Aggiornamento legge 104 e invalidità
Buon giorno dottori,
chiedo se è opportuno e se ho qualche possibilità di successo, a rinnovare la domanda per ottenere sopratutto la 104 art.3 comma 3 (ho riconosciuto dal 2007 l'art.3 comma 1)
Patologie in atto: sclerosi multipla (diagnosi 2002: sue lesioni midollari e tre lesioni encefalo; EDSS 2) in terapia con Plegridy (interferone 1 iniezione ogni due settimane) La patologia è di per sé stabilizzata ma la terapia è decisamente impegnativa. Per questa patologia mi è stata riconosciuta la legge 104 ma senza la gravità e una percentuale d'invalidità pari al 37% nel 2007: era un periodo quello in cui avevo sospeso l'interferone (avonex) per affrontare complessi interventi odontoiatrici.
Nel 2014 ho fatto domanda di aggravamento: tiroidite autoimmune e tendinopatia bilaterale alle spalle. 104 invariata, invalidità 50%
Da tre anni sono peraltro costretta a rinnovare la patente ogni due anni. Cosa che considero come un evidente danno, mentre non godo di vantaggio alcuno per quanto l'istituzione sanitaria mi riconosce. Più che l'invalidità, avrei bisogno della 104 con gravità per affrontare i giorni di pesante malessere con elevato rialzo termico non sempre controllabile con paracetamolo che seguono alla somministrazione della terapia con interferone senza dovermi recare dal medico. Nemmeno la strada del riconoscimento dell'interferone come terapia salvavita sembra percorribile poiché il mio datore di lavoro (Comune di Milano) richiede un limite temporale della terapia e non concepisce la cronicità della terapia stessa.
Dal 2014, ma dopo essere stata sottoposta a visita per invalidità, si è occasionalmente riscontrato anche un encondroma (???) all'omero che mi costringe a controlli annuali di RMN poiché la natura benigna è solo presunta (l'encondroma è di grandezza superiore a 57 mm).
A questo si aggiungano i controlli annuali oculistici per "camera ad angolo stretto"; mi è sembrato quindi di capire che sono a rischio glaucoma.
Siccome mi costa in termini anche emotivi rinnovare la domanda, vi chiedo se le new entry dal 2014 ad oggi possano essere tali da soddisfare i bisogni (tre giorni di permesso mensili) espressi.
Trovo molto sciatto l'atteggiamento sia del legislatore sia delle commissioni mediche: quanto mi è stato finora riconosciuto può farmi accedere ai mezzi per la deambulazione ( stampelle o deambulatori) cosa di cui non ho bisogno alcuno; mentre mi nega qualsiasi risposta ai bisogni espressi. La terapia con interferone previene la disabilità e prolunga la mia efficienza in ambito lavorativo; ma è anche il mio primo problema di salute nella gestione della quotidianità. L'altro problema a cui ora provo a non pensare è la certezza di andare in pensione alla soglia dei 70 anni!
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione e per il consulto
chiedo se è opportuno e se ho qualche possibilità di successo, a rinnovare la domanda per ottenere sopratutto la 104 art.3 comma 3 (ho riconosciuto dal 2007 l'art.3 comma 1)
Patologie in atto: sclerosi multipla (diagnosi 2002: sue lesioni midollari e tre lesioni encefalo; EDSS 2) in terapia con Plegridy (interferone 1 iniezione ogni due settimane) La patologia è di per sé stabilizzata ma la terapia è decisamente impegnativa. Per questa patologia mi è stata riconosciuta la legge 104 ma senza la gravità e una percentuale d'invalidità pari al 37% nel 2007: era un periodo quello in cui avevo sospeso l'interferone (avonex) per affrontare complessi interventi odontoiatrici.
Nel 2014 ho fatto domanda di aggravamento: tiroidite autoimmune e tendinopatia bilaterale alle spalle. 104 invariata, invalidità 50%
Da tre anni sono peraltro costretta a rinnovare la patente ogni due anni. Cosa che considero come un evidente danno, mentre non godo di vantaggio alcuno per quanto l'istituzione sanitaria mi riconosce. Più che l'invalidità, avrei bisogno della 104 con gravità per affrontare i giorni di pesante malessere con elevato rialzo termico non sempre controllabile con paracetamolo che seguono alla somministrazione della terapia con interferone senza dovermi recare dal medico. Nemmeno la strada del riconoscimento dell'interferone come terapia salvavita sembra percorribile poiché il mio datore di lavoro (Comune di Milano) richiede un limite temporale della terapia e non concepisce la cronicità della terapia stessa.
Dal 2014, ma dopo essere stata sottoposta a visita per invalidità, si è occasionalmente riscontrato anche un encondroma (???) all'omero che mi costringe a controlli annuali di RMN poiché la natura benigna è solo presunta (l'encondroma è di grandezza superiore a 57 mm).
A questo si aggiungano i controlli annuali oculistici per "camera ad angolo stretto"; mi è sembrato quindi di capire che sono a rischio glaucoma.
Siccome mi costa in termini anche emotivi rinnovare la domanda, vi chiedo se le new entry dal 2014 ad oggi possano essere tali da soddisfare i bisogni (tre giorni di permesso mensili) espressi.
Trovo molto sciatto l'atteggiamento sia del legislatore sia delle commissioni mediche: quanto mi è stato finora riconosciuto può farmi accedere ai mezzi per la deambulazione ( stampelle o deambulatori) cosa di cui non ho bisogno alcuno; mentre mi nega qualsiasi risposta ai bisogni espressi. La terapia con interferone previene la disabilità e prolunga la mia efficienza in ambito lavorativo; ma è anche il mio primo problema di salute nella gestione della quotidianità. L'altro problema a cui ora provo a non pensare è la certezza di andare in pensione alla soglia dei 70 anni!
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione e per il consulto
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Buongiorno,
a mio parere, non rientra nelle previsioni per il riconoscimento dell'art. 3 comma 3 della L. 104, pertanto è inutile presentare la domanda.
Cordiali saluti
a mio parere, non rientra nelle previsioni per il riconoscimento dell'art. 3 comma 3 della L. 104, pertanto è inutile presentare la domanda.
Cordiali saluti
Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.9k visite dal 10/04/2017.
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