Le aritmie sono sparite
Buongiorno.
Un assistente di volo diagnosticato celiaco può essere adoperato dall'azienda per turni plurigiornalieri, quindi fuori sede?
Mi spiego.
Con una turnazione giornaliera se parto questa mattina e questa sera torno a casa posso riapprovviggionarmi di cibo senza glutine e domani essere di nuovo operativo. Porto il pranzo da casa perché l'azienda non mi fornisce il pasto senza glutine.
Se invece vengo impiegato in turni plurigiornalieri parto questa mattina e questa sera atterro magari a Tirana alle 22.00 ...il pranzo me lo sono portato da casa ma a cena cosa mangio? E domani riparto da Tirana e domani sera atterro a Tel Aviv ...a pranzo mi apro una scatoletta di tonno sempre portata da casa ma a cena? Il terzo giorno cosa mi invento a pranzo? E così via anche per 6 giorni.
Quando pernottiamo fuori sede non vi sono ristoranti glutenfree.
Se non torno a casa la sera non ho modo di prepararmi il pranzo (l'azienda non me lo fornisce!) e ancor più la cena.
Negli ultimi anni ho perso 10 kg. Tre anni fa l'Istituto di Medicina Legale (dove ogni anno ci sottoponiamo alle visite di controllo) mi ha sospeso il brevetto di volo a causa di importanti aritmie. Nei tre mesi in cui sono stato obbligato a non lavorare, con l'alimentazione senza glutine di casa le aritmie sono sparite!
Io voglio e devo lavorare. Ma proprio perché devo lavorare non posso mettere a repentaglio la mia salute.
Cosa posso fare e in cosa posso sperare?
E' possibile pensare di ottenere una 104 per limitazioni lavorative o simili?
Vi ringrazio per l'aiuto che vorrete e/o potrete offrirmi.
Alessandro
Un assistente di volo diagnosticato celiaco può essere adoperato dall'azienda per turni plurigiornalieri, quindi fuori sede?
Mi spiego.
Con una turnazione giornaliera se parto questa mattina e questa sera torno a casa posso riapprovviggionarmi di cibo senza glutine e domani essere di nuovo operativo. Porto il pranzo da casa perché l'azienda non mi fornisce il pasto senza glutine.
Se invece vengo impiegato in turni plurigiornalieri parto questa mattina e questa sera atterro magari a Tirana alle 22.00 ...il pranzo me lo sono portato da casa ma a cena cosa mangio? E domani riparto da Tirana e domani sera atterro a Tel Aviv ...a pranzo mi apro una scatoletta di tonno sempre portata da casa ma a cena? Il terzo giorno cosa mi invento a pranzo? E così via anche per 6 giorni.
Quando pernottiamo fuori sede non vi sono ristoranti glutenfree.
Se non torno a casa la sera non ho modo di prepararmi il pranzo (l'azienda non me lo fornisce!) e ancor più la cena.
Negli ultimi anni ho perso 10 kg. Tre anni fa l'Istituto di Medicina Legale (dove ogni anno ci sottoponiamo alle visite di controllo) mi ha sospeso il brevetto di volo a causa di importanti aritmie. Nei tre mesi in cui sono stato obbligato a non lavorare, con l'alimentazione senza glutine di casa le aritmie sono sparite!
Io voglio e devo lavorare. Ma proprio perché devo lavorare non posso mettere a repentaglio la mia salute.
Cosa posso fare e in cosa posso sperare?
E' possibile pensare di ottenere una 104 per limitazioni lavorative o simili?
Vi ringrazio per l'aiuto che vorrete e/o potrete offrirmi.
Alessandro
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Buon giorno,
Lei deve richiedere una visita medica dal medico competente aziendale ex D.Lgs. 88/01. Se la Sua mansione non è soggetta a Sorveglianza Sanitaria o il medico aziendale non esiste, richieda una vista presso l'apposita commissione ASL ex articolo 5 legge 300/70 statuto dei lavoratori.
Il medico competente o l'organismo pubblico consultato potrà dare una idoneità con limitazioni che comprendano l'orario di lavoro.
L'azienda dovrà obbligatoriamente adeguarsi.
Attenzione però, la celiachia non è una malattia professionale ma un problema suo. Se l'azienda può a dimostrare che non ha altre mansioni o che non può modificare il suo orario Lei è licenziabile.
Senta comunque il medico aziendale che saprà darLe tutte le indicazioni del caso.
Cordialmente,
Lei deve richiedere una visita medica dal medico competente aziendale ex D.Lgs. 88/01. Se la Sua mansione non è soggetta a Sorveglianza Sanitaria o il medico aziendale non esiste, richieda una vista presso l'apposita commissione ASL ex articolo 5 legge 300/70 statuto dei lavoratori.
Il medico competente o l'organismo pubblico consultato potrà dare una idoneità con limitazioni che comprendano l'orario di lavoro.
L'azienda dovrà obbligatoriamente adeguarsi.
Attenzione però, la celiachia non è una malattia professionale ma un problema suo. Se l'azienda può a dimostrare che non ha altre mansioni o che non può modificare il suo orario Lei è licenziabile.
Senta comunque il medico aziendale che saprà darLe tutte le indicazioni del caso.
Cordialmente,
Dr. Gilberto Marcello Boschiroli
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.1k visite dal 03/05/2016.
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