Per gent. Dr Golia, domanda invalidità, presentarla?
Gentile Dr. Maurizio Golia, vorrei chiederle un consulto.
Ho 46 anni e in passato sono stato in cura con un psichiatra con 20 mg di fluoxetina, sospesa dopo quasi 6 anni di cura;
a distanza di 4 anni ho una ricaduta che mi viene curata da un altro specialista con 60 mg di duloxetina per 5 anni circa;
nel frattempo ho cambiato città e dopo un 3 anni dalla sospensione della duloxetina ho avuto un’altra ricaduta nel baratro del male oscuro, trovandomi in un’altra città vengo seguito da un terzo specialista con in quale sono in cura con 10 mg di escitalopram dal 2012
Faccio notare che tutti e tre gli specialisti mi hanno diagnosticato una depressione endogena unipolare medio-grave (il primo media – il secondo grave – il terzo medio-grave) e non so se paradossalmente, non so se stranamente, non so se inusualmente ma….. nonostante la gravità (a detta degli specialisti) della depressione sono stato curato con il dosaggio minimo terapeutico (non mi hanno mai prescritto dosaggi superiori) e con solo un farmaco.
Dico questo perché ho pensato di fare domanda di invalidità civile ma il mio medico curante, dopo aver chiesto un parere ad una sua amica psichiatra, dice che le mie cure non sono compatibili con la gravità che i medici hanno diagnosticato, poiché se ho avuto benefici con quelle molecole e a quei dosaggi e ora ho benefici con soli 10 mg di escitalopram molto probabilmente la diagnosi è (ed era) sbagliata ……. per cui la commissione medica probabilmente non mi riconoscerà depresso endogeno medio o grave.
Il punto è che io ho avuto ed ho benefici dai farmaci assunti ma effettivamente in rete leggo che ci sono soggetti con depressioni più leggere della mia che assumono dosaggi ben più alti e addirittura arrivano ad assumere ben 3 antidepressivi contemporaneamente (ad esempio su internet ho appena letto di un signore che dice di stare assumendo anafril 75, sereupin e zoloft).
Le chiedo: presentando la domanda di invalidità civile molto probabilmente non mi sarà riconosciuta la gravità della patologia proprio per il fatto che non assumo contemporaneamente più antidepressivi insieme oppure che non assuma il dosaggio massimo dell’attuale mia cura con l’escitalopram?
Io so solo che se non assumo un antidepressivo sto molto male ma non sono in grado di valutare se la mia depressione sia lieve, media o grave ma se ben tre specialisti hanno diagnosticato una gravità medio/grave allora questa deve essere; ma allora perché solo un farmaco e solo alla dose standard terapeutica? Questo se lo chiederà anche l’eventuale commissione medica e non accetterà la domanda (nel senso che non mi sarà riconosciuta un’invalidità) poiché il dosaggio non corrisponde alla gravità e perché di norma un solo farmaco non cura una endogena grave?
Grazie per l’attenzione e cordiali saluti.
Ho 46 anni e in passato sono stato in cura con un psichiatra con 20 mg di fluoxetina, sospesa dopo quasi 6 anni di cura;
a distanza di 4 anni ho una ricaduta che mi viene curata da un altro specialista con 60 mg di duloxetina per 5 anni circa;
nel frattempo ho cambiato città e dopo un 3 anni dalla sospensione della duloxetina ho avuto un’altra ricaduta nel baratro del male oscuro, trovandomi in un’altra città vengo seguito da un terzo specialista con in quale sono in cura con 10 mg di escitalopram dal 2012
Faccio notare che tutti e tre gli specialisti mi hanno diagnosticato una depressione endogena unipolare medio-grave (il primo media – il secondo grave – il terzo medio-grave) e non so se paradossalmente, non so se stranamente, non so se inusualmente ma….. nonostante la gravità (a detta degli specialisti) della depressione sono stato curato con il dosaggio minimo terapeutico (non mi hanno mai prescritto dosaggi superiori) e con solo un farmaco.
Dico questo perché ho pensato di fare domanda di invalidità civile ma il mio medico curante, dopo aver chiesto un parere ad una sua amica psichiatra, dice che le mie cure non sono compatibili con la gravità che i medici hanno diagnosticato, poiché se ho avuto benefici con quelle molecole e a quei dosaggi e ora ho benefici con soli 10 mg di escitalopram molto probabilmente la diagnosi è (ed era) sbagliata ……. per cui la commissione medica probabilmente non mi riconoscerà depresso endogeno medio o grave.
Il punto è che io ho avuto ed ho benefici dai farmaci assunti ma effettivamente in rete leggo che ci sono soggetti con depressioni più leggere della mia che assumono dosaggi ben più alti e addirittura arrivano ad assumere ben 3 antidepressivi contemporaneamente (ad esempio su internet ho appena letto di un signore che dice di stare assumendo anafril 75, sereupin e zoloft).
Le chiedo: presentando la domanda di invalidità civile molto probabilmente non mi sarà riconosciuta la gravità della patologia proprio per il fatto che non assumo contemporaneamente più antidepressivi insieme oppure che non assuma il dosaggio massimo dell’attuale mia cura con l’escitalopram?
Io so solo che se non assumo un antidepressivo sto molto male ma non sono in grado di valutare se la mia depressione sia lieve, media o grave ma se ben tre specialisti hanno diagnosticato una gravità medio/grave allora questa deve essere; ma allora perché solo un farmaco e solo alla dose standard terapeutica? Questo se lo chiederà anche l’eventuale commissione medica e non accetterà la domanda (nel senso che non mi sarà riconosciuta un’invalidità) poiché il dosaggio non corrisponde alla gravità e perché di norma un solo farmaco non cura una endogena grave?
Grazie per l’attenzione e cordiali saluti.
[#1]
Buon giorno,
per la m ia esperienza, limitata alla zone del milanese e limitrofi, molto difficilmente le commissioni territoriaii Le riconoscerebbero una percentuale di invalidità significativa a fini pensionistici o di lavoro.
Non sono uno specialista in psichiatria, ma posso dirLe che molte forme lievi di depressione rispondono male a terapie farmacologiche anche molto complesse, al contrario forme medio-gravi , come riferisce essere la Sua, rispondono molto bene a farmaci semplici e a basso dosaggio. del resto la classificazione della gravità della malattia è molto soggettiva e influisce quindi ben poco sulle decisioni della commissione.
E' ovvio che se una forma di depressione è ben controllata dalla terapia in atto non può comportare una rilevante invalidità.
Cordialmente,
per la m ia esperienza, limitata alla zone del milanese e limitrofi, molto difficilmente le commissioni territoriaii Le riconoscerebbero una percentuale di invalidità significativa a fini pensionistici o di lavoro.
Non sono uno specialista in psichiatria, ma posso dirLe che molte forme lievi di depressione rispondono male a terapie farmacologiche anche molto complesse, al contrario forme medio-gravi , come riferisce essere la Sua, rispondono molto bene a farmaci semplici e a basso dosaggio. del resto la classificazione della gravità della malattia è molto soggettiva e influisce quindi ben poco sulle decisioni della commissione.
E' ovvio che se una forma di depressione è ben controllata dalla terapia in atto non può comportare una rilevante invalidità.
Cordialmente,
Dr. Gilberto Marcello Boschiroli
[#2]
Utente
Gent.mo Dr. Boschiroli,
innanzitutto la ringrazio per la cortese risposta;
sono però un pò confuso, lei dice che succede che depressioni medio-gravi rispondono bene a farmaci semplici e dosaggio normali .........quindi la commissione non potrebbe trovare questa "scusa" e dire che la mia depressione non sia media o grave,
in fatto però che bene o male l'antidepressivo mi aiuta, questo in sostanza porterebbe l'eventuale commissione "Sì, il soggetto soffre di depressione medio-grave ma poichè l'antidepressivo lo aiuta a stare un pò meglio ........ lui sta meglio è perciò non è depresso medio-grave?"
davvero non riesco a capire.
Allora quella ragazza italiana che gli sono state amputate le gambe e grazie alle protesi ha parteicpato ad una famosa trasmissione televisiva dove ha affrontato gare di ballo ed in più ha corso i 100 metri (o 200 o 440 non ricordo bene) vincendoli, una commissione non la riterrebbe invalida perchè direbbe "questa corre i 100 metri molto più veloce di noi?"
Non capisco, per vedermi riconosciuta la gravita della mia depressione devo stare sempre male e soffrire fino all'indicibile o prima devo suicidarmi per poi poter così dire "si è suicidato a causa della sua grave depressione?"
Scusi lo sfogo ma ................
Cordiali saluti e grazie ancora
innanzitutto la ringrazio per la cortese risposta;
sono però un pò confuso, lei dice che succede che depressioni medio-gravi rispondono bene a farmaci semplici e dosaggio normali .........quindi la commissione non potrebbe trovare questa "scusa" e dire che la mia depressione non sia media o grave,
in fatto però che bene o male l'antidepressivo mi aiuta, questo in sostanza porterebbe l'eventuale commissione "Sì, il soggetto soffre di depressione medio-grave ma poichè l'antidepressivo lo aiuta a stare un pò meglio ........ lui sta meglio è perciò non è depresso medio-grave?"
davvero non riesco a capire.
Allora quella ragazza italiana che gli sono state amputate le gambe e grazie alle protesi ha parteicpato ad una famosa trasmissione televisiva dove ha affrontato gare di ballo ed in più ha corso i 100 metri (o 200 o 440 non ricordo bene) vincendoli, una commissione non la riterrebbe invalida perchè direbbe "questa corre i 100 metri molto più veloce di noi?"
Non capisco, per vedermi riconosciuta la gravita della mia depressione devo stare sempre male e soffrire fino all'indicibile o prima devo suicidarmi per poi poter così dire "si è suicidato a causa della sua grave depressione?"
Scusi lo sfogo ma ................
Cordiali saluti e grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 04/05/2016.
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