Lo svolgimento del mio lavoro
Caro Dottore,
sono un insegnante a tempo determinato (con incarichi annuali).
Durante l'infanzia e l'adolescenza ho subito una prolungata situazione di violenza domestica, di carattere soprattutto sessuale (dagli otto ai sedici anni circa).
Nonostante io mi sia sottoposto ad analisi nel corso degli anni, la mia depressione è andata peggiorando, mettendomi in un grave stato di prostrazione che mi rende al momento difficile, se non impossibile, lo svolgimento del mio lavoro.
Sono attualmente in analisi presso un privato, perché il 'pubblico' non ha preso in considerazione la possibilità di sottopormi a psicoanalisi, ma solo degli incontri presso il 'centro di igiene mentale' a cadenza mensile che ho abbandonato perché tutt'altro che risolutivi.
Prima d'ora, non ho mai chiesto di assentarmi dal lavoro per questo mio disagio; le mie assenze si sono limitate alle solite influenze stagionali. Perciò, anche quando stavo malissimo per via delle fasi depressive più acute, stringevo i denti e andavo al lavoro ugualmente.
Ma ora mi trovo in una situazione insostenibile.
Posso mettermi in malattia? So che dopo un mese di assenza lo stipendio viene dimezzato.
Se certificata, la mia depressione può essere riconosciuta come malattia grave?
E se anche così fosse, sarebbe penalizzante per il mio lavoro? Fino a che punto dovrei rivelare le cause del mio malessere?
Nel ringraziarla, la saluto cordialmente.
sono un insegnante a tempo determinato (con incarichi annuali).
Durante l'infanzia e l'adolescenza ho subito una prolungata situazione di violenza domestica, di carattere soprattutto sessuale (dagli otto ai sedici anni circa).
Nonostante io mi sia sottoposto ad analisi nel corso degli anni, la mia depressione è andata peggiorando, mettendomi in un grave stato di prostrazione che mi rende al momento difficile, se non impossibile, lo svolgimento del mio lavoro.
Sono attualmente in analisi presso un privato, perché il 'pubblico' non ha preso in considerazione la possibilità di sottopormi a psicoanalisi, ma solo degli incontri presso il 'centro di igiene mentale' a cadenza mensile che ho abbandonato perché tutt'altro che risolutivi.
Prima d'ora, non ho mai chiesto di assentarmi dal lavoro per questo mio disagio; le mie assenze si sono limitate alle solite influenze stagionali. Perciò, anche quando stavo malissimo per via delle fasi depressive più acute, stringevo i denti e andavo al lavoro ugualmente.
Ma ora mi trovo in una situazione insostenibile.
Posso mettermi in malattia? So che dopo un mese di assenza lo stipendio viene dimezzato.
Se certificata, la mia depressione può essere riconosciuta come malattia grave?
E se anche così fosse, sarebbe penalizzante per il mio lavoro? Fino a che punto dovrei rivelare le cause del mio malessere?
Nel ringraziarla, la saluto cordialmente.
[#1]
Caro utente,
lo psichiatra del centro di salute mentale può aiutarla nel consigliarle,qualora sia necessaria, un'adeguata terapia antidepressiva e nello stilare un'opportuna certificazione medica nella quale prescrive un periodo di riposo e cure senza specificare la diagnosi della patologia da cui è affetto (nel rispetto della legge sulla privacy).
Purtroppo non tutti i centri di salute mentale presentano nel proprio organico degli psicologi e men che meno degli psicoanalisti.
D'altronde capisce bene come sia difficile fornire una terapia che si caratterizza per la necessità di setting rigidi in un centro aperto al pubblico e che fornisce guardia attiva sul territorio.
Cordialmente
lo psichiatra del centro di salute mentale può aiutarla nel consigliarle,qualora sia necessaria, un'adeguata terapia antidepressiva e nello stilare un'opportuna certificazione medica nella quale prescrive un periodo di riposo e cure senza specificare la diagnosi della patologia da cui è affetto (nel rispetto della legge sulla privacy).
Purtroppo non tutti i centri di salute mentale presentano nel proprio organico degli psicologi e men che meno degli psicoanalisti.
D'altronde capisce bene come sia difficile fornire una terapia che si caratterizza per la necessità di setting rigidi in un centro aperto al pubblico e che fornisce guardia attiva sul territorio.
Cordialmente
Dr. Rosa Sant'Angelo
[#2]
Utente
Per anni mi sono stati prescritti degli antidepressivi; ora mi procurano una serie di sgradevoli effetti collaterali (nervosismo, stato di vigilanza eccessivi, nausea, capogiri e po' le sensazioni che si provano quando si ha l'influenza), anche quando ne comincio l'assunzione assai gradualmente e provandone diversi tipi. Perciò, proprio no riesco ad assumerli.
Ricordo però che in passato mi era sembrato di trarre qualche beneficio col carbonato di litio e che, nonostante ne assumessi tre capsule al dì, la concentrazione nel sangue si manteneva assai bassa.
Le chiedo: i periodi di riposo che eventualmente mi assegnerebbe lo psichiatra del centro di salute mentale andrebbero nel novero del mese (in un anno non posso chiedere più di un mese per la malattia senza decurtazione dello stipendio) o sarebbe riconosciuta come malattia grave? C'è modo di sapere questa cosa con certezza e dimostrarla?
Grazie
Ricordo però che in passato mi era sembrato di trarre qualche beneficio col carbonato di litio e che, nonostante ne assumessi tre capsule al dì, la concentrazione nel sangue si manteneva assai bassa.
Le chiedo: i periodi di riposo che eventualmente mi assegnerebbe lo psichiatra del centro di salute mentale andrebbero nel novero del mese (in un anno non posso chiedere più di un mese per la malattia senza decurtazione dello stipendio) o sarebbe riconosciuta come malattia grave? C'è modo di sapere questa cosa con certezza e dimostrarla?
Grazie
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Medico del lavoro, Medico di base, Medico di medicina generale, Medico osteopata
Cara Signora.
si rivolga al medico competente della scuola.
Lui saprà indirizzarla per nel migliore dei modi.
perchè è proprio il compito del medico del lavoro tutelare e preservare il lavoratore negli ambienti di lavoro.
si rivolga al medico competente della scuola.
Lui saprà indirizzarla per nel migliore dei modi.
perchè è proprio il compito del medico del lavoro tutelare e preservare il lavoratore negli ambienti di lavoro.
[#4]
Medico del lavoro, Medico di base, Medico di medicina generale, Medico osteopata
Carissimo.
Coinvolgendo il medico competente sicuramente lo indirizzerà ad uno specialista per una terapia adeguata.
Cosi seguendolo la protrà aiutare, per arrivare al più presto ad obiettivi terapeutici che la porteranno al più presto alla sperata guarigione.
Non provi farmaci senza il consiglio di un medico specialista, potrebbero essere dannosi per la sua salute.
Ricordandole che i medici di questo sito sono sempre a sua disposizione, per ulteriori quesiti.
Le porgo i miei più cordiali saluti.
Coinvolgendo il medico competente sicuramente lo indirizzerà ad uno specialista per una terapia adeguata.
Cosi seguendolo la protrà aiutare, per arrivare al più presto ad obiettivi terapeutici che la porteranno al più presto alla sperata guarigione.
Non provi farmaci senza il consiglio di un medico specialista, potrebbero essere dannosi per la sua salute.
Ricordandole che i medici di questo sito sono sempre a sua disposizione, per ulteriori quesiti.
Le porgo i miei più cordiali saluti.
[#6]
Medico del lavoro, Medico di base, Medico di medicina generale, Medico osteopata
Caro signore.
Si rivolga al Preside dell'istituto dove lei lavora.
Il medico Competente è quella figura che nell'ambiente del lavoro, per quanto riguarda la salute, rappresenta un punto di riferimento, dove il lavoratore si può rivolgere per consigli e quando necessario richiedere anche una visita anticipata.
Per legge, è stato pensato per effettuare le visite preventive e periodiche, per rilasciare la certificazione di idoneità alla mansione specifica e quando necessario allontanare il lavoratore dall'ambiente lavorativo, preservandolo dai rischi che minacciano la sua salute. Rivedendo insieme al datore di lavoro il documento della valutazione dei rischi con l'obietteivo di ridurre i rischi al minimo o addirittura eliminarli completamente.
Il medico competente, come tutti i medici è tenuto al segreto professionale e nel contempo deve mantenere un decoro, seguendo le vie dell'etica professionale anche quando non svolge la sua attività.
Si rivolga al Preside dell'istituto dove lei lavora.
Il medico Competente è quella figura che nell'ambiente del lavoro, per quanto riguarda la salute, rappresenta un punto di riferimento, dove il lavoratore si può rivolgere per consigli e quando necessario richiedere anche una visita anticipata.
Per legge, è stato pensato per effettuare le visite preventive e periodiche, per rilasciare la certificazione di idoneità alla mansione specifica e quando necessario allontanare il lavoratore dall'ambiente lavorativo, preservandolo dai rischi che minacciano la sua salute. Rivedendo insieme al datore di lavoro il documento della valutazione dei rischi con l'obietteivo di ridurre i rischi al minimo o addirittura eliminarli completamente.
Il medico competente, come tutti i medici è tenuto al segreto professionale e nel contempo deve mantenere un decoro, seguendo le vie dell'etica professionale anche quando non svolge la sua attività.
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Medico del lavoro, Medico di base, Medico di medicina generale, Medico osteopata
Caro signore.
Si ricordi che in questo forum, Lei troverà sempre medici amici che cercheranno di sostenerla moralmente e Le daranno il conforto e il sostegno di consigli molto utili per aiutarla a risolvere parzialmente o totalmente i suoi problemi.
Cordialmente la saluto rimanendo a disposizione per eventuali consulti futuri
Si ricordi che in questo forum, Lei troverà sempre medici amici che cercheranno di sostenerla moralmente e Le daranno il conforto e il sostegno di consigli molto utili per aiutarla a risolvere parzialmente o totalmente i suoi problemi.
Cordialmente la saluto rimanendo a disposizione per eventuali consulti futuri
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.3k visite dal 30/10/2008.
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