Sindrome tunnel carpale
CARISSIMI MEDICI DI MEDICITALIA
IO SONO UN IMPIEGATA E LAVORO MOLTE ORE AL COMPIUTER, VOLEVO SAPERE SE IL TIPO DI LAVORO CHE IO FACCIO MI PUO' ARRECARE DANNO ALLA MANO.
IL MIO DOTTORE MI HA DETTO CHE FORSE HO LA SINDONE DEL TUNNEL CARPALE AL POLSO DESTRO.
IO HO DOLORI AL POLSO DESTRO E CERTE VOLTE SI ADDORMENTANO LE DITA. POI LA NOTTE HO UNA SANSAZIONE DI BRUCIORE E FORMICOLIO CHE DEVO USCIRE LA MANO FUORI DALLE COPERTE.
VOLEVO SAPERE GENTILMENTE:
1) CHE COSA E'
2) SE IL LAVORO CHE FACCIO MI PUò PORTARE QUESTI FASTIDI
GRAZIE
IO SONO UN IMPIEGATA E LAVORO MOLTE ORE AL COMPIUTER, VOLEVO SAPERE SE IL TIPO DI LAVORO CHE IO FACCIO MI PUO' ARRECARE DANNO ALLA MANO.
IL MIO DOTTORE MI HA DETTO CHE FORSE HO LA SINDONE DEL TUNNEL CARPALE AL POLSO DESTRO.
IO HO DOLORI AL POLSO DESTRO E CERTE VOLTE SI ADDORMENTANO LE DITA. POI LA NOTTE HO UNA SANSAZIONE DI BRUCIORE E FORMICOLIO CHE DEVO USCIRE LA MANO FUORI DALLE COPERTE.
VOLEVO SAPERE GENTILMENTE:
1) CHE COSA E'
2) SE IL LAVORO CHE FACCIO MI PUò PORTARE QUESTI FASTIDI
GRAZIE
[#1]
Medico del lavoro, Medico di base, Medico di medicina generale, Medico osteopata
Cara Signora.
Dall'età,dal sesso, dal lavoro che fa e dalla sintomatologia che ha esposto, sembrerebbe proprio, la malattia che descrive il suo medico.
Comunque la sindrome del tunnel carpale si presenta quando il nervo mediano viene compresso nel suo tratto di passaggio attraverso il tunnel.Come tutti i tunnel, anche il tunnel carpale ha un pavimento - le ossa del polso - ed un tetto, che è formato dal legamento palmare trasverso.Di solito la causa della compressione è l'aumento dello spessore del tetto del canale (legamento palmare trasverso).Questo può essere dovuto a traumi ripetuti, malattie reumatiche,modificazioni ormonali ( menopausa ) diabete oppure infine a cisti o lipomi che possono incarcerare il nervo mediano.
La sintomatologia è caratterizzata da:
- Dolori al polso
- Riduzioni della sensibilità
- Parestesie e formicolio alle prime tre dita della mano
Si può curare con della Fisioterapia, Infiltrazioni,o con l'intervento chirurgico.
Il lavoro che lei svolge è certamente una causa che può innescare questa patologia.
Cordialmente La saluto, rimanendo in attesa di ulteriori chiarimenti.
Dall'età,dal sesso, dal lavoro che fa e dalla sintomatologia che ha esposto, sembrerebbe proprio, la malattia che descrive il suo medico.
Comunque la sindrome del tunnel carpale si presenta quando il nervo mediano viene compresso nel suo tratto di passaggio attraverso il tunnel.Come tutti i tunnel, anche il tunnel carpale ha un pavimento - le ossa del polso - ed un tetto, che è formato dal legamento palmare trasverso.Di solito la causa della compressione è l'aumento dello spessore del tetto del canale (legamento palmare trasverso).Questo può essere dovuto a traumi ripetuti, malattie reumatiche,modificazioni ormonali ( menopausa ) diabete oppure infine a cisti o lipomi che possono incarcerare il nervo mediano.
La sintomatologia è caratterizzata da:
- Dolori al polso
- Riduzioni della sensibilità
- Parestesie e formicolio alle prime tre dita della mano
Si può curare con della Fisioterapia, Infiltrazioni,o con l'intervento chirurgico.
Il lavoro che lei svolge è certamente una causa che può innescare questa patologia.
Cordialmente La saluto, rimanendo in attesa di ulteriori chiarimenti.
[#2]
Medico del lavoro, Medico di base, Medico di medicina generale, Medico osteopata
Cara signora.
Esponga bene il caso, al medico del lavoro della ditta dove lei lavora, chiedendo una visita anticipata ( è un suo diritto )Vedrà che il professionista prenderà tutte le opportune azioni preventive per diminuire i rischi nell'ambiente di lavoro.
Consigliandola nel migliore dei modi, per diminuire i rischi e indicandole le strategie terapeutiche.
Cordialmente La Saluto.
Esponga bene il caso, al medico del lavoro della ditta dove lei lavora, chiedendo una visita anticipata ( è un suo diritto )Vedrà che il professionista prenderà tutte le opportune azioni preventive per diminuire i rischi nell'ambiente di lavoro.
Consigliandola nel migliore dei modi, per diminuire i rischi e indicandole le strategie terapeutiche.
Cordialmente La Saluto.
[#4]
Medico del lavoro, Medico di base, Medico di medicina generale, Medico osteopata
Cara signora.
Da quello che ho ben capito il suo lavoro si svolge davanti ad un computer.
volevo sapere:
1)Che mansione svolge
2)se è munita di sedile anatomico
3)se durante l'orario di lavoro effettua delle pause
4)se ha qualche deficit visivo.
Cosi le posso risponere nella maniera più esatta possibile.
Cordialmente La saluto
Da quello che ho ben capito il suo lavoro si svolge davanti ad un computer.
volevo sapere:
1)Che mansione svolge
2)se è munita di sedile anatomico
3)se durante l'orario di lavoro effettua delle pause
4)se ha qualche deficit visivo.
Cosi le posso risponere nella maniera più esatta possibile.
Cordialmente La saluto
[#6]
Medico del lavoro, Medico di base, Medico di medicina generale, Medico osteopata
Cara signora.
Per quanto riguarda la seconda domanda, volevo intendere, durante l'orario di lavoro quando è seduta davanti al videoterminale, su che tipo di sedia o poltroncina è seduta?
E' abbastanza comoda o dopo qualche tempo si stanca facilmente.
Cordialmente La saluto
Per quanto riguarda la seconda domanda, volevo intendere, durante l'orario di lavoro quando è seduta davanti al videoterminale, su che tipo di sedia o poltroncina è seduta?
E' abbastanza comoda o dopo qualche tempo si stanca facilmente.
Cordialmente La saluto
[#8]
Medico del lavoro, Medico di base, Medico di medicina generale, Medico osteopata
Cara Signora.
Lo svolgimento della sorveglianza sanitaria, ha lo scopo di prevenire o attenuare tutti i rischi a cui solitamente il lavoratore è esposto.
Per una lavoratrice come lei è importante il sedile ergonomico studiato apposta per posizionare il paziente nella postazione di lavoro per alleviare i disturbi che possono derivare da posizioni scorrette e prolungate.
Durante la sua attività di Videoterminalista, i disturbi visivi e muscoloscheletrici, si possono attenuare notevolmente attraverso pause e cambiamenti di attività che interrompono:
a) La fissità della stazione assisa (patologie
muscoloscheletriche)
b) L'impegno dell'avambraccio e della mano durante la
digitazione. (Sindrome del tunnel carpale)
c) L'impegno della visione ravvicinata, protratta e
statica.
Cordialmente La saluto
Lo svolgimento della sorveglianza sanitaria, ha lo scopo di prevenire o attenuare tutti i rischi a cui solitamente il lavoratore è esposto.
Per una lavoratrice come lei è importante il sedile ergonomico studiato apposta per posizionare il paziente nella postazione di lavoro per alleviare i disturbi che possono derivare da posizioni scorrette e prolungate.
Durante la sua attività di Videoterminalista, i disturbi visivi e muscoloscheletrici, si possono attenuare notevolmente attraverso pause e cambiamenti di attività che interrompono:
a) La fissità della stazione assisa (patologie
muscoloscheletriche)
b) L'impegno dell'avambraccio e della mano durante la
digitazione. (Sindrome del tunnel carpale)
c) L'impegno della visione ravvicinata, protratta e
statica.
Cordialmente La saluto
[#10]
Medico del lavoro, Medico di base, Medico di medicina generale, Medico osteopata
Cara signora.
Se una videoterminalista nella sua postazione non e corredata di tutti gli accorgimenti per la prevenzione dei rischi nell'ambiente lavorativo è normale che dopo poco tempo incomincia a stancarsi.
E' molto importante fare degli esercizi di:
RILASSAMENTO,STIRAMENTO e RINFORZO MUSCOLARE,
Per il collo,le spalle,la colonna vertebrale,per la muscolatura dell'addome e per gli avambracci che possono essere fatti sia a casa che nelle pause lavorative.
Questi esercizi aiutano il fisico a superare quel senso di peso quando la fatica si fa sentire.
Cordialmente La saluto
Se una videoterminalista nella sua postazione non e corredata di tutti gli accorgimenti per la prevenzione dei rischi nell'ambiente lavorativo è normale che dopo poco tempo incomincia a stancarsi.
E' molto importante fare degli esercizi di:
RILASSAMENTO,STIRAMENTO e RINFORZO MUSCOLARE,
Per il collo,le spalle,la colonna vertebrale,per la muscolatura dell'addome e per gli avambracci che possono essere fatti sia a casa che nelle pause lavorative.
Questi esercizi aiutano il fisico a superare quel senso di peso quando la fatica si fa sentire.
Cordialmente La saluto
[#12]
Medico del lavoro, Medico di base, Medico di medicina generale, Medico osteopata
Cara signora,
di nulla , noi siamo apposta per questo,
cercando la migliore soluzione per ovviare i vostri problemi.
Per quanto riguarda i dolori alla schiena e alle braccia
Questo avviene perchè:
I disturbi della colonna vertebrale compaiono soprattutto perchè il disco intervertebrale nelle posizioni fisse è mal nutrito e invecchia precocemente.
con il movimento dei segmenti vertebrali i dischi eliminano le scorie e permettono l'ingresso di sostanze nutritive.
I dolori muscolari alle braccia compaiono perchè nelle contrazioni muscolari statiche ad esempio quando si digita a braccia non appoggiate,ai muscoli arriva meno sangue del necessario: quindi il muscolo malnutrito si affatica e diventa dolente.
Digitando con gli avambracci appoggiati o introducendo periodi di riposo, si evita questo problema.
Cosi pure facendo delle pause (ogni due ore) e cambiando posizione e facendo degli esercizi di rilassamento e di stiramento si alleviano i disturbi alla colonna vertebrale.
Nel contempo le pause la aiutano ad alleviare e prevenire i disturbi visivi come l'astenopia.
Cordialmente La saluto
di nulla , noi siamo apposta per questo,
cercando la migliore soluzione per ovviare i vostri problemi.
Per quanto riguarda i dolori alla schiena e alle braccia
Questo avviene perchè:
I disturbi della colonna vertebrale compaiono soprattutto perchè il disco intervertebrale nelle posizioni fisse è mal nutrito e invecchia precocemente.
con il movimento dei segmenti vertebrali i dischi eliminano le scorie e permettono l'ingresso di sostanze nutritive.
I dolori muscolari alle braccia compaiono perchè nelle contrazioni muscolari statiche ad esempio quando si digita a braccia non appoggiate,ai muscoli arriva meno sangue del necessario: quindi il muscolo malnutrito si affatica e diventa dolente.
Digitando con gli avambracci appoggiati o introducendo periodi di riposo, si evita questo problema.
Cosi pure facendo delle pause (ogni due ore) e cambiando posizione e facendo degli esercizi di rilassamento e di stiramento si alleviano i disturbi alla colonna vertebrale.
Nel contempo le pause la aiutano ad alleviare e prevenire i disturbi visivi come l'astenopia.
Cordialmente La saluto
[#16]
Medico del lavoro, Medico di base, Medico di medicina generale, Medico osteopata
Cara signora.
Bruciore,stanchezza alla lettura,lacrimazione,visione sdoppiata,secchezza,visione annebbiata,senso di corpo estraneo,pesantezza,ammiccamento frequente,fastidio alla luce.Tutti questi disturbi,reversibili nel loro complesso,costituiscono la sindrome della fatica visiva( ASTENOPIA ) che può insorgere in situazioni di sovraccarico dell'apparato visivo. L'astenopia è una sindrome causata da fattori e compiti lavorativi che in associazione con le caratteristiche oftalmiche del soggetto, favoriscono l'insorgenza o la reiterazione di un insieme di sintomi oculari e visivi che, nei casi più gravi,possono anche accompagnarsi a disturbi generali. In letteratura si possono trovare molte definizioni di astenopia occupazionale. Da una delle prime, che risale a Duke-Elder (1949), secondo la quale l’astenopia è “quella sensazione che si avverte quando si prende coscienza del lavoro dell’apparato oculare per rendere chiara una visione per mezzo d’aggiustamenti talora inefficaci dell’accomodazione”, si è arrivati a quella SIMLII più recente e restrittiva. Le manifestazioni dell’astenopia includono anche disturbi quali cefalea, astenia, nausea, dispepsia, vertigini e malessere generale. Con il termine di astenopia occupazionale si comprende dunque un complesso di sintomi e segni clinici, la cui definizione risulta tuttora non unanimemente condivisa e la cui eziologia, multifattoriale (Romano C et al. 1997), non è stata completamente chiarita. Le manifestazioni sono aspecifiche, prevalentemente soggettive e di difficile quantificazione obiettiva. La valutazione clinica è resa difficoltosa anche da una componente psico-emotiva a cui è attribuito un ruolo rilevante nella determinazione dei disturbi riferiti.
Le caratteristiche dell'astenopia occupazionale:
La gravità della sintomatologia non è correlata all’anzianità lavorativa ad apparecchiature munite di VDT.Una caratteristica interessante dell’astenopia è la non correlabilità dell’entità della sintomatologia astenopica con l’anzianità lavorativa al VDT. In altre parole diversi studi in letteratura evidenziano la “non cumulabilità” nel tempo della sintomatologia astenopica (Gur 1994). Si tratta di un fenomeno del tutto reversibile con il riposo funzionale e non correlabile, quanto a gravità, con gli anni di lavoro al VDT.Le manifestazioni dell’astenopia sono aspecifiche, prevalentemente soggettive e di difficile quantificazione obiettiva. La valutazione clinica è resa difficoltosa anche da una componente psico-emotiva a cui è attribuito un ruolo rilevante nella determinazione dei disturbi riferiti. L’astenopia ha carattere di rapida reversibilità, non è cumulativa e non c’è evidenza che possa diventare cronica (Gur 1994)
Bruciore,stanchezza alla lettura,lacrimazione,visione sdoppiata,secchezza,visione annebbiata,senso di corpo estraneo,pesantezza,ammiccamento frequente,fastidio alla luce.Tutti questi disturbi,reversibili nel loro complesso,costituiscono la sindrome della fatica visiva( ASTENOPIA ) che può insorgere in situazioni di sovraccarico dell'apparato visivo. L'astenopia è una sindrome causata da fattori e compiti lavorativi che in associazione con le caratteristiche oftalmiche del soggetto, favoriscono l'insorgenza o la reiterazione di un insieme di sintomi oculari e visivi che, nei casi più gravi,possono anche accompagnarsi a disturbi generali. In letteratura si possono trovare molte definizioni di astenopia occupazionale. Da una delle prime, che risale a Duke-Elder (1949), secondo la quale l’astenopia è “quella sensazione che si avverte quando si prende coscienza del lavoro dell’apparato oculare per rendere chiara una visione per mezzo d’aggiustamenti talora inefficaci dell’accomodazione”, si è arrivati a quella SIMLII più recente e restrittiva. Le manifestazioni dell’astenopia includono anche disturbi quali cefalea, astenia, nausea, dispepsia, vertigini e malessere generale. Con il termine di astenopia occupazionale si comprende dunque un complesso di sintomi e segni clinici, la cui definizione risulta tuttora non unanimemente condivisa e la cui eziologia, multifattoriale (Romano C et al. 1997), non è stata completamente chiarita. Le manifestazioni sono aspecifiche, prevalentemente soggettive e di difficile quantificazione obiettiva. La valutazione clinica è resa difficoltosa anche da una componente psico-emotiva a cui è attribuito un ruolo rilevante nella determinazione dei disturbi riferiti.
Le caratteristiche dell'astenopia occupazionale:
La gravità della sintomatologia non è correlata all’anzianità lavorativa ad apparecchiature munite di VDT.Una caratteristica interessante dell’astenopia è la non correlabilità dell’entità della sintomatologia astenopica con l’anzianità lavorativa al VDT. In altre parole diversi studi in letteratura evidenziano la “non cumulabilità” nel tempo della sintomatologia astenopica (Gur 1994). Si tratta di un fenomeno del tutto reversibile con il riposo funzionale e non correlabile, quanto a gravità, con gli anni di lavoro al VDT.Le manifestazioni dell’astenopia sono aspecifiche, prevalentemente soggettive e di difficile quantificazione obiettiva. La valutazione clinica è resa difficoltosa anche da una componente psico-emotiva a cui è attribuito un ruolo rilevante nella determinazione dei disturbi riferiti. L’astenopia ha carattere di rapida reversibilità, non è cumulativa e non c’è evidenza che possa diventare cronica (Gur 1994)
[#20]
Medico del lavoro, Medico di base, Medico di medicina generale, Medico osteopata
Cara signora
Negli anni anni passati, sono state diffuse informazioni errate sulle radiazioni non ionizzanti per i conseguenti effetti sulla gravidanza ( aborti, parti prematuri, malformazioni congenite)e sull'apparato visivo(cataratta)
Con i videoterminali più recenti le radiazioni non ionizzanti ( campi elettromagnetici )si mantengono al di sotto dei valori raccomandati.
quindi non vi è nulla di preoccupante.
Per quanto riguarda l'astenopia bisogna prendere gli acorgimenti già detti.
Negli anni anni passati, sono state diffuse informazioni errate sulle radiazioni non ionizzanti per i conseguenti effetti sulla gravidanza ( aborti, parti prematuri, malformazioni congenite)e sull'apparato visivo(cataratta)
Con i videoterminali più recenti le radiazioni non ionizzanti ( campi elettromagnetici )si mantengono al di sotto dei valori raccomandati.
quindi non vi è nulla di preoccupante.
Per quanto riguarda l'astenopia bisogna prendere gli acorgimenti già detti.
[#22]
Medico del lavoro, Medico di base, Medico di medicina generale, Medico osteopata
Cara signora
Le principali cause sono:
Condizioni sfavorevoli di illuminazione
L’eccesso o l’insufficienza di illuminazione generale.
La presenza di riflessi da superfici lucide. La luce diretta proveniente dalle finestre o da fonti artificiali non adeguatamente schermate. La presenza di superfici di colore estremo (bianco o nero)
La scarsa definizione dei caratteri sullo schermo.
Impegno visivo statico, ravvicinato e protratto.
In questo tipo di visione, in cui gli oggetti sono distanti dagli occhi meno di un metro, i muscoli per la messa a fuoco dell’immagine e per la motilità oculare sono fortemente sollecitati. L’impegno aumenta quanto più l’oggetto è vicino e quanto più a lungo è fissato nel tempo.
Difetti visivi non o mal corretti
I principali difetti (Presbiopia, Miopia, Ipermetropia, ecc..) non sono causati dall’uso di VDT, ma possono, in talune condizioni, contribuire a far comparire i disturbi astenopici. E’ importante correggere adeguatamente tali difetti, anche se lievi, per evitare un ulteriore sforzo visivo durante il lavoro. Oltre ai difetti refrattivi (che riguardano le “lenti dell’occhio”), esistono anche i difetti del coordinamento della motilità dei due occhi. Tale coordinamento consente di vedere il rilievo e la profondità. Nello strabismo manca il coordinamento dei due occhi. Anche chi non è strabico può avere un cattivo coordinamento dei due occhi (eteroforia): il cervello deve fare uno sforzo maggiore per “tenere insieme” i due occhi ed interpretare l’immagine. In questi casi una opportuna “ginnastica oculare” può essere molto utile.
Altre condizioni ambientali sfavorevoli
Buona parte dei disturbi oculari (bruciore, lacrimazione, secchezza) può anche essere determinata da fattori ambientali quali: l’inquinamento dell’aria interna: impianto di condizionamento poco efficiente, affollamento di fotocopiatrici in locali poco aerati, fumo di tabacco, rilascio di sostanze dai rivestimenti e dagli arredi, l’eccessiva secchezza dell’aria.
Vede signora, quanti fattori intervengono quando Le bruciano gli occhi.
Le principali cause sono:
Condizioni sfavorevoli di illuminazione
L’eccesso o l’insufficienza di illuminazione generale.
La presenza di riflessi da superfici lucide. La luce diretta proveniente dalle finestre o da fonti artificiali non adeguatamente schermate. La presenza di superfici di colore estremo (bianco o nero)
La scarsa definizione dei caratteri sullo schermo.
Impegno visivo statico, ravvicinato e protratto.
In questo tipo di visione, in cui gli oggetti sono distanti dagli occhi meno di un metro, i muscoli per la messa a fuoco dell’immagine e per la motilità oculare sono fortemente sollecitati. L’impegno aumenta quanto più l’oggetto è vicino e quanto più a lungo è fissato nel tempo.
Difetti visivi non o mal corretti
I principali difetti (Presbiopia, Miopia, Ipermetropia, ecc..) non sono causati dall’uso di VDT, ma possono, in talune condizioni, contribuire a far comparire i disturbi astenopici. E’ importante correggere adeguatamente tali difetti, anche se lievi, per evitare un ulteriore sforzo visivo durante il lavoro. Oltre ai difetti refrattivi (che riguardano le “lenti dell’occhio”), esistono anche i difetti del coordinamento della motilità dei due occhi. Tale coordinamento consente di vedere il rilievo e la profondità. Nello strabismo manca il coordinamento dei due occhi. Anche chi non è strabico può avere un cattivo coordinamento dei due occhi (eteroforia): il cervello deve fare uno sforzo maggiore per “tenere insieme” i due occhi ed interpretare l’immagine. In questi casi una opportuna “ginnastica oculare” può essere molto utile.
Altre condizioni ambientali sfavorevoli
Buona parte dei disturbi oculari (bruciore, lacrimazione, secchezza) può anche essere determinata da fattori ambientali quali: l’inquinamento dell’aria interna: impianto di condizionamento poco efficiente, affollamento di fotocopiatrici in locali poco aerati, fumo di tabacco, rilascio di sostanze dai rivestimenti e dagli arredi, l’eccessiva secchezza dell’aria.
Vede signora, quanti fattori intervengono quando Le bruciano gli occhi.
Questo consulto ha ricevuto 30 risposte e 4k visite dal 20/11/2008.
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Approfondimento su Disturbi della vista
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