esame strumentale (radiografia,ecografia,elettromiografia) che indichi la presenza di un danno organico funzionale.
Se il danno funzionale è verificato, si può consegnare al lavoratore il primo certificato di malattia professionale (ex art. 53 DPR 1124/65).
L’individuazione di un nesso causale fra attività lavorative e patologia (che sta alla base della individuazione dell’esistenza di una tecnopatia) può risultare difficoltosa soprattutto nel caso di affezioni ampiamente diffuse anche tra la popolazione generale, indipendentemente da fattori lavorativi. La valutazione del nesso causale potrà desumersi quindi da una parte dagli esiti di una puntuale valutazione del rischio, dall’altra dalle indicazioni epidemiologiche emergenti dall’esame dell’intero gruppo di lavoratori esposti.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 2k visite dal 24/11/2008.
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