Malattia professionale
Egregio Dottore
mi è stata riconosciuta una malattia professionale e il medico competente mi ha rilasciato idoneità con limitazioni sul lavoro. Se il datore di lavoro non rispetta queste limitazioni e mi programma dei servizi a rischio e dovessi farmi male e andare al pronto soccorso devo dichiarare che ho dovuto lavorare non in sicurezza? E nel caso a quali conseguenza vado incontro io (oltre a farmi male) e a quali la mia alla azienda ? Cordiali saluti.
mi è stata riconosciuta una malattia professionale e il medico competente mi ha rilasciato idoneità con limitazioni sul lavoro. Se il datore di lavoro non rispetta queste limitazioni e mi programma dei servizi a rischio e dovessi farmi male e andare al pronto soccorso devo dichiarare che ho dovuto lavorare non in sicurezza? E nel caso a quali conseguenza vado incontro io (oltre a farmi male) e a quali la mia alla azienda ? Cordiali saluti.
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La responsabilità (penale e civile) grava del tutto sul datore del lavoro. Lei ha responsabilità solo se volontariamente non segue le procedure di sicurezza e le misure di prevenzione, collettive e personali, che Le sono state impartite, comprese le limitazioni e le disposizioni del medico competente che sono vincolanti per il datore di lavoro.
Mi sembra del tutto inutile raccontare a persone estranee (medici di PS o altri) circostanze vaghe e non provate (si rischia il reato di calunnia). Lei si attenga sempre e solo a fatti circostanziati e oggettivi. In caso di infortuni di un certo rilievo interviene l'autorità giudiziaria (Ispettori ASL in genere) che deve effettuare tutte le indagini del caso.
Se ha dei dubbi che il datore di lavoro Le assegni compiti non compatibili con le limitazioni o prescrizioni del medico competente, si rivolga prima al medico stesso, richiedendo al datore di lavoro una visita, e poi, se persistono, facia un esposto ai servizi di sicurezza del lavoro dell'ASL; in genere basta interpellarli, penseranno loro a perfezionare formalmente l'esposto e a attivarsi per verificarne l'autenticità.
Spero di esserLe stato in qualche modo utile e La saluto cordialmente
Mi sembra del tutto inutile raccontare a persone estranee (medici di PS o altri) circostanze vaghe e non provate (si rischia il reato di calunnia). Lei si attenga sempre e solo a fatti circostanziati e oggettivi. In caso di infortuni di un certo rilievo interviene l'autorità giudiziaria (Ispettori ASL in genere) che deve effettuare tutte le indagini del caso.
Se ha dei dubbi che il datore di lavoro Le assegni compiti non compatibili con le limitazioni o prescrizioni del medico competente, si rivolga prima al medico stesso, richiedendo al datore di lavoro una visita, e poi, se persistono, facia un esposto ai servizi di sicurezza del lavoro dell'ASL; in genere basta interpellarli, penseranno loro a perfezionare formalmente l'esposto e a attivarsi per verificarne l'autenticità.
Spero di esserLe stato in qualche modo utile e La saluto cordialmente
Dr. Gilberto Marcello Boschiroli
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 31/01/2016.
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