Follow up post infortuno

Gentilissimi dottori, rubo pochi minuti del vostro tempo per chiedervi un parere.
Il mese scorso mi sono punta in sala operatoria con ago da sutura (quindi pieno) con paziente hcv positivo (copie virali 2.400.000).
Ho avviato, come da protocollo, l'iter per il follow up. Gli esami a 34 giorni dall'accaduto hanno dato i seguenti esisti
NAT HIV-HCV-HBV NEGATIVO
AST-ALT NORMALI

la mia domanda è: secondo voi con un risultato così ad un mese dall'evento quanto posso stare tranquilla?
Ho avuto pareri molto discordanti.
Il medico del laboratorio mi ha detto che la certezza di non aver contratto alcun virus non è del 100% ma vi si si avvicina molto, mi ha parlato di 99,9%.
Di contro, il medico del lavoro che sta seguendo il caso mi ha detto;" un risultato così, ad un mese, vuol dire poco o niente, per HCV servono almeno 80-82 giorni per poter parlare di quasi certezza di contagio NON avvenuto"
Il che mi ha un po' lasciato perplessa
80 giorni con un test NAT ? Non sono un po' troppi? E il periodo finestra per HIV, sempre con metodo NAT? (Per HBV son vaccinata)

Fermo restando che farò i controlli a 2-3-4-6 mesi, mi date un vostro parere?

Grazie per la disponibilità
Buona giornata
[#1]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Gentile Signora,

premetto che se Lei lavora in una sala operatoria, ai sensi del D. Lgs. 81/08 in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, avrebbe dovuto essere formata ed informata da parte del Datore di Lavoro sui rischi presenti nell'ambiente di lavoro, ed in particolare sul rischio biologico in caso di punture accidentali negli operatori sanitari.
In secondo luogo, il significato della sorveglianza sanitaria che Lei sta effettuando a seguito dell'evento infortunistico Le dovrebbe essere stato spiegato, con dettaglio nei particolari del follow-up, a cura del Medico Competente aziendale.
Nello specifico, concordo con il parere del medico del lavoro che sta seguendo il caso (di solito nelle strutture sanitarie è il Medico Competente od un medico della Direzione Ospedaliera), nel senso che per quanto è a mia conoscenza con il test NAT il periodo finestra, sia per l'HCV che per l'HIV, può variare da un minimo di qualche settimana fino a 3 mesi dopo che si è venuti a contatto con l'agente.
Un'altra considerazione personale, che riguarda gli operatori sanitari, è quella che la certezza in biologia, e quindi anche in campo medico, non esiste: o meglio tutte quelle che apparentemente sono certezze lo sono, fino a quando si verifica il caso che le smentisce (la coda estrema della curva gaussiana), e di ciò bisogna tener conto.
In conclusione; Le voglio raccontare un episodio analogo al Suo, che si è verificato a me personalmente nel lontano 1982.
Studente interno di Clinica Medica, fra le incombenze di rito avevo quella di effettuare ai ricoverati che seguivo il cosiddetto "striscio di sangue" su un vetrino, colorarlo e verificare al microscopio la conta leucocitaria.
Un mattino che ero particolarmente distratto, dopo aver punto il polpastrello di una ricoverata per ottenere la goccia di sangue da strisciare sul vetrino, nel riporre la lancetta entro il cartoncino per poi metterla nel contenitore dei rifiuti taglienti, mi punsi accidentalmente con la lancetta sporca di sangue.
Sul momento non diedi importanza eccessiva alla cosa, finché controllando la cartella della ricoverata non lessi una scritta in rosso sul frontespizio, che riportava HBV +, ed ancora poi controllando i marker virali nel diario clinico vidi che era presente anche il risultato: Ag Delta +. All'epoca la vaccinazione anti-HBV non esisteva.
Per un giorno son rimasto in ansia, ma poi me ne sono fatto una ragione.
Forse scorrettamente non ho detto a nessuno, nè in reparto, nè in famiglia, quanto mi era successo, ed ho serenamente atteso l'epatopatia per sei mesi.
Trascorsi questi, senza nessun segno clinico, ho effettuato per mio conto i controlli, che da allora fino a tutt'oggi sono sempre stati negativi.
Tuttavia Le confesso che ogni volta che ripeto gli esami, pur essendo passati oltre trent'anni, una certa inquietitudine la provo.
Per fortuna, il contagio delle malattie infettive non si verifica dopo ogni esposizione!

I Migliori Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]

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